mercoledì 30 aprile 2008

‘PPI ‘U 1° MAJU L’INDIPINNINTISTI DI LU FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU SUNNU ‘A FIANCU DI LI TRAVAGGHITURA E DI LI PRICARI SICILIANI




Riceviamo, condividiamo e ben volentieri pubblichiamo






Anche quest’anno gli Indipendentisti du Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti festeggieranno sentitamente la ricorrenza del Primo Maggio, festa dei Lavoratori.
A tal proposito Fabio Cannizzaro, Vice Segretario F.N.S. ha dichiarato:
<< L’idea di Sicilia del Futuro e per il futuro che Noi sosteniamo e per cui ci battiamo democraticamente è quella di una NAZIONE SICILIANA, equa, libera e prospera dove i lavoratori, precari e no, come anche i disoccupati, possano realizzare il loro sogno di essere cittadini liberi dal bisogno in una Sicilia Autodeterminata che anch’essi hanno contribuito ad edificare.>>






FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU – SICILIA INDIPINNENTI
VIA BRUNETTO LATINI 26 - 90141 PALERMO
Tel.091 329456 – email: fnsme@yahoo.it - fnsct@yahoo.it
Internet: – www.fns.it
http://indipendenzasicilia-fns.ilcannocchiale.it

martedì 29 aprile 2008

NEL PRIMO CENTENARIO DELLA NASCITA, DEDICATO AD ANTONIO CANEPA IL TESSERAMENTO 2008 DEGLI INDIPENDENTISTI DI LU FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU


Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo




Quest’anno ricorre il Centenario della nascita di Antonio Canepa, che , appunto , era nato a Palermo il 23 ottobre del 1908 e che sarebbe diventato il primo Comandante dell’E.V.I.S. ( Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia) con lo pseudonimo di “Mario Turri “.
Canepa fu ucciso ,- com’è noto- , il 17 Giugno del 1945 a Randazzo assieme ad altri due giovani Combattenti dell’EVIS : Carmelo Rosano e Giuseppe Lo Giudice.
Fra le tante iniziative adottate dal F.N.S. per celebrare tale ricorrenza, particolarmente interessante è quella di dedicare alla memoria del Martire Siciliano il Tesseramento in corso, che si chiuderà il prossimo 30 giugno. La tessera 2008 riporta l’immagine dello stesso Antonio Canepa.-



Palermu ,28 Aprili 2008.
Il Segretario
( Giuseppe Scianò )






FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU – SICILIA INDIPINNENTI
VIA BRUNETTO LATINI 26 - 90141 PALERMO

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domenica 27 aprile 2008

IL PUNTO DI VISTA DI TRINAKRIUS

Cari frequentatori del nostro BLOG vi offriamo qui 2 interessanti interventi di TRINAKRIUS scritti e postati sul blog “ilconsiglio.blogspot.com” che rappresentano rispettivamente la risposta ad ABATE VELLA e la contro-risposta alla contro-risposta de L’INGEGNERE VOLANTE.( Per leggere integralmente i documenti : http://ilconsiglio.blogspot.com/2008/04/raffaele-lombardo-in-prigione.html)
Si tratta di un tentativo- ce lo scrive lo stesso TRINAKRIUS - di riflettere sul dopo voto e soprattutto sul futuro della nostra amata PATRIA .
E Noi vicini culturalmente e politicamente , senza se e senza ma, all’Indipendentismo democratico, du FRUNTI NAZZIUALI SICILIANU – SICILIA INDIPINNENTI ve li offriamo.


BUONA LETTURA e ANTUDU!


RISPOSTA ALL’ABATE VELLA



Quanto a quest’intervento dell’ABATE VELLA io stesso da esponente indipendentista, militante nel Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti, costato che Tu, ABATE VELLA scrivi: “la cosiddetta “sinistra” nazionale sta scomparendo dalla Sicilia. “ Ma siamo, sei veramente convinto di ciò?
Io credo, invece, che un po’ tutti, prima gli analisti di potere e del potere e poi le cosiddette opinioni pubbliche siano cadute nell’equivoco.
Io sono invero persuaso che si tratti, di una sorta d’auspicio più che di un reale addio alle armi della Sinistra italiana.
Vengo e mi spiego. Certo la sconfitta elettorale c’è stata ed è evidente ma da qui a pensare e teorizzare un “effetto libellula” sulla stessa idea di sinistra centralista, diciamo che ce ne passa!
Eppure sembra che la Sinistra Italiana, e italiana in Sicilia, abbia, di suo, una robusta vocazione all’autolesionismo. Affari loro!
La nascita della Sinistra Arcobaleno è stata un errore?
Non è nostra abitudine giudicare e pontificare sulle scelte organizzative dei nostri competitori. Troviamo, semmai, più utile ed interessante discutere, sul campo, del perché, forse, in Sicilia, la Sinistra( compreso lo PS ) e anche la Sinistra Arcobaleno ( PRC, PdCI, Verdi, SD) hanno perso.
E’ ovvio che non essendo, né ritenendoci dei pavidi, diremo la nostra con chiarezza.
Noi Indipendentisti siamo convinti che la sconfitta della sinistra italiana in Sicilia sia stata provocata anche da una sottovalutazione della QUESTIONE SICILIANA.
Noi da Indipendentisti percepiamo, forse meglio e più di altri, le ampie contraddizioni che la sinistra italiana (così come i partiti italiani di centro e di destra)disvelano, rispetto alla Questione Siciliana.

Chiariamo subito che non cerchiamo, né liason né rapprochement, con niente e nessuno. Noi siamo e restiamo” con la voce, il cuore e la testa” nel Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti. La sinistra italiana in Sicilia ha perso anche perché non ha voluto e saputo rappresentare, per scelta di una dirigenza, con “chiappe, panza e cuore” a Roma, la Sicilia, i Siciliani e i loro bisogni e le loro speranze.
Chiarito ciò non dobbiamo né possiamo tacere anche quando, sia pure nell’ambito cosiddetto sicilianista, leggiamo analisi seppure verosimili difficilmente, a nostro avviso, vere.
E’ a nostro avviso il caso della tua analisi, Te lo scrivo, senza livore e con estrema chiarezza.
Quando, infatti, Tu “ABATE VELLA” scrivi: “Questo è il momento per i partiti siciliani di unirsi e formare il nucleo di quella che tra qualche anno sarà la sinistra Siciliana, totalmente sganciata dal mezzo secolo di truffe ideologiche della sinistra nazionale. “ abbiamo pensato, apertis verbis, che Tu avessi valutato e soppesato alcune Tue oggettive necessità.
Ci sbagliavamo, o meglio ABATE VELLA Ti sei successivamente, prontamente, chiarito e autocorretto, rispondendo ad alcuni appunti dell’INGENERE VOLANTE. Hai infatti, poi scritto:
“Ho usato il termine sinistra. Non mi riferisco a nessuna ideologia. Mi riferisco semplicemente alla dicotomia governo/opposizione.” poi continui, dipani, spieghi e così chiosi: […]” Diciamo che con sinistra intendo la posizione nelle ali del parlamento. Nient'altro.”
Non ti sei posto il problema che ci possa essere in futuro una sinistra realmente siciliana ed indipendentista.Ritengo inoltre che la Sicilia, la sua storia, la sua complessità sociale, culturale, politica, statuale meritino più di una semplice DICOTOMIA tra una DESTRA e una SINISTRA, intese come semplice convenzione e/o “loco” parlamentare.
Vedi, caro ABATE VELLA, inoltre non vogliamo, non possiamo concordare con Te, quando Tu (lecitamente si badi bene! ) scrivi:
“Non sono d'accordo con te quando dici che il popolo non si ritrova nei movimenti "sicilianisti". Ed anche di questo abbiamo avuto la dimostrazione: si chiama Sonia Alfano.”Scusami ma devo dire che mi lascia interdetto il tentativo di accreditare, cosa che già in altri siti ho visto veicolare, del resto in modo direi non convincente, la pur rispettabile, pasionaria, Sonia Alfano, come “sicilianista”.
Dicci ABATE VELLA, perché mai dovremmo considerare la pur degna e battagliera ALFANO una sicilianista? Ha fatto dichiarazioni, ha prodotto prese di posizione in favore dell’Autodeterminazione, della Nazione Siciliana o sulla Questione Siciliana?
O forse dovremmo “incoronarla” solo perché ha grinta o visibilità?.
Ti dirò che spero certo che l’Alfano maturi posizioni sicilianiste ma ciò deve essere un percorso suo di maturazione, personale e politica, e non un mero arruolamento, né un semplice auspicio.
Continuando Tu, poi, scrivi rispondendo a L’INGEGNERE VOLANTE che parla di partitelli/pseudo-movimenti con percentuali dello 0%, e gli rispondi chiosando:
“ Se questi partitini si fossero presentati assieme alle regionali con un candidato credibile, probabilmente avrebbero portato un rappresentante all'ARS, cosa che forse ora fará la Alfano.”
Caro ABATE VELLA, è nobile l’idea di unificare le forze ma bisogna distinguere bene i “veri” sicilianisti dai “falsi”. Cosa questa difficilissima anche perché non si può impedire
Che sigle di ogni genere proliferino e adottino una connotazione apparentemente sicilianista e/o indipendentista.
Resta il fattoche l’unica forza che realmente, concretamente si è offerta al giudizio dell’elettorato, in Siciliaè stato solo il CARTELLO denominato PARTITO DEL SUD.
Rassemblement che, in condizioni politiche di pari dignità, raggruppava I Meridionalisti del PdSud, gli Autonomisti del P.A.S. e cosa non secondaria gli INDIPENDENTISTI du FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU – SICILIA INDIPINNENTI.
Questi sono stati gli unici ad offrire, in tutta la Sicilia, in tutto l’Arcipelago Siciliano,sia pure limitatamente al voto per il Senato, un’alternativa al sistema centralista, e ai partiti di potere di cui anche l’MPA può essere considerata parte.
I sedicenti Gandhi, Arafat, Finocchiaro Aprile dove hanno disvelato la loro sagace infallibilità d’analisi e progettuale? Su questo tema V’invito a leggere il mio Post pubblicato su
http://indipendenzasicilia-fns.ilcannocchiale.it intitolato “UNA ANALISI INDIPENDENTISTA DEL VOTO E DELLA SITUAZIONE POLITICA IN SICILIA.”
Ma torniamo a Noi . Diversa è la valutazione che faccio invece, del tuo ragionamento finale, quando affermi che:
“La cosidetta sinistra italiana sta per andarsene definitivamente dall'isola. Chi prenderá il suo posto? Lombardo avrá il 100%? Non credo. Potrebbe prenderlo Beppe Grillo: sarebbe peggio di prima. Se l'MPA é un partito Siciliano (ed io credo che lo sia, anche se risponde ancora anche ad interessi non Siciliani - ma non possiamo isolarci completamente dal mondo) allora anche l'opposizione deve essere fatta da un partito Siciliano. Senza di questo saremo sempre in pericolo di cadere nelle mani sbagliate. I "Sicilianisti" possono colmare questo vuoto. “

E’ un’analisi interessante e credo, in parte, giusta,anche se alquanto esagerata sul futuro politico di Beppe Grillo e del GRILLISMO.
Trovo meno giusta la chiosa finale quando affermi poi:”Ci riusciranno? Solo se lotteranno assieme. E con la Trinacria grossa, non con quella piccola. I Siciliani non sono interessati ad un partito del sud, almeno fino a quando non si sistema la Sicilia.”
Vedi, caro ABATE VELLA, tu hai ragione, e io lo dico pubblicamente qui, e l’ho già detto anche in altri contesti, che occorre certo caratterizzare sempre più e meglio l’azione SICILIANISTA, e pur tuttavia, l’esperienza fatta nelle condizioni date, in un’elezione come quella per il senato, con il Cartello del Partito del Sud, che, in quel contesto, con il “GIGLIO e la TRINACRIA” ha, in Sicilia, da solo, impedito la scomparsa del Sicilianismo, dell’Indipendentismo dalle elezioni e dalla realtà sociale e politica siciliana.
Rimane valida comunque una coraggiosa attestazione di presenza, coerenza e volontà politica che si contrappone scientemente e apertamente sia al centralismo e alla partitocrazia italiana in Sicilia sia a certo disfattismo pseudo sicilianista e sterile fortunatamente non maggioritario.


ANTUDU!


Trinakrius

CONTRO-RISPOSTA A “L’INGEGNERE VOLANTE”


Devo dire che anch’io non concordo pienamente con l’analisi offertaci da “Abate Vella” ma devo altresì ammettere che sono ancor meno convinto della lettura e del tenore degli argomenti offerti in contro-replica da “L’Ingegnere Volante”.
Del resto non è questa la prima volta che con “L’Ingegnere Volante” ci troviamo, democraticamente, lealmente quanto apertamente, in disaccordo.
Ma vengo allo specifico della questione. Dopo aver letto ed analizzato il post dell’Abate Vella, dello scorso martedì, 22 aprile 2008
, “Raffaele Lombardo? In prigione! “ L’Ingegnere Volante” scrive: “A ben voler vedere le cose, i Siciliani - con tutto il rispetto - se ne "catafottono" delle ideologie e meno che meno delle costruzioni utopiche e astratte: perché mai i partiti siciliani dovrebbero unirsi in una sinistra siciliana?
Perché mai non può esistere un sicilianismo di centro o di destra, o di altra natura? Anzi mi sembra che soltanto un sicilianismo dai connotati "moderati" - se non "conservatori" - possa essere l'unico a potere far presa sui Siciliani. Come del resto dimostra il consenso dato a Lombardo.Non facciamoci illusioni: il consenso a Lombardo è d'opinione. Non ha nulla a che vedere con la clientela. Ancora una volta la trita retorica della sinistra siciliana (e nazionale), secondo cui chi vince in Sicilia deve necessariamente avere degli intrallazzi con la mafia o con la clientela di vario genere, ha torto marcio. E i Siciliani sanno punire e puniranno sempre questo atteggiamento "anti-siciliano" della sinistra siciliana. Del resto, anche tu lo dici che il consenso a Lombardo non ha nulla a che vedere con la clientela.Ancora sul voto d'opinione, ritengo si debba dire che molti sinceri sicilianisti vedano nel MPA un movimento "culturalmente" più vicino al sentire comune del Popolo Siciliano di quanto non lo siano i vari partitelli/pseudo-movimenti che si richiamano al sicilianismo ma in salsa ideologica, o progressista se preferisci.Per chiudere, vedo un parallelo tra le percentuali da 0% prese dai suddetti movimenti in Sicilia e all'estero e le magre percentuali della sinistra arcobaleno su scala nazionale. Infatti la sinistra arcobaleno nell'immaginario collettivo rappresenta il passato mentre la Lega, che affonda le proprie radici nella storia, nella tradizione, nella religione, nelle radici del popolo, rappresenta il futuro. Tutti i popoli europei si stanno volgendo al loro passato e alle loro tradizioni dopo due secoli di ubriacature giacobine.In tal senso il MPA rappresenta in Sicilia l'equivalente della Lega al Nord. “
Ancora una volta dobbiamo costatare che le tue accuse possono essere facilmente “capovolte “ contro il tuo stesso ragionamento. Vengo e mi spiego. Tu accusi ( in termini di ragionamento si badi bene) “Abate Vella” di un eccesso di “ideologismo”quando auspica che i partiti siciliani si uniscano nella sinistra Siciliana.
Ma poi nella tua lunga analisi i toni, in buona sostanza, sono anch’essi accoratamente ideologici.
Credo poi che Tu sbagli quando generalizzi un atteggiamento.
Applicando, infatti, la categoria camilleriana del “ catafottersene” delle ideologie e meno che meno delle costruzioni utopiche e astratte in distintamente a tutti i Siciliani, Tu, di fatto, togli spazio e senso, ad una qualsivoglia rinascita della Sicilia, della Nazione Siciliana e con essa dell’area politica Indipendentista e Sicilianista.Credo sia un po’ troppo, non credi?
Con questo tu “cammeo” politologico anzi sociologico sembri volerci condannare, sia come Nazione che come Popolo, ad una sorta di “ irredimibilità qualunquista” che proprio non meritiamo e soprattutto non accettiamo.
Dai la sensazione ( sbaglierò?) che la tua priorità è oggi più la preoccupazione di sbaragliare l’ideologia di sinistra, in quanto tale, più che analizzare la realtà siciliana e il suo senso politico per cambiare il nostro Arcipelago.
Poi Tu affermi: “ Perché mai non può esistere un sicilianismo di centro o di destra, o di altra natura? Anzi mi sembra che soltanto un sicilianismo dai connotati "moderati" - se non "conservatori" - possa essere l'unico a potere far presa sui Siciliani.”

Lo dici quasi retoricamente, hai, infatti, già la risposta, tant’è che immediatamente dopo continui scrivendo “ Come del resto dimostra il consenso dato a Lombardo .Non facciamoci illusioni: il consenso a Lombardo è d'opinione. Non ha nulla a che vedere con la clientela. Ancora una volta la trita retorica della sinistra siciliana (e nazionale), secondo cui chi vince in Sicilia deve necessariamente avere degli intrallazzi con la mafia o con la clientela di vario genere, ha torto marcio.”

Credo di non poter essere d’accordo con Te su nulla di quanto sopra hai scritto.
Conoscendo però, ed apprezzando, la Tua propensione al confronto e alla dialettica, Ti mostro il senso della mia critica.
Tu scrivi che il consenso a Lombardo è d’opinione.
Io credo che sia in parte, per una quota parte anche un voto d’opinione, ma certo ritengo eccessivo, troppo semplicistico definirlo, come Tu fai, tout court, un VOTO D’OPINIONE.
Senza sostituirmi ad analisti, sociologi e quant’altro devo costatare con la “voce degli occhi”, come ho potuto fare qualche giorno fa vedendo la trasmissione “EXIT” su La7, che l’analisi del voto al MPA è forse più “composita” di quello che Tu intendi, credi e affermi.
Quanto poi alla “ trita retorica della sinistra siciliana (e nazionale), secondo cui chi vince in Sicilia deve necessariamente avere degli intrallazzi con la mafia o con la clientela di vario genere”.
Anche in questo caso, a mio avviso, confondi, anche se in piena buona fede, due livelli e due piani diversi.
Tu giustamente additi un modello grossolanamente lombrosiano, colonialista e spesso anche giustizialista ma facendo ciò però sembri dimenticare e obliare che una certa dimensione clientelare, ed un ruolo politico della Mafia ci sono e sono operanti certo non solo in Sicilia, ma anche pesantemente in Sicilia.
Concordo però con Te quando invece additi l’atteggiamento "anti-siciliano" della sinistra italiana in Sicilia. E’quella un’evidente realtà che però non fa male indicare una volta di più.


Tu sei caparbiamente convinto che molti sinceri sicilianisti scorgano nel MPA un movimento "culturalmente" vicino al sentire comune del Popolo Siciliano.
Io non ne sono convinto ma ancor meno condivido quando affermi perfino che l’MPA vale più dei vari partitelli/pseudo-movimenti che si richiamano al sicilianismo in salsa ideologica, o progressista ( torna il Daimon Ideologico?).

Mio caro certo, a posteriori, una vittoria può essere caricata, sempre e comunque, dei contenuti che più aggradano, ma non è comunque né garanzia di verità né di una eventuale giustezza d’analisi.
Vorrei, tuttavia, conoscendo la tua vocazione al dialogo, ricordare a Te e ai Lettori che quelli che Tu chiami “partitelli/pseudo-movimenti che si richiamano al sicilianismo ma in salsa ideologica, o progressista se preferisci”, sono quelli che,, concretamente, attivamente garantiscono visibilità e presenza politica reale nel e sul territorio al Sicilianismo, all’Indipendentismo.

Fuor di metafora credo Tu additi, in Sicilia, il PdSud e, all’estero, l’Altra Sicilia che a tuo dire avrebbero raggranellato percentuali da 0%.Sbagli in entrambi i casi.
Caro Ingegnere, premesso che la percentuale, per onor di cronaca, è pari nel caso, di cui ho senso e contezza, quello del Cartello del PdSud , allo 0,149 % che in termini di voti corrisponde al numero di 3.736 .
Voglio dirti, senza vis polemica, che questi voti raccolti, per il Senato, dal Cartello del PdSud-AM, sono voti “pesanti” che proprio testimoniano e smentiscono la tua, forse affrettata analisi.
Trovo improprio, e soprattutto non oggettivo, poi accostarci, nel ragionamento, alla debacle della sinistra arcobaleno.
Siamo stati di questi, difatti, competitori, imparagonati ed imparagonabili, e ciò secondo qualunque parametro e/o riferimento ideologico, politico ed elettorale.
Come del resto, sono rimasto non positivamente impressionato, dal fatto che Tu abbia calato, in un’analisi Siciliana, dati che riguardano la Lega Nord, comparandoli, raffrontandoli ed equiparandoli a quelli che riguardano l’ MPA.
Ti dirò che non condivido per nulla quest’accostamento.
I voti del MPA e della Lega Nord sono ampiamente diversi in termini politici e sociali. E credo, lo dico fraternamente, che dovresti riflettere su ciò.
Pur tuttavia prendo atto del fatto che Tu scrivi:
“In tal senso il MPA rappresenta in Sicilia l'equivalente della Lega al Nord”.
Poi continui scrivendo:

“Non ci s’illuda pertanto che il consenso a Lombardo possa cambiare "colore" in futuro. Mi sembra più verosimile che se Lombardo non manterrà le promesse, la "maggioranza silenziosa" che oggi gli ha dato il consenso, domani glielo toglierà.
Ma certo non si rivolgerà agli attuali movimenti sicilianisti né a una ipotetica sinistra Siciliana.”

Tu concludi quindi la tua “contro-analisi “ riaffermando che per Te, in buona sostanza, la preoccupazione maggiore è e resta ideologica, di schieramento (in termini italiani).
Tu hai una visione, una posizione conservatrice, che lecitamente è il tuo faro.
Essa è e resta la tua cartina di tornasole.
Posizione che unita ad una serie di considerazioni varie, originali o desunte dalla pubblicistica (sempre italiana), Ti porta, per vie diverse, a determinare, nei fatti, una sorta di IRREDIMIBILITA’ della Sicilia e dei Siciliani.
Credo che Tu così facendo, pur non essendo un centralista finisci per trovarti su sponde, che porterebbero chi leggesse, solo questo tuo “comment”, a definirti solo un Siciliano ANTIGIACOBINO, UN ANTI PROGRESSISTA IDEOLOGICO e non certo un Sicilianista.
Sei, infatti, troppo assillato dal pregiudizio anti-progressista e anti-giacobino per ben cogliere la forza del Cambiamento, ideale e reale, rappresentata da una Visione Sicilianista ed Indipendentista socialmente orientata, e seriamente proiettata verso l’Autodeterminazione.
Sei inoltre, sempre a mio avviso, troppo preso dalle tue analisi per impegnarti a cambiare il Mondo, la Realtà, la nostra martoriata Sicilia.
Trovi forse più facile invece che analizzare sociologicamente e politologicamente gli avvenimenti da spettatore.
Non sei il solo, ma così facendo contribuisci involontariamente a mantere lo status quo di potere in Sicilia.
Niente di male, per Me sei e resti comunque un uomo impegnato, un intellettuale brillante con cui, sempre e comunque, confrontare idee e opinioni

Cordialmente,


TRINAKRIUS


domenica 20 aprile 2008

UNA ANALISI INDIPENDENTISTA DEL VOTO E DELLA SITUAZIONE POLITICA IN SICILIA.



Dopo il voto del 13 e 14 aprile 2008 non basta, non può bastare più accusare l’MPA, come fanno taluni, di copiare i temi e gli item dell’Indipendentismo.
Occorre, più e meglio, una analisi politica dettagliata sul come e sul perché la partitocrazia centralista e con essa, in particolare, l’MPA( che ne è parte) hanno vinto in Sicilia.
Faremmo un cattivo servizio a Noi stessi ed ai Siciliani se imputassimo la vittoria di costoro solo, ed esclusivamente, al loro essere, espressione e sintesi, di un sistema di potere ( cosa che indubitabilmente sono ), ma ciò finirebbe per spiegare solo in parte il loro enorme successo.
Dobbiamo quindi andare un po’ oltre i cliché.
Certo dobbiamo pure ammettere poi che, nello specifico, l’MPA, di per sé, per il semplice dirsi, proporsi ed essere veicolato per essere forza autonomista e/o sicilianista, coglie consensi di alcuni settori, sociali e politici, che sicilianisti evidentemente sono.
Come ad esempio spiegare il fatto che tanti , troppi cosiddetti “sicilianisti”, in prossimità di questa campagna elettorale, si sono eclissati , scomparendo da sedi di partito, dai blog, dai forum per riapparire solo a cose fatte, con quella coerenza e purismo, proprio solo del dopo.
Dove si erano nascosti?
Dobbiamo ammettere che si siano fatti sedurre dalla “sirena autonomista” dell’MPA o dobbiamo accettare un’altra verità ancor ben più cruda. E cioè quella che in questa nostra AREA si predica bene e si razzola male, anzi malissimo finendo talvolta poi, oltre e al di là delle parole per farsi “ascari tra gli ascari”?
Crediamo che vi siano, ragioni ed esempi, per dire che sia l’una che l’altra ipotesi sono state messe, in quest’occasione, in campo.
Ma andiamo un po’ oltre ed interrogandoci sul perché questi settori, pur consistenti, non hanno saputo o voluto andare oltre la proposta dell’MPA e più in generale del “centralismo “ romano, avvicinandosi, ad esempio, nell’unica competizione in cui era possibile, quella per il Senato, al Rassemblement rappresentato dalla lista “ PdSud-AM” in cui ad esempio erano presenti gruppi Sicilianisti e anche gli Indipendentisti du Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti?
Partiamo dal dato che oramai il sistema di potere, di cui l’MPA è parte e bastione è una realtà consolidata mentre il Rassemblement del PdSud-AM é nato a ridosso delle ultime Elezioni.
Questo è un primo dato da tenere in conto e da non sottovalutare.
A ciò si aggiunga poi che le occasioni, per le donne e gli uomini di Sicilia, per conoscere il programma e le proposte del Cartello del PdSud sono state esigue, per non dire pressoché nulle.
Questi due dati già servono a determinare il contesto per cui il Rassemblement del PdSud ha poi totalizzato “solo” 3.736 voti pari in termini percentuali allo 0,149 %.
Ma davvero domandiamoci, poste queste premesse: abbiamo veramente perso?
Partendo, e non poteva essere altrimenti, da un punto di vista Indipendentista, quello appunto du Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti dobbiamo dire che crediamo di No.
Certo non abbiamo l’ardire di dire e pensare che si sia trattato di una affermazione ma sicuramente, date le condizioni, di una dignitosa presenza nel e sul territorio.
Abbiamo dimostrato di essere vivi e presenti nella nostra Terra.
Sta ora a noi capitalizzare in termini politici questo “score”minimo di partenza.
Dicemmo subito, in campagna elettorale, ai nostri, nelle nostre riunioni e assemblee, che il nostro primo scopo, come F.N.S., era evidente e manifesto, e cioé quello di dare rappresentanza e riconoscibilità politica all’INDIPENDENTISMO Siciliano.
In ciò credo siamo riusciti,ottenendo un RISULTATO POLITICO comunque rispettabile.
L’obiettivo dell’F.N.S. era dunque quello di restituire rappresentanza elettorale all’INDIPENDENTISMO.
C’era poi un altro evidente, importante motivo che ci spingeva ad essere presenti.
‘U Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti, e con esso i suoi alleati nel Cartello del PDSUD- AM erano e restano tra le poche, pochissime forze che potevano e poi realmente hanno saputo e voluto spendersi , in questo round elettorale, per contrastare il bipolarismo italianista e centralista.
Malgrado una Legge elettorale “truffa” fatta appunto per sottrarre presenza e rappresentanza ai Popoli ( specie del Sud, della Sicilia e della Sardegna), alle Nazioni, e ai Cittadini, abbiamo lottato rappresentando credibilmente la Sicilia Reale, unici a far ciò nel cosiddetto panorama sicilianista, e unici, poi, Noi du Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti, nell’ambito dell'indipendentismo siciliano.
Mentre Noi ci assumevamo l’onere/onore di dare visibilità all’azione e alla prassi politica indipendentista altri sceglievano il comodo, autoreferenziale ruolo di spettatori, e spesso, per giunta, pontificanti.
Infallibili poiché, come al solito, completamente statici e assenti dall’agone elettorale e politico.
Non sarà che gli stessi che dopo aver provato, in tutti i modi e le salse a presentarsi, sia prima alle Politiche e poi alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Siciliano non ci sono riusciti? E che quindi si sono dedicati all’astensione non avendo trovato di meglio?.
Dimostrando che tutto sommato è sempre valida la vecchia storia della volpe e l’uva.
Noi abbiamo fatto una scelta,coraggiosa e leale. E ci siamo impegnati, con i nostri nomi, volti e con le nostre azioni per restituire visibilità politica all’ideale della Sicilia Nazione.
Ora ad urne chiuse possiamo dire che l’astensionismo è ben altra cosa.
E’ anche probabile che certi appelli all’astensione abbiano avuto il retrogusto di una pura gelosia sia pure ammantata da sociologismi ricchi di pseudo-dottrina.
Talvolta è sembrato trattarsi di un nuovo, specifico goffo tentativo di evitare il discredito nei loro stessi confronti cercando parimenti di accreditare alcuni gruppetti quasi fossero i rappresentanti, le “vestali” dell’odierno Indipendentismo Siciliano.
Tentativo non riuscito. La bufala è apparsa subito a tutti evidente!
Detto ciò vorrei però chiarire che queste nostre osservazioni critiche non sono motivate da alcun pregiudizio, ma semmai si fondano sulla esigenza di fare un’analisi completa della realtà politico-elettorale siciliana.
Chiarito ciò vorremmo però condurre più a largo e in modo più proficuo la nostra analisi post elettorale.
Essendo Noi Indipendentisti du F.N.S. un partito ( oltre che un movimento) la nostra analisi sarà legata ad una visione politica, e non solo ad un'analisi sociologica.
Dobbiamo riflettere sul fatto che il messaggio che Noi abbiamo veicolato era scientemente rivolto ad un bacino elettorale socialmente eterogeneo.
Esso non aveva connotazioni di classe , né in senso censuario né in senso di mera caratterizzazione politica.
Ciò è evidente ed ha permesso quindi che il voto dei nostri elettori fosse , nel modo più puro possibile, un evidentemente chiaro VOTO D’OPINIONE.
Voto ancor più prezioso se ci si sofferma a pensare che abbiamo vissuto, prova né fa l’oscuramento totale ed assoluto,l'ostilità dei grandi mezzi di comunicazione, che ci hanno completamente ignorati e snobbati.
Sappiamo certo che la nostra comune campagna, e questo lo diciamo anche, con fraternità, agli amici meridionalisti e sicilianisti, non è stata esente da imprecisioni. Pensiamo, ad esempio, al fatto che il Cartello del PdSud se è , come indubitabilmente è, una aggregazione politica autonoma, non equiparabile ne tanto meno subordinata ad altre organizzazioni italianiste e/o centraliste, esse deve sempre più e meglio rappresentare le proprie proposte non comparandosi, come hanno fatto taluni, troppo spesso, a quelle degli altri.
Ciò ancor più per il fatto che, e su questo Noi Indipendentisti F.N.S., insistiamo esiste una evidente, chiara distanza ideologica e programmatica tra Noi e tutti ( ma proprio tutti) gli altri.
Ora dobbiamo riflettere, insieme ai nostri alleati, sul futuro anche in vista non nascondiamocelo della prossima, ravvicinatissima scadenza amministrativa che vedrà i Siciliani chiamati al rinnovo di 8 Amministrazioni e Consessi provinciali e di diversi, importanti Comuni Siciliani.

ANTUDU!
TRINAKRIUS

venerdì 18 aprile 2008

PONTE IMBUTO SULLO STRETTO DI MESSINA ? NO,GRAZIE !

OCCORRE UN GRANDE REFERENDUM CONSULTIVO DI CALABRESI E DI SICILIANI SULLA COSTRUZIONE DI UN’OPERA PUBBLICA COSI’ IMPORTANTE E DEVASTANTE DA CAMBIARE TOTALMENTE , SE REALIZZATA, PERSINO LA GEOGRAFIA DELLE DUE REGIONI PIU’ DIRETTAMENTE INTERESSATE. E DA METTERNE IN PERICOLO LA ESISTENZA STESSA.


OPPORTUNA E MERITEVOLE DI APPREZZAMENTO LA DICHIARAZIONE DI UMBERTO BOSSI SULLA NECESSITA’ DEL REFERENDUM.



Gli Indipendentisti di lu FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU esprimono apprezzamento per le dichiarazioni di BOSSI sulla esigenza di un Referendum nel corso del quale le Popolazioni delle due Regioni più direttamente interessate si possano esprimere sulla opportunità di realizzare un’opera che da più parti è ritenuta inutile, dannosa, faraonica , insicura ed estremamente costosa. E che provocherà tante brutte conseguenze a catena, che non è qui il caso di elencare.
L’FNS trova invece indecenti e ingiustificate le scomposte reazioni di tanti esponenti politici eletti in Sicilia che si sono affannati a dire che non si può invocare il Referendum ogni qualvolta si deve effettuare una QUALUNQUE OPERA PUBBLICA.
Se il PONTE IMBUTO SULLO STRETTO DI MESSINA FOSSE UN’ “OPERA PUBBLICA QUALUNQUE” NON COSTEREBBE TANTO. E NON VI SAREBBE STATO, PERALTRO, NON SOLO IL BISOGNO DEL REFERENDUM. MA NEPPURE IL BISOGNO DI METTERE IN MOTO QUELLA IGNOBILE “ GRANCASSA” CHE SI E’ FATTA SULL’ARGOMENTO ANCHE A PRESCINDERE DAL MOMENTO ELETTORALE. NE’ VI SAREBBE STATO- A FAVORE DEL PONTE-IMBUTO L’ACCANIMENTO TUTTO PARTICOLARE DELL’ASCARISMO SICILIANO DELLA PEGGIORE SPECIE E L’ACCANIMENTO DI QUANTI HANNO IL COMPLESSO COLONIALE DI NON SENTIRSI “TOTALMENTE” ITALIANI SENZA IL PONTE.
Insomma: se il Ponte fosse stato una “ qualunque opera pubblica”( come sembrerebbe essere diventato adesso pur di non fare il Referendum ), tanti esponenti politici del Governo e dell’Opposizione non si sarebbero sbracciati, così come ha fatto lo stesso BERLUSCONI mettendo questa opera al primo posto del suo programma per il SUD ( Ahinoi !!!). E così come hanno fatto e fanno tanti referenti dell’una e dell’altra parte.
Altrettanto meschine e prive di valore giuridico o politico ( anzi peggio :da queste emerge una logica quasi “ricattatoria” ) appaiono le affermazioni secondo le quali, se si facesse il REFERENDUM per il PONTE ,si dovrebbe fare anche il REFERENDUM per MALPENSA O PER LINATE O PER L’ALITALIA O PER LA STRADELLA INTERPODERALE . Si tratta di posizioni sterili che dimostrano più la mancanza di argomentazioni che grandi capacità politiche. E non aggiungiamo altro perché a buon intenditor…poche parole.
Nel ribadire il Proprio NO al Ponte e nel ribadire il convincimento che soltanto un corretto REFERENDUM potrebbe dare un MINIMO DI LEGITTIMITAZIONE ( prescindendo da altre considerazioni) al PONTE IMBUTO, l’FNS vuole puntualizzare che oggi i Partiti politici tradizionali devono ammettere che il PADANO BOSSI HA DATO LORO UNA LEZIONE DI DEMOCRAZIA, della quale farebbero bene a tener conto.
In quanto il REFERENDUM è uno strumento prezioso di Democrazia il cui uso va garantito proprio quando si devono adottare decisioni IMPORTANTI.

Palermo, 17 Aprile 2008.
IL SEGRETARIO FNS
( Giuseppe Scianò)


Sede di Palermo: c/o FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU – SICILIA INDIPINNENTI - VIA BRUNETTO LATINI 28 90141 PALERMO - Tel.091 329456 –email: fnsme@yahoo.itwww.fns.it - http://indipendenzasicilia-fns.ilcannocchiale.it

venerdì 11 aprile 2008

domenica 6 aprile 2008

I DOCENTI PRECARI SICILIANI DOVREBBERO VOTARE GIGLIO E TRINAKRIA - ECCO PERCHE'


ELEZIONI SENATO 2008

FABIO CANNIZZARO, DOCENTE PRECARIO ,CANDIDATO NELLA LISTA, PER IL SENATO , DEL “PARTITO DEL SUD” ( Giglio e Trinacria) INCONTRA, NELL’AGRIGENTINO, UN GRUPPO DI PRECARI DELLA SCUOLA.



Comunicato Stampa



Fabio CANNIZZARO, docente precario, e parte della “pattuglia” Indipendentista F.N.S. nella LISTA “ PARTITO DEL SUD-Alleanza Meridionale (con il simbolo : Giglio e Trinacria ), per il rinnovo del Senato in Sicilia ha incontrato,in una casa privata, nella Provincia di Agrigento, un gruppo di docenti precari.
CANNIZZARO, anch’egli docente precario, ha tenuto a sottolineare come sia a Destra come a Sinistra se si tenta un bilancio sulla Scuola si deve necessariamente convenire che per i precari è stato fatto poco o nulla .
“ Eravamo precari e lo siamo rimasti sia durante il Governo Prodi che durante quello precedente di Berlusconi”- ha detto CANNIZZARO.
“E’ questa la triste quanto evidente verità. Noi che nella scuola siciliana e no (molti di Noi sono stati costretti infatti ad emigrare al Nord in cerca della agognato “ruolo”) viviamo, sappiamo quanto poco di scuola si intendano questi politici e quanto sulle loro valutazioni pesino spesso giudizi o anche pregiudizi lontani dall’ambiente sia dei ragazzi-fruitori come anche dei docenti e dei lavoratori del comparto”.
“ Durante,poi, l’ultimo Governo si è consumato anche un vero e proprio “tradimento” delle promesse fatte ai precari”.
“Docenti Precari a cui la maggioranza di centro sinistra aveva promesso, durante la scorsa campagna elettorale, la FUORIUSCITA DEFINITIVA, appunto, dal Precariato”- ha proseguito CANNIZZARO.
“Si è trattato, fatti alla mano, di “PINZELLACCHERE” elettorali”.
“Del resto le immissioni in ruolo fatte erano già previste e tutto si è svolto secondo la vecchia logica del “pigghia e lassa” o “stop and go” che dir si voglia.
Ma certo non sono più consolanti i precedenti dei “berlusconiani”. “Berlusconiani” che quando hanno governato la Scuola e hanno “affrontato” la questione precariato, non hanno neppure loro entusiasmato”.
CANNIZZARO ha poi aggiunto: “Siamo di fronte a un trivio:



1. favoriamo Veltroni (e con esso il Ministro Fioroni e la sua ratio);
2. ci affidiamo alla visione berlusconiana (continuità con il modello morattiano);
3. scegliamo vie per l’autorappresentanza.



Ecco, dunque, la presenza di due candidati docenti precari, come Me e come Leonardo D’Angelo, nella competizione per il Senato, garantisce un’attenzione ed impegno reale in favore della fuoriuscita definitiva dal Precariato nel mondo della scuola finalmente senza se e senza ma”.
“Noi non facciamo promesse ma offriamo determinazione ed impegno”.
“Garantiamo, per la nostra storia personale e politica, che saremo scevri, nel condurre questa ”battaglia” da valutazioni tattiche o da opportunismi di sorta”.
“Restano pochi giorni di campagna elettorale,prima del 13 e 14 aprile,Vi invito dunque a contattare il maggior numero di colleghe e colleghi, di precarie e di precari dicendo loro che ORA c’è UNA OPPORTUNITA’ di dare, al Senato, dalla Sicilia, finalmente, realmente rappresentanza AI LORO SACROSANTI DIRITTI maturati in anni, spesso decenni, di duro lavoro da pendolari”. - ha concluso CANNIZZARO.
In ultima analisi dunque:



E’ ORA DI NON FIDARSI PIU’ DEI SOLITI “PROMETTITORI”.


DA ADESSO IN POI I DOCENTI PRECARI SICILIANI VOTANO PER I DOCENTI PRECARI SICILIANI!


I DOCENTI PRECARI SICILIANI VOTANO “GIGLIO E TRINACRIA”, CIOE’ PARTITO DEL SUD!



L’addetto alla Comunicazione e P.R.
www.partitodelsud.it
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eleottoiniziativefns.blogspot.com/

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giovedì 3 aprile 2008

L'OIPES LANCIA UNA DICHIARAZIONE DI IMPEGNO POLITICO PRO SICILIA PER I CANDIDATI AL PARLAMENTO SICILIANO ALLE ELEZIONI DEL 13-14 APRILE 2008


OIPES
Osservatorio Indipendentista sulle dinamiche
Politiche ed Elettorali Siciliane
Via Brunetto Latini, 26 - 90141 Palermo
Tel 091329456 - fax 091329456
e-mail:
questionesiciliana@gmail.com
INTERNET: http://laquestionesiciliana.blogspot.com/


COMUNICATO STAMPA – PRESS RELEASE


INVITO AI CANDIDATI
AL PARLAMENTO SICILIANO
A SOSTENERE E SOTTOSCRIVERE UN IMPEGNO
A FAVORE DELLA SICILIA
E DEL SUO FUTURO


L’OIPES nel quadro delle sue iniziative volte a monitorare le Elezioni per il rinnovo del Parlamento Siciliano del 13 e 14 aprile 2008 ha predisposto una DICHIARAZIONE DI IMPEGNO POLITICO che i candidati e le candidate all’ l’A.R.S. possono “scaricare” dal BLOG “laquestionesiciliana” (
http://laquestionesiciliana.blogspot.com/).
Si tratta di un Documento tematico in favore della Sicilia, delle sue Ragioni e del suo futuro.Tra i temi qualificanti ricordiamo:
- il NO AL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA;

- il NO ALLA MAFIA, A TUTTE LE MAFIE
-la DIFESA, il CONSOLIDAMENTO, il RILANCIO DELL’ATTUALE CARTA STATUTARIA SICILIANA,


- l’IMPEGNO PER FARE APPROVARE UN DISEGNO DI LEGGE SULLA PROMOZIONE E L’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E DELLA CULTURA SICILIANE NELLE SCUOLE, DI OGNI ORDINE E GRADO, E NELLE UNIVERSITA’ SICILIANE


- l’IMPEGNO A BLOCCARE TUTTE QUELLE INIZIATIVE POLITICHE IN CONTRASTO CON GLI INTERESSI ECONOMICI, MATERIALI E SOCIALI DELL’INTERO POPOLO SICILIANO.

I candidati che sottoscriveranno il DOCUMENTO assumono un ruolo importante che sarà sottoposto ad una valutazione intermedia delle realizzazioni e delle prese d’iniziativa, relative a queste promesse, durante lo svolgimento del mandato parlamentare.
L’OIPES, per suo conto, si impegna a fornire consulenza e/o una continua ed adeguata informazione all’opinione pubblica siciliana.


DOCUMENTO




- A tutti i Candidati alle Elezioni
per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana

- Agli Organi di Informazione



Palermo, 03 Aprile 2008






OGGETTO: ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL PARLAMENTO SICILIANO – 13 -14 APRILE 2008



Cara/o Candidata/o,
L’O.I.P.E.S. (Osservatorio Indipendentista sulle dinamiche Politiche ed Elettorali Siciliane) segue e monitorizza con grande attenzione il dibattito politico in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento Siciliano.
A nessuno, infatti, può sfuggire l’importanza di una competizione da cui dipendono le future sorti della Sicilia e del suo Popolo.
Noi dell’OIPES riteniamo dunque sia utile e necessario garantire una funzione di controllo e vigilanza rispetto a manovre, già in atto, volte a disarticolare, immiserire e svuotare di senso e funzioni la Specialità Statutaria e con essa, di riflesso, lo stesso Parlamento Siciliano.
In questa chiave,mancando una autonoma ed originale qualsivoglia presenza INDIPENDENTISTA, a queste Elezioni, senza preferenze né preclusioni, ci rivolgiamo al sentire e alla coscienza politica dei/lle diversi/e candidati/e in campo.
Vi chiediamo un impegno concreto e diretto nel caso Voi fosse eletti nel futuro Parlamento di Sicilia perorando e sostenendo all’A.R.S., alcuni precisi,irrinunciabili punti:

1
. NO AL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA;


2. NO ALLA MAFIA, A TUTTE LE MAFIE


3. DIFESA, CONSOLIDAMENTO, RILANCIO DELL’ATTUALE CARTA STATUTARIA SICILIANA .


4. IMPEGNO PER FARE APPROVARE UN DISEGNO DI LEGGE SULLA PROMOZIONE E L’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E DELLA CULTURA SICILIANE NELLE SCUOLE, DI OGNI ORDINE E GRADO, E NELLE UNIVERSITA’ SICILIANE.


5. IMPEGNO A CONTRASTARE TUTTE QUELLE INIZIATIVE POLITICHE IN CONTRASTO CON GLI INTERESSI ECONOMICI, MATERIALI E SOCIALI DELL’INTERO POPOLO SICILIANO.

A tal fine invitiamo tutti i candidati alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento Siciliano del 13 e 14 aprile 2008 a sottoscrivere e pubblicizzare l’allegata DICHIARAZIONE DI IMPEGNO POLITICO e restituirla alla nostra segreteria: OIPES- Via Brunetto Latini, 26 – 90141 PALERMO E-mail:questionesiciliana@gmail.comhttp://laquestionesiciliana.blogspot.com/

Per ulteriori informazioni rivolgersi sempre all’indirizzo succitato




L’OIPES
Osservatorio Indipendentista sulle
dinamiche Politiche ed Elettorali Siciliane
.



MODULO



All’OIPES
Osservatorio Indipendentista sulle dinamiche
Politiche ed Elettorali Siciliane





Il/La..sottoscritto/a…………………………………………………………………………………………Candidato/a alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento Siciliano del 13 e 14 aprile 2008…nel..Collegio.di…………………recapito……………………………………………………………………………………………Tel……………………Fax…………………………………….Email…………………




D I C H I A R A




A) di aver preso atto del documento di intenti redatto dall’OIPES per le elezioni per il rinnovo del Parlamento Siciliano del 13 e 14 aprile 2008 e di sottoscriverne il contenuto

B) di impegnarsi personalmente nel raggiungimento degli obiettivi riportati nel documento ed in particolare:


1) A difendere e rafforzare il ruolo politico del Parlamento Siciliano anche attraverso la difesa e la piena attuazione della Carta Statutaria del 1946, conquistata dall’intero Popolo Siciliano e vero e proprio PACTUM da questo stipulato con lo Stato Centrale Italiano;



2) Ad assumere un forte, indefesso impegno politico per azioni concrete finalizzate ad un NO forte all’ipotesi di costruzione del Ponte sullo stretto di Messina;



3) Ad affrontare correttamente e senza tentennamenti il problema della mafia, di tutte le mafie e di contrastare ogni forma di malaffare e o collusione con esso che provenga dalla, dalle Pubbliche Amministrazioni;



4) A definire, in tempi brevi, una Legge Quadro Siciliana che affronti in una ottica federalista il tema della promozione e dell’insegnamento della Lingua e della Cultura Siciliana nelle scuole, di ogni ordine e grado, e nelle Università Siciliane;



5) A contribuire a valorizzare, in modo virtuoso, le produzioni e i prodotti della nostra Terra e a valorizzare i risultati del genio artigianale ed artistico siciliano;



6) A partecipare ad incontri periodici di informazione e confronto con l’OIPES realizzando congiuntamente una valutazione intermedia delle realizzazioni e delle prese d’iniziativa,relative a questi impegni, durante il mandato parlamentare fornendone una adeguata informazione all’opinione pubblica siciliana.


DATA FIRMA








martedì 1 aprile 2008

NO AL PONTE!

ELEZIONI SENATO 2008



INCONTRI CON GLI ELETTORI DEL CANDIDATO, FABIO CANNIZZARO, ESPRESSIONE DELLA REALTA’DEL MESSINESE, NELLA LISTA PER IL SENATO DEL “PARTITO DEL SUD” ( Giglio e Trinacria).

Comunicato Stampa


Prosegue l’iniziativa politica avviata dal Candidato, Fabio CANNIZZARO espressione, della realtà messinese e parte della “pattuglia” Indipendentista F.N.S. nella LISTA “ PARTITO DEL SUD-Alleanza Meridionale (con il simbolo : Giglio e Trinacria ), per il rinnovo del Senato in Sicilia.
Oggi CANNIZZARO incontrando alcuni piccoli gruppi di simpatizzanti ed amici,in alcune residenze private, della città di Messina ha ricordato come la stragrande maggioranza dei messinesi dica giustamente NO alla ipotesi di costruire il PONTE sullo STRETTO DI MESSINA.
“ Ed è giusto che sia così. Dobbiamo, infatti, ricordare a tutti che Messina e l’ interezza dei suoi comprensori ne subirebbero conseguenze pesanti quanto disastrose.”
“ La città perderebbe, infatti, con la costruzione del PONTE-IMBUTO la sua ragion stessa d’essere. Messina verrebbe diluita, senza garanzia alcuna di futuro, in quel calderone propagandistico che è la tanto strombazzata Città-Regione dello Stretto. “
Poi proseguendo CANNIZZARO ha aggiunto - “ il ponte, di fatto, verrebbe a privare Messina della sua naturale CENTRALITA’ e le sottrarrebbe il suo millenario ruolo di snodo per i collegamenti.
Sono riflessioni su cui volutamente i sostenitori del ponte sorvolano.
“Noi di “ GIGLIO & TRINACRIA “, invece, abbiamo ben attenzionati e valutati questi elementi e siamo, fieramente e nettamente, contrari a quest’opera che sarebbe un orribile MONSTRUM , di cemento e di acciaio, estremamente dannoso per l’ambiente, per il paesaggio e per la biologia marina di tutta l’Area dello Stretto e quindi anche di Messina .
Essa inoltre sarebbe micidiale per gli interessi della Sicilia tutta ed in particolare per quelli della Città di Messina oltre che di tutto il comprensorio messinese.
Un ponte questo inoltre voluto anche per cancellare la IDENTITA’ GEOGRAFICA, POLITICA , CULTURALE ED ECONOMICA DELLA SICILIA e con essa inevitabilmente la stessa esistenza, economica e culturale, di Messsina.”

“ Noi di GIGLIO & TRINACRIA” - ha proseguito il candidato al Senato, per il collegio Sicilia,del PARTITO DEL SUD –ALLEANZA MERIDIONALE- “ invece pensiamo che Messina possa e debba avere un GRANDE FUTURO. Occorre quindi invertire il trend montante.
Crediamo che tra i primi urgentissimi passi vi siano quelli di MIGLIORARE invece I COLLEGAMENTI ESISTENTI. Penso in particolare subito all’immediato ripristino del traghettamento dei treni e al pronto miglioramento di tutti i servizi legati all’attraversamento.
Occorre pensare, progettare e realizzare a costi di molto minori, rispetto al ponte, nuovi collegamenti via mare che connettano la Sicilia e Messina, che ne è parte irrinunciabile, non solo con la Calabria ma con le diverse realtà Europee e Mediterranee come già era in tempi non troppo remoti.
In merito poi al Ponte va detto e ricordato che la sua costruzione cocciutamente, quasi insensatamente perseguita,da taluni, quasi a mò di feticcio, sottrarrebbe inevitabilmente risorse ad altre più utili infrastrutture siciliane.
Per noi MISSINISI c’è, ad esempio, da chiedersi: che fine farebbe il progetto dell’Aeroporto di Barcellona?”.
“ Sono dati tutti da tenere in conto “ ha chiosato CANNIZZARO.
“ Occorre dare fiducia al SENATO,in tutta la Sicilia a Noi Sicilianisti ed Indipendentisti del Partito del Sud, del GIGLIO & TRINACRIA. Siamo gli unici a rappresentare un vero progetto di ALTERNATIVA al Sistema vigente.
Una ALTERNATIVA la nostra che coniuga però progetti seri e idee concrete volte solo al BENE COMUNE del POPOLO e della NAZIONE SICILIANA” ha poi concluso CANNIZZARO.

Messina, 01/04/2008


L’addetto alla Comunicazione e P.R.


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Sede di Palermo: c/o FNS VIA BRUNETTO LATINI 28 90141 PALERMO - Tel.091 329456 –email: fnsmes@gmail.com