venerdì 29 febbraio 2008

COME E’ VISTO L’ATTUALE MOMENTO POLITICO IN SARDEGNA? ECCO IL PUNTO DI VISTA DEL PSD’AZ


Pubblicato sul sito SARDEGNA E LIBERTÁ, sito promosso da Paolo Maninchedda, consigliere della Regione Autonoma della Sardegna. Dalla loro stessa "presentazione" si legge che "SARDEGNA E LIBERTÁ " è un luogo di elaborazione, di dibattito, di proposta e di informazione, aperto a chiunque abbia cose intelligenti da dire e sappia farlo con garbo.
Da detto sito vi proponiamo, senza tagli o cambiamenti, il seguente contributo (http://www.sardegnaeliberta.it/?p=1026) - Per contatti diretti: info@sardegnaeliberta.it .
Ci riserviamo,inoltre, di pubblicare anche altri contribuiti, sull'attuale momento politico, nel rispetto del pluralismo delle posizioni, ideali e politiche, espresse all'interno del mondo del "Sardismo".




postato il 24 Febbraio del 2008

Il Partito Sardo d’Azione considera l’attuale momento politico contraddistinto da fattori dinamici e insieme drammatici. Da un lato, infatti, è evidente che l’accordo tra Veltroni e Berlusconi preannuncia una riforma strutturale del sistema Italia; dall’altro è chiaro che le riforme andranno sotto il segno di una grande concentrazione del potere che potrebbe ridurre gli spazi di partecipazione democratica, secondo un neocentralismo presidenziale di matrice americana. È preoccupante che entrambi gli schieramenti manifestino una marcata subalternità alla cultura che riconosce alle strutture finanziarie dei mercati una sorta di legittima supremazia sui rapporti sociali e politici e sulle architetture istituzionali che i popoli hanno scelto per se stessi.
Come pure risulta evidente che entrambi prediligono l’organizzazione del consenso fondata sul leaderismo esasperato, concepito come veicolo attraverso cui garantire la nascita di un potere tanto libero da controlli e da bilanciamenti quanto pericoloso per i diritti degli individui e dei corpi sociali intermedi.
La distinzione tradizionale tra la Destra e la Sinistra non corrisponde dunque più alla realtà della dialettica degli interessi sociali legittimi, ma attiene invece alle forme convenzionali - con vago ricordo della storia - con cui due grandi gruppi di potere nazionali si stanno proponendo agli elettori. La forte similarità dei programmi dei due schieramenti rivela la loro sostanziale connaturalità. L’accordo esplicito tra il Partito democratico e il Partito delle Libertà di trasformare sin d’ora il sistema elettorale italiano in un sistema bipartitico ambisce, inoltre, a negare il diritto alla parola e all’esistenza a chi si sente differente e pretende di poter parlare con la propria voce. La Sardegna, per i sardisti, sta in Europa come una nazione che si percepisce come una grande “differenza” della cultura europea. Per i sardisti l’autogoverno dei sardi non è una funzione delegata dallo Stato italiano, ma un diritto fondato sulla straordinaria storia dell’Isola, unica in Europa ad aver conservato come in uno scrigno, nella sua lingua, nella sua terra e nella sua volontà, ciò che l’Europa e il Mediterraneo hanno vissuto e già dimenticato. L’ambizione all’autogoverno è fondata sul sangue dei morti in battaglia, sul sudore di chi ha lavorato questa terra per renderla migliore, sulla fatica dei giovani che sono stati spronati a studiare da chi non aveva potuto studiare. Essa è fondata sulla consapevolezza politica dell’essere stati depredati da un fisco iniquo, da un sistema economico nazionale che ha privatizzato i profitti e socializzato le perdite, soprattutto umane e ambientali. I sardisti non sacrificano la memoria dei sardi in nome di facili annessioni o in nome di slogan suggestivi. La logica bipartitica pretende o l’omologazione o il silenzio. A questa logica sottilmente liberticida occorre ribellarsi e proporre all’elettorato una lista di resistenza democratica che rappresenti lo spirito e i valori dell’Europa solidarista, democratica e federalista che da sempre le nazioni senza patria in cui l’Europa affonda le sue radici progettano di costruire. Valori che hanno animato anche l’ultima battaglia referendaria contro la legge statutaria della Sardegna, la quale voleva plasmare la Regione sarda secondo il cesarismo politico finanziario che oggi caratterizza il governo regionale sardo e che è responsabile della grave questione morale e della crisi dei redditi e dei diritti che attraversa la Sardegna. I sardisti hanno voluto il referendum perché sono democratici. PER QUESTE CONSIDERAZIONI alle prossime consultazioni politiche, il Partito Sardo farà liste col proprio simbolo ma aperte, che difendano il pluralismo e il diritto della nazione sarda a parlare direttamente e non per interposta persona. E lo farà possibilmente in accordo con quei cittadini liberi e quelle forze sociali e politiche che contestano le scorciatoie oligarchiche bipartitiche e che con il Partito sardo hanno condiviso la battaglia contro la Statutaria. Un progetto ambizioso per portare nel Parlamento italiano un Sardista che sia la voce della specialità nazionale che la Sardegna ora e sempre rappresenterà. Solo questo riconoscimento sarà alla base di qualsiasi ulteriore negoziato con gli altri partiti o raggruppamenti. I sardisti si preparano anche in questo modo per offrire ai sardi, alle prossime regionali, un’alternativa credibile alla politica dell’attuale governo regionale del Presidente Soru.

giovedì 28 febbraio 2008




Gli amici Indipendentisti du Frunti Nazziunali Sicilianu - Sicilia Indipinnenti ci hanno inviato questa locandina che riteniamo oltremodo interessante, specie per quanto riguarda il contenuto del Pensiero citato di Antonino Scalisi, primo, mai dimenticato SIKRITARIU, negli anni '60 del secolo scorso, du F.N.S.;il partito Indipendentista militante e democratico dell' Indipendentismo Siciliano.




Meditate Gente, Meditate

I CANDIDATI DICANO CHIARAMENTE SE SONO FAVOREVOLI O CONTRARI AL PONTE-IMBUTO E RICONOSCANO I DIRITTI DEL POPOLO SICILIANO.


riceviamo dagli Indipendentisti du F.N.S. e ben volentieri pubblichiamo


In riferimento alle polemiche che si sono riaccese improvvisamente sulla costruzione del PONTE-IMBUTO sullo Stretto di Messina, gli Indipendentisti di lu FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU – FRONTE NAZIONALE SICILIANO esprimono apprezzamento per i Candidati che – in qualsiasi lista ( e ve ne sono parecchi ) - hanno avuto o avranno il coraggio e la serietà di dire un NO chiaro e tondo ad un’opera faraonica e sostanzialmente destinata a cancellare la identità politica e geografica della Sicilia , nonché il valori della INSULARITA’ .
Il PONTE-IMBUTO , infatti ,(ammesso e non concesso che avrà anche i requisiti tecnici specifici e resi necessari dalla particolarità dell’opera e dalla esposizione a pericoli tipici di un’ area ad alta intensità sismica ) potrà soltanto danneggiare la Sicilia allontanandola , paradossalmente, dal Mediterraneo e dall’Europa.
L’F.N.S. chiede a tutti i Candidati , - che dicono di voler rispettare e far valere sempre ed ovunque i Diritti e la Dignità del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana,- di porre ad ogni decisione che riguardi il PONTE-IMBUTO la pregiudiziale di un REFERENDUM .
Chiediamo cioè la esigenza del ricorso ad una consultazione popolare e democratica nel corso della quale sia il Popolo stesso a dire un SI’ o un NO alla costruzione del PONTE – IMBUTO . Analoga richiesta di REFERENDUM avanziamo per il Popolo Calabrese.-

Palermu, 27 frivraru( febbraio) 2008.




‘ U SIKRITARIU FNS
(Giuseppe Scianò )
scianogiuseppe@aliceposta.it

sabato 16 febbraio 2008

INDIPENDENZA DELLA KOSOVA: NIENTE PASSI INDIETRO!

Astuta Mossa del Premier Kosovaro, Hashim Thaci, che, dopo il forcing della Serbia e della Russia, adesso ha deciso di celare con un velo di segreto la dichiarazione di Indipendenza che comunque pressoché tutte le fonti, giornalistiche e diplomatiche, accreditano verrà proclamata domenica.
Il leader kosovaro conta sulla “supervisione”internazionale contro le spinte Panslaviste delle Serbia e della Russia Putiniana.
Infatti, se ve ne fosse bisogno, la situazione è resa ancor più effervescente dalle recenti dichiarazioni, d’un lato, del neo-vetero Presidente serbo Tadic che, con uno sfoggio di retorica patriottarda, ha dichiarato che farà tutto il possibile per mantenere unita la Serbia, o meglio la Kosova alla Serbia.
E dall’altro dal “MUSCOLARISMO DIPLOMATICO” della Russia.
A nessuno sono sfuggite la prese di posizione, in punta di lancia, con cui la diplomazia russa cerca di collegare l’indipendenza della Kosova al suo agire, interno ed internazionale, nei fatti un ricatto ad ampio raggio non solo ai Kosovari quanto all’intera Comunità Internazionale.
Ultima in ordine di tempo la minaccia, nei fatti già in atto, di ufficializzare l’appoggio ( imperante ed operante) verso due regioni separatiste della Georgia: l’Ossezia del Sud e l’Abkhazia.
È del resto a tutti noto che la Russia lì tiene truppe che, dagli anni '90 del secolo scorso , “garantiscono” questo intricato STATUS QUO, facendo dell’ Abkhazia e dell’ Ossezia del Sud due suoi veri e propri “bantustan”.
La situazione è oggettivamente complicata e pur tuttavia, pur non possedendo ne informazioni privilegiate né sfere di vetro, il gruppo che anima il blog “laquestionesiciliana”, crede che la U.E, l’Occidente ed anche l’O.N.U.(se può e se sa) devono tener duro e sostenere le RAGIONI DELLA KOSOVA INDIPINDENTE.
Ragioni, che per NOI Indipendentisti democratici e pacifisti del blog “laquestionesiciliana”, includono e non possono e non devono escludere garanzie democratiche concrete anche per le minoranze serbe del e nel Territorio del Nuovo Stato, della Nazione Kosovara.
Ribadiamo dunque: KOSOVA INDEPENDENCE NOW !

venerdì 15 febbraio 2008

NUOVA ADESIONE ALL'OIPES


Sul GIORNALE di SICILIA-edizione di Catania- del 15 febbraio 2008 a pag.24 ci viene segnalata, da Orazio VASTA, la pubblicazione del seguente articolo e di seguito il riscontro che detta adesione ha avuto in parecchie radio-televisioni etnee.
VASTA poi ci informa che fra le dichiarazioni dell'esponente autonomista (il "Patto autonomista-Costituente per il Sud" nasce da una rottura interna al Mpa) spicca la seguente:
"Aderisco all’iniziativa dell’OIPES- dichiara Barbagallo-per contribuire ad inquadrare e analizzare la situazione politica attuale in Sicilia e in riferimento ai bisogni, politici e territoriali, del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana e per raccogliere e denunciare tutti i dati sulle "malefatte politiche",iniziando dalle tangenti sugli appalti pubblici”.



Trecastagni, Barbagallo nell'Osservatorio Oipes
TRECASTAGNI(*ova*)L’ex assessore comunale Pippo Barbagallo,referente locale del “Patto autonomista-Costituente per il Sud” annuncia di aver aderito all’”Osservatorio Indipendentista sulle dinamiche Politiche ed Elettorali Siciliane”(OIPES),costituito dall'associazione culturale "Focus Trinakria" e dal dal "Curdinamentu Sinnacali Sicilianista".

giovedì 14 febbraio 2008

VITTIMU SUPRA LI JURNALI KI PARRANU DI L'OIPES


Sul GIORNALE di SICILIA-edizione di Catania- del 13 febbraio 2008 a pag.20 ci viene segnalato dall’amico VASTA che è stato pubblicato un articolo sulla costituzione dell’OIPES - Osservatorio Indipendentista sulle dinamiche politiche ed Elettorali Siciliane, che qui riportiamo:


INDIPENDENTISTI DEMOCRATICI COSTITUITO COORDINAMENTO


(*ova*)E' stato costituito,dall'incontro e dalla volontà sinergica di diversi soggetti dell'area indipendentista democratica e non-violenta(l'associazione culturale "Focus Trinakria", il "Curdinamentu Sinnacali Sicilianista" e dal gruppo del blog "laquestionesiciliana"),a cui hanno aderito anche l'associazione culturale "Ethnikòs-Cultura del Mediterraneo" e il gruppo del blog "a rarika",l'Osservatorio Indipendentista sulle dinamiche politiche ed Elettorali Siciliane(OIPES)."L'OPIES-si legge in una nota dei promotori-nasce per inquadrare e analizzare la situazione politica attuale in riferimento ai bisogni,politici e territoriali,del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana e raccogliere tutti i dati sulle "malefatte politiche" e i "vari trasformismi" pre e post voto a danno della Sicilia perpetrate dai politici sicilianisti,siciliani ed italiani,mettendone a conoscenza l'opinione pubblica".

UNA PUNTUALIZZAZIONE ED UNA CONFERMA………

In riferimento ad suo precedente scritto ospitato da "laquestionesiciliana" riceviamo da 'u Vici Sikritariu FNS, Cannizzaro e volentieri pubblichiamo

Rileggendo il testo da me postato e pubblicato da questo e altri blog su Lampedusa mi sono accorto che nel corso della battitura si è verificato un errore, un refuso che corre il rischio se non chiarito e puntualizzato di ingenerare confusione e fraintendimenti.

Sapendo infatti che il fare politica talvolta ( fortunatamente non sempre) porta a ingenerosi quanto voluti equivoci mi peroro di correggere e chiarire il senso di quanto intendevo dire.
Considero che affidando questa correzione a Voi amici de “laquestionesiciliana” essa valga per tutti coloro che hanno già letto o leggeranno la mia presa di posizione.
Dirò allora che la "questione lampedusana" certamente esiste, (ma non nei termini nei quali è stata posta da alcuni forse anche e soprattutto per finalità politiche partitiche e/o personali).
Esiste come problema di una Cittadinanza laboriosa che troppo spesso viene lasciata sola con i propri problemi (basti pensare agli angosciosi e scandalosi problemi pressoché irrisolti dei collegamenti navali, dei collegamenti aerei, della sanità, dei costi e della sicurezza delle forniture e....via dicendo, della pubblica istruzione).
La "questione Lampedusana" è soprattutto una questione insulare, ma " particolarissima" per una serie di ragioni.
L'insularità, intendiamoci, è un VALORE, che si deve e si può vivere ed apprezzare meglio se vi è il rispetto e la consapevolezza e il senso di responsabilità nei confronti dei DIRITTI, degli INTERESSI LEGITTIMI e delle esigenze SPECIFICHE dei Cittadini di quel Comune.
Lo abbiamo detto e lo ripetiamo : esiste una specificità che deve trovare riscontro nei servizi, nella legislazione nell'amministrazione,nell' ATTENZIONE, nella CULTURA e nei FATTI.>>

Ecco recuperato e il senso più profondo di ciò che intendevo dire ed esprimere riguardo il ruolo e il senso della “questione Lampedusana”.

Lampedusa che ribadisco e confermo è punta avanzata e di diamante della Nazione e del Popolo Siciliano nel Mediterraneo



Fabio Cannizzaro

Vici Sikritariu FNS
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da carnevale giuseppe


Volevo fare i complimenti all'OPEISe anche per quanto riguarda anche alla questione Siciliana,ne riparleremo con tanta attenzione,e possibilmente collaborano con voi, ci voleva proprio per coordinare tutte queste sigle Sicilianiste che vi sone nell'isola, comunque i nostri indirizzi sono: www.amicisicilia.altervista.org, oppure www.metasicula.altervista.org

SALUTI E AUGURI, da parte dell'ASS.Culturale degli "AMICI DELLA SICILIA" DI GELA.- ANTUDO.-

martedì 12 febbraio 2008

ADERISCONO ALL’OIPES

Riceviamo e pubblichiamo da Orazio Vasta e ringraziamo sia lui che gli amici dell’ Associazione culturale non-profit "Ethnikòs-Cultura del Mediterraneo"- Catania e del gruppo del blog "a rarika"-Catania che

ADERISCONO

al Comitato che ha dato vita all'OIPES,considerandolo uno strumento valido nella battaglia per CONOSCERE E DENUNCIARE le malefatte dei PALAZZI e dei loro SOTTOSCALA!
Uno strumento, , l'OSSERVATORIO INDIPENDENTISTA SULLE DINAMICHE POLITICHE ED ELETTORALI SICILIANE, valido e moderno nelle mani dei cittadini Siciliani LIBERI, per contribuire FATTIVAMENTE,fra la gente e con la gente,fuori dalla logica salottiera,a LOTTARE CONTRO LA MAFIA E LA MENTALITA' MAFIOSA!Uno strumento di "CONTRATTACCO",l'OIPES, a cui "Ethnikòs-Cultura del Mediterraneo",associazione culturale regolarmente iscritta nei Pubblici Registri di Catania,aderisce.Uno strumento di "CONTROINFORMAZIONE",l'OIPES,a cui aderisce il gruppo sostenitore di "rarika-radice.blogspot.com".
*LIBERIAMOCI DELLE MALEFATTE DEI "PALAZZI" E DEI LORO "SOTTOSCALA"!
*LIBERIAMO LA SICILIA DALLA MAFIA E DALLA MAFIOSITA'!
*LA SICILIA AI SICILIANI LIBERI!

Catania-11 febbraio 2008

lunedì 11 febbraio 2008

LA IDENTITA’ NAZIONALE DEI CITTADINI DI LAMPEDUSA È QUELLA SICILIANA ( NON GIÁ QUELLA PADANA)

Interessante e ben scritto intervento: DA LEGGERE E DIFFONDERE!


Fa bella mostra di sé stamani su le colonne de “La Repubblica” un piccolo articoletto per la rubrica “il caso”, con tanto di foto, dedicato ad Angela Maraventano, quella che è nota giornalisticamente come “ La Pasionaria” lampedusana della Lega.
La Maraventano è anche divenuta, nel tempo, non escluderemmo grazie a certe sue posizioni, vice-sindaco a Lampedusa.
Ora non vogliamo entrare nel merito delle scelte personali della signora Maraventano, sulle cui dinamiche altri, molti altri in passato hanno detto e scritto.
Per noi i termini della questione sono, a questo proposito, riconducibili paradigmaticamente alle belle, illuminanti parole scritte da Franz Fanon qualche decennio fa.
Più prosaicamente vorremmo parlare della Maraventano e dell’articolo del quotidiano diretto da Ezio Mauro per sottolineare, da un punto di vista Indipendentista, Siciliano, il fatto che detta Signora venuta a conoscenza del fatto che per le prossime elezioni politiche ( e anche c’è da pensare regionali e provinciali ) la Lega ha stabilito, come riferito da Berlusconi, un PATTO DI DESISTENZA TERRITORIALE secondo il quale il partito del Carroccio rinunzierà a presentare le sue liste nel Sud e in Sicilia.
Sembra che la notizia ( lecitamente dal suo punto di vista) abbia gettato nello sconforto il vice-sindaco di Lampedusa.
Lo scoramento sembra tale al punto da farle pronunciare parole per nulla condivisibili quanto improvvide.
Leggiamo e citiamo testualmente, sempre da “ La Repubblica” - <<>>.
Sono dichiarazioni che come Cittadini, come Siciliani e come Sicilianisti ed Indipendentisti abbiamo il dovere di analizzare, chiosare e politicamente stigmatizzare.
La presunta specificità Lampedusana rispetto al resto della Sicilia vantata da Angela Maraventano non ha alcuna base specifica né scientifica.
Lampedusa va detto chiaramente è e resta geograficamente, politicamente, culturalmente e storicamente parte, inseparata ed inseparabile, della Sicilia, dell’Arcipelago Siciliano, della Nazione Siciliana.
Quanto poi al suo ruolo non entriamo nel merito se non per dire che certo la Maraventano interpreta un malcontento che è richiesta d’aiuto però oggettivamente mal orientata.
Ella, per il suo dichiarato pregiudizio antisiciliano, frutto di un processo di alienazione identitaria e politica, si rivolge a settori che proprio per la loro rappresentanza territoriale degli interessi del Nord Continentale canalizzano interessi estranei e spesso contrastanti con quelli della Sicilia.
Situazione drammatica, questa, resa possibile dal tradimento della classe politica locale anti-autonomista, asservita agli interessi del Nord, che rigetta la Sicilianità e che s’identifica in modo ascarico con gli interessi dei partiti centralisti.
Costoro sono i veri responsabili dell’arretramento e del malgoverno dei quali siamo vittime tutti i Siciliani, cittadini di Lampedusa compresi.
Ed è contro questa classe politica che dobbiamo lottare democraticamente senza rinnegare la nostra IDENTITA’ NAZIONALE, della quale dobbiamo andare consapevoli ed orgogliosi (così come i Padani sono orgogliosi della loro.).
Ci sia poi consentito dire (ma senza alcuna tentazione razzistica) che la NAZIONALITA’ PADANA è altra cosa dalla NAZIONALITA’ SICILIANA.
Se negassimo queste diversità, se dicessimo che le IDENTITA’ NAZIONALI sono intercambiabili faremmo un gravissimo torto a Bossi, a Salvadori, a Miglio e a tutti i nazionalisti padani oltre che a noi stessi.
Riteniamo che valga per tutti il principio che occorre rispetto per le diverse identità nazionali e per i partiti che le rappresentano, come la Lega, evitando di farne sgabelli finalizzati a carriere personali e/o politiche.
Analogo rispetto, a nostro modesto avviso, va rivolto a Lampedusa e ai suoi abitanti.
Con i dovuti distinguo e attraverso questa chiave di lettura, per noi, emerge in tutta la sua ovvietà, l’errore d’analisi e prospettiva fatto dalla oramai nota esponente politica.
In questo contesto le Isole Pelagie e i loro cittadini sono la “punta avanzata” della Nazione Siciliana nel Mediterraneo ed è questo ruolo che va valorizzato anche per l’efficienza dei servizi, per la migliore qualità della vita e per le prospettive turistiche ed economiche.

Palermu, 11 Febbraio 2008.
Palermo, 11 Frivaru 2008.

Fabio Cannizzaro
Vici Sikritariu FNS

domenica 10 febbraio 2008

NASCE L’OIPES – OSSERVATORIO INDIPENDENTISTA SULLE DINAMICHE POLITICHE ED ELETTORALI SICILIANE





Cari Amici ,

Nasce oggi dall’incontro e dalla volontà sinergica di diversi soggetti dell’area indipendentista ( Focus Trinakria, C.S.S., Curdinamentu Sinnacali Sicilianista e dal gruppo del blog “laquestionesiciliana”) un Comitato Spontaneo denominato
“Osservatorio Indipendentista sulle dinamiche Politiche ed Elettorali Siciliane ”, in acronimo OIPES.

Questa serie diversa e composita di soggetti e/o individui hanno, infatti, avvertito la necessità politica e l’urgenza etica di analizzare, soppesare e valutare il rapporto fra l’area politico-culturale che si richiama, oggi, all’Indipendentismo siciliano e la politica con le sue interazioni, anche, ma non solo, elettorali.
Dopo una serie serrata quanto informale di contatti si è al fine deciso di creare l’ OIPES.
Detto Osservatorio era diventata un’esigenza dato che la attenzione a favore della Sicilia, della sua Identità Nazionale è notevolmente aumentata negli ultimi anni.
Fatto questo che ha visto l’emergere di una crescente, ricorrente ed inquietante banalizzazione e qualunquizzazione del messaggio sicilianista e di recente anche indipendentista.
Questa contraddizione appare sempre più evidente e stridente quando ci si avvicina e poi ci si cala nella temperie delle competizioni elettorali.
Perché accade ciò?
Presto detto. Nonostante una assillante censura della e nella stampa riguardo azioni, scelte e proposte di partiti indipendentisti acclarati tali come, ad esempio, ‘u Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti o anche verso organizzazioni come Focus Trinakria, più orientate sul versante della formazione e della Cultura politica, è facile riscontrare l’attenzione che le idee perorate da questo ’Indipennentismu democratico , pacifista e travagghista raccolgono presso l'opinione pubblica siciliana, nella Diaspora come nel nostro Arcipelago.
Certo questa diffusa, soppesata consapevolezza non ha ancora trovato la sua concretizzazione elettorale chiara e coerente. Va però detto che ciò non è per nulla casuale.
Subito, infatti, i settori di potere più conservatori e trasformisti hanno, grazie anche ai sondaggi, compreso questo pericolo ed hanno cercato di dirottare le spinte sicilianiste a loro favore.
Ciò spiega il sorgere equivoco ed ondivago di tante sigle sicilianiste che servono, quali specchietti per le allodole, oltre che a garantire, cosa non secondaria, la continuità di certe carriere personali di questo o quel politico di lungo corso legato al caravanserraglio centralista.
Di recente poi si è constatato che un simile andazzo se da un canto ha garantito carriere e/o fors’anche prebende per taluni, anzi per molti, ha finito però per radicalizzare il desiderio di Alternativa della e nell’Opinione Pubblica Siciliana.
Ecco allora che i soliti ben informati hanno colto che il “trend” volgerebbe verso l’Indipendentismo.
E allora stiamo assistendo ad un lento ricollocamento di tutta una serie di soggetti lì dove prima, solo e deriso, si posizionava unicamente quanto orgogliosamente ‘u Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti.
Muovendo da questa analisi l’ Osservatorio Indipendentista sulle dinamiche Politiche ed Elettorali Siciliane nasce per:
inquadrare e analizzare la situazione politica attuale in riferimento ai bisogni, politici e territoriali, del nostro Popolo, della nostra Nazione e raccogliere tutti i dati sulle "malefatte politiche" e i “vari trasformismi” pre e post voto a danno della Sicilia perpetrate dai politici sicilianisti, siciliani ed italiani, mettendone a conoscenza l’Opinione Pubblica.
Avanzare proposte di legge che siano realmente sicilianiste e metterle a disposizione dell’intera Società Siciliana . Magari partendo da quelle che sembrano più "semplici" da ottenere.
Valutare i politici in base alle promesse effettuate e/o ai programmi avanzati e ai successivi, susseguenti risultati ottenuti oltre ché riguardo all’impegno reale e al loro comportamento pubblico.
Invitiamo tutti ad aiutarci a trovare informazioni,confermate da fonti sicure, da aggiungere al nostro archivio.
Segnalate le notizie che avete tramite la e –mail , qui allegata:
questionesiciliana@gmail.com
Se avete un blog o un sito internet potete anche darci una mano facendoci pubblicità mediante il banner che trovate all’indirizzo internet
http://laquestionesiciliana.blogspot.com/ e che potete liberamente scaricare.
Grazie!

L’OIPES si propone infatti come SICILIAN INDEPENDENTIST COHERENCE’S NETWORK


Promotori

FOCUS TRINAKRIA,
C.S.S. - Curdinamentu Sinnacali Sicilianista ,
Blog “laquestionesiciliana”


E tu cosa puoi fare?

- Indicaci e trasmettici notizie da inserire all’interno dell’ OIPES.



- Se hai voglia di dare una mano per cercare e inserire notizie, contattaci per collaborare !



Internet:




Si è deciso, di concerto, di ospitare le attività dell’OIPES sul blog
http://questionesiciliana.blogspot.com/ che sarà la “casa” in rete dell’Osservatorio






10 Frivaru 2008


IL COMITATO PROMOTORE


OIPES
Osservatorio Indipendentista sulle dinamiche Politiche ed Elettorali Siciliane
Via Brunetto Latini, 26 - 90141 PalermoTel 091329456 - fax 091329456
e-mail: questionesiciliana@gmail.com
INTERNET: http://laquestionesiciliana.blogspot.com/


sabato 9 febbraio 2008

SOLIDARIETA’ AL SINDACO DI GELA, ROSARIO CROCETTA


Riceviamo e convintamente diffondiamo


Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti fanno sentire forte la loro voce solidarizzando con il Sindaco di Gela, Rosario Crocetta.
Quella degli Indipendentisti del “Partito della Trinakria” è una solidarietà piena pur prescindendo dal mero dato politico.

Poche cose, in termini politici ed ideali, infatti, ci uniscono a Crocetta, esponente di spicco di un partito, quello dei Comunisti Italiani, con il quale, talvolta, siamo in disaccordo specie riguardo alla Sicilia e alle soluzioni per condurla fuori dal malo sviluppo e dalla crisi.

Eppure di fronte alle notizie che vedono l’esponente del PdCI e Sindaco di Gela fatto segno di un progetto mafioso per eliminarlo, come Siciliani, come Indipendentisti e come Persone perbene avvertiamo l’utilità, la necessità di stringerci all’uomo e al Sindaco.

Il fatto che Crocetta sia stato fatto oggetto di un simile, criminoso piano offende la coscienza e il sentire degli INDIPENDENTISTI DEMOCRATICI du F.N.S.

I Mafiosi gelesi, i mafiosi in genere non hanno ancora capito che la coscienza civile dei Siciliani si è ormai risvegliata e che non tornerà più indietro.

Resisti Sindaco, Resisti Rosario, Siamo solidali con TE.

Perche Noi Indipendentisti Democratici du F.N.S. sappiamo, come dice uno slogan del nostro Partito, che « La Sicilia sarà veramente libera soltanto se, prima, si sarà liberata dalla mafia


Palermo, 09 Frivaru 2008
GIUSEPPE SCIANO'

Sikritariu FNS

NOI NON ABBIAMO DIMENTICATO ….

Volentieri editiamo

IN MERITO ALLE FOIBE GLI INDIPENDENTISTI SICILIANI DU F.N.S.



Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti ritengono che tutti i Siciliani debbano ricordare - con spirito di partecipazione e di solidarietà ed anche con sdegno e soprattutto con consapevolezza – quanto avvenne in luoghi lontani nell’immediatezza della fine del secondo conflitto mondiale quando la follia razzista e ideologica e una certa criminogena visione della politica si unirono per condannare a morte uomini, donne e bambini , spesso del tutto estranei alla politica.
Tanto bastava perché si venisse uccisi e gettati nelle FOIBE carsiche.
Ma cosa ancor più grave, enorme e feroce fu poi il silenzio con cui questi omicidi furono negati, non solo e non tanto dai carnefici Titini quanto soprattutto da tanti, in Italia, che negarono, per decenni, anche solo il rispetto a questi morti straziati.
Chi fece ciò si nascose, come tutti i codardi, dietro giustificazioni ideali, ideologiche risibili allora come oggi.
Noi non indugeremo oltre sui termini della questione vogliamo solo dire che gli Indipendentisti, la Nazione, il Popolo Siciliano non hanno dimenticato una simile, vile strage e la “cultura” dello stragismo di qualsiasi matrice ideologica.
Infine vorremmo invitare il Governo Regionale Siciliano a promuovere un’inchiesta per acclarare quanti siciliani perirono nelle foibe, atteso che soprattutto nel pubblico Impiego, anche in quell’area geopolitica, numerosi erano i nostri conterranei.


Palermo, 09 Frivaru 2008

GIUSEPPE SCIANO'

Sikritariu FNS

KOSOVO: INDIPINNENZA JNTRA DECI JORNA

Pubblichiamo questo post nella nostra Lingua Materna e Nazionale : 'a Lingua Siciliana
Sunnu di ‘sti jorna ‘i nutizzii supra ‘a data di quannu ‘u Kosovo,’a Kosova, addiventa Indipinnenti.
S’avi ‘a diri ki a questioni kosovara veni di luntanu e supra di kista l‘ Europa, ‘ntu passatu, fici vidiri ‘a lu Munnu ki si cumpurtau malamenti.
Comora ddoppu tant’anni, ‘na guerra e ‘nu travagghiu diplomaticu forti parià ki annunca ‘u Kosovo,’a Kosova fussi iuntu âctanta ddisiata e Justa Indipinnenza dâ Serbia e parimenti si fussi avutu puru accussì ‘u rriscattu di la diplomàzzia di la Unioni Europea.
Pari ‘ca ‘a U.E. e tuttu ‘u Ponenti finu ‘a ora un avianu fattu li cunta cu lu panslavismu dâ Rrussia, ki, comu sempri, susteni ‘u puntutu orgògghiu di li serbi radicali.
Pari ora finalmenti ki cu ‘u pisu e ‘a forza di lu Guvernu di li Stati Uniti dâ America e dû Presidenti Bush e di la U.E. vinni l’ora di ‘a justa Indipinnenza ‘ppi chistu Populu.
Vaja, Vi, Punenti! Sosteni l’Indipinnenza kosovara e fa’ vidiri d’aviri ‘a kori ‘a Justizia, ‘a Libbirtà e ‘u dirittu ‘a la Autodeterminazziuni ‘ppi-ll’erca e la merca!

giovedì 7 febbraio 2008

PER L'INDIPENDENZA NAZIONALE DELLA KOSOVA DEMOCRATICA



Sul bel blog editato da Orazio Vasta – http://rarika-radice.blogspot.com sono pubblicati diversi interventi a favore dell’INDIPENDENZA NAZIONALE dello Stato della KOSOVA DEMOCRATICA editati di concerto, spesso, con RKL - " Radio-Kosova e lirë " del Direttore Ahmet Qeriqi e del suo staff.
Anche Noi de ”laquestionesiciliana” ci uniamo a Vasta nell’auspicare una subitanea ( è come già scrivemmo, del resto, solo questione di giorni o settimane)
affermazione del diritto del POPOLO DELLA KOSOVA all'INDIPENDENZA NAZIONALE.
Per chi volesse ulteriori informazioni può rispettivamente rivolgersi o al sito di RKL -
http://www.radiokosovaelire.com/ o via e-mail anche a Orazio Vasta - oraziovasta@libero.it

Concludiamo auspicando un futuro pacifico e prospero per La Nazione e lo Stato della Kosova!

W l’Autodeterminazione dei Popoli!

martedì 5 febbraio 2008

RIDURRE IN SICILIA IL PREZZO DELLA BENZINA E DEGLI ALTRI DERIVATI DEL PETROLIO PER BLOCCARE LA INFLAZIONE E PER RILANCIARE LA PRODUTTIVITA’.

riceviamo e pubblichiamo
Nel corso di una recente Assemblea spontanea, svoltasi a Palermo nella “storica” sede di Via Brunetto Latini N° 26, numerosi Iscritti e Simpatizzanti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu “Sicilia Indipinnenti” (Fronte Nazionale Siciliano “Sicilia Indipendente” ) hanno ,– ancora una volta, - fatto rilevare la esigenza che in Sicilia il prezzo della BENZINA e degli altri derivati del PETROLIO venga ridotto drasticamente al duplice fine di dare un immediato e grosso contributo al contenimento della inflazione e di incoraggiare il rilancio dell’economia.
Non si può negare infatti che in Italia sia invalsa la consuetudine di trasformare in “oggetto” di tassazione e di feroce prelievo fiscale i carburanti di prima necessità ( necessari ai trasporti, alla pesca, all’industria, al turismo, agli impianti termici eccetera) . I pretesti per aumentare le “accise” e i balzelli non si contano più: dalle guerre d’Africa, alle calamità naturali dell’ultimo secolo,ai contratti collettivi di lavoro, alle variazioni dei costi sul mercato internazionale , ai ricatti dei Signori del Petrolio e via dicendo. Con un particolare: gli aumenti del prezzo dei carburanti sono rapidi ed immediati . Le riduzioni dei prezzi sono invece rinviati a data da destinarsi anche dopo il ritorno alla normalità e dopo la fine dell’evento che aveva determinato di volta in volta la maggiorazione del prezzo. Non solo: tutti i balzelli e le accise sono sottoposti a loro volta a tassazione in quanto concorrono a determinare il prezzo finale del prodotto. Le proteste e le lamentele in tal senso sono ovviamente molto diffuse. A NORD come a SUD.
In Sicilia abbiamo pero’ alcuni motivi in più per lamentarci. Per protestare. Per indignarci.
Siamo infatti produttori e raffinatori di prodotto petroliferi. Siamo terra di frontiera,e pertanto abbiamo diritto a trattamenti “specifici” e non alle “discriminazioni” ed alle penalizzazioni...
Abbiamo subito e subiamo danni economici ed ambientali che hanno violentato le vocazioni - e che ne hanno impedito la valorizzazione- delle aree direttamente ed indirettamente destinate agli impianti, alle raffinerie e al PETROLCHIMICO.
Il Popolo Siciliano non fruisce di alcuna delle riduzioni del prezzo del carburante che nelle Regioni Settentrionali sono state adottate ampiamente, ormai da anni.
Intendiamoci. La rivendicazione della riduzione del prezzo della benzina e degli altri derivati del Petrolio è una rivendicazione che l’FNS porta avanti , ininterrottamente , da circa quaranta anni e che va di pari passo con la richiesta di mirare alla realizzazione e alla utilizzazione di fonti energetiche alternative , rinnovabili e NON INQUINANTI. Non è- lA NOSTRA- una richiesta prettamente elettorale . Riteniamo doveroso , però, PRECISARE che è opportuno che tale rivendicazione si metta oggi in maggiore evidenza, proprio perché si avvicinano numerosi appuntamenti elettorali. Anche troppi.Un vero record. Dobbiamo tuttavia evitare che qualcuno pensi di USARLA come una delle solite promesse elettorali . Così come purtroppo hanno la sfacciataggine di fare non pochi partiti ed Uomini Politici ( i quali, in tanti anni di vita parlamentare o talvolta addirittura di Governo, si sono guardati bene dal portare avanti una proposta del genere. Analogamente a quanto hanno fatto con le tante altre rivendicazioni del Popolo Siciliano…). Certamente non possiamo negare ad alcuno di avanzare la proposta della defiscalizzazione o comunque di una drastica riduzione del prezzo della benzina. Ma dobbiamo diffidare di quanti hanno il pessimo vezzo di inserirla allegramente e disinvoltamente nell’elenco di punti programmatici nei quali essi stessi non credono. Sappiamo bene infatti che costoro, si riservano, una volta eletti, di fare ben altro. E anche di più e di peggio. Insomma: al danno vogliono aggiungere la beffa. Sarebbe troppo.
La mancata defiscalizzazione del prezzo della benzina e degli altri derivati del Petrolio, infatti, costituisce oggi un ennesimo esemplare di DIRITTO NEGATO per il Popolo Siciliano. Ed è anche la prova di una DISCRIMINAZIONE , in quanto in Sicilia non vengono applicati neppure quei meccanismi di riduzione dei costi che invece sono applicati altrove nell’ambito del Territorio della Repubblica Italiana. Anche prescindendo dal caso VAL D’AOSTA.

Sarebbe ora di cambiare sistema !


Palermu, 5 Frivaru (febbraio) 2008.
Giuseppe Scianò Sikritariu FNS

lunedì 4 febbraio 2008

NO AL BOICOTTAGGIO ANTI-ISRAELIANO “DELLA” , "NELLA" FIERA DEL LIBRO DI TORINO.

Il contenuto della presente nota è convintamente sottoscritto da "laquestionesiciliana"
Gli Indipendentisti di lu FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU-( FRONTE NAZIONALE SICILIANO ) RIBADISCONO IL LORO “NO” AD OGNI DISCRIMINAZIONE ANTISEMITICA. ED IN CONSEGUENZA- (ANZI: A MAGGIOR RAGIONE)- AD UN TIPO DI DISCRIMINAZIONE DI SAPORE MEDIOEVALE QUALE E’ APPUNTO QUELLA CONTRO QUELLA CULTURA E QUEI LIBRI CHE TANTO IMPULSO HANNO DATO E DANNO ALLA CRESCITA CIVILE E AL PROGRESSO DELL’EUROPA E DEL MONDO.

SI’, PERTANTO, ALLA PARTECIPAZIONE DI ISRAELE ALLA FIERA DEL LIBRO DI TORINO.

Questa nostra sincera e convinta presa di posizione A FAVORE DELLA COMUNITA’ISRAELIANA NON CI IMPEDISCE OVVIAMENTE DI AUGURARE TANTA FELICITA’ AL NOBILE POPOLO PALESTINESE.


Palermo, 3 Frivaru (Febbraio) 2008.
Giuseppe Scianò Sikritariu FNS
( scianogiuseppe@aliceposta.it )

SIAMO OFFESI COME CITTADINI E SICILIANI

Abbiamo ricevuto ieri e volentieri pubblichiamo
FOCUS TRINAKRIA INTERVIENE SUL FATTO ACCLARATO CHE, AD OGGI, MANCANO I FONDI PER I SOGGETTI DEBOLI DI PALERMO E SEGNATAMENTE PER LA GESTIONE DELLE “CASE PROTETTE” RISERVATE ALLE DONNE VIOLATE E MALTRATTATE

Oggi ( Domenica 03/02/2008 ) i Palermitani possono leggere, nel bell’articolo a firma di Mariella Pagliaro pubblicato dall’edizione di Palermo del GIORNALE DI SICILIA, che i tagli di bilancio hanno raggiunto e travolto il traballante settore sociale della nostra Capitale.
Disabili, minori a rischio e, nello specifico, le donne maltrattate, c’informa la giornalista, tutti sembra dovranno rinunciare a quel minimo d’assistenza che oggettiva e qualifica la civiltà e la raggiunta prosperità di una Comunità.
Motivo? L’Amministrazione Comunale di Palermo ha terminato le disponibilità economiche ( i PICCIULI!).
Ora è possibile che ai disinformati il fatto che Noi Indipendentisti Democratici, Progressisti e Travagghisti ( laburisti ) di FOCUS TRINAKRIA riprendiamo ed enfatizziamo questa notizia potrebbe apparire la solita presa di posizione politica o un “ascesso” di facile, gratuito qualunquismo.
E invece No, chi ci conosce, segue e bontà sua apprezza, sa che non siamo avvezzi ad abbandonarci a derive populistiche.
Il fatto è che la notizia che non ci sono più i fondi per le “case protette” e per i soggetti deboli in genere ci offende, ci ferisce e ci fa indignare ( leggi inkazzare!).
Siamo ancor più “inalberati “ ( leggi sempre inkazzati!) perché tutto ciò, riporta la giornalista, era stato largamente annunciato dal GIORNALE DI SICILIA e poteva benissimo essere evitato.
Ora non tireremo qui le somme che sono in sé evidenti e se volete potete facilmente farlo da soli.
Rivolgiamo semmai ai soggetti decisionali coinvolti nel non edificante accadimento una domanda e chiediamo: chi è responsabile politicamente e/o amministrativamente di ciò?
Gradiremmo, da cittadini e non sudditi, una risposta repentina e chiara.
Ricordiamo a TUTTI i soggetti coinvolti, che si tratta di un’offesa fatta ai Palermitani, ed ai Siciliani tutti.
Il fatto che donne provate da violenze, fisiche e psicologiche, debbano o anche solo possano essere, stante così le cose, abbandonate a se stesse è sconvolgente.
Dire ai responsabili Vergogna forse e poco, ma occorre dirlo senza deferenza per colori ,casacche di sorta e/o ruoli,

VERGOGNA,VERGOGNA,VERGOGNA!

Ora rapidamente vanno trovati i fondi, magari tagliando altre spese meno fondamentali.
Si potrebbe, si dovrebbe anche arrivare a pensare, se utile o necessario, di stornare, se ve ne sono, o fondi di rappresentanza o quelli legati alla vita burocratica e/o del Consiglio Comunale.
Un atto d’amore verso i Palermitani, le Palermitane deboli ci starebbe tutto, attendiamo segnali dal Palazzo!

03/ 02 / 2008

IL PRESIDENTE
( Prof. Fabio Cannizzaro )