domenica 27 marzo 2011

NO ALLA GUERRA, MA NO, ANCHE E SOPRATTUTTO, A GHEDDAFI….NUN BABBIAMU KU LI KOSI SERI!

Condividiamo e postiamo e vi proponiamo una nota presente sul profilo Facebook du Frunti Nazziunali Sicilianu.


BONA LITTURA!



Un gruppo dell’area sicilianista, oggi direttamente poco attivo e oggettivamente vicino alle posizioni politiche di certo neo-autonomismo, inneggia alla Jamahiria Socialista Popolare di Libia o meglio al regime (ben poco socialista) del Colonnello Gheddafi.

Che dire? prendiamo atto che taluni, ahinoi anche tra i sicilianisti, osannano la Jamahiria Gheddafiana.

Noi du Frunti Nazziunali Sicilianu, fermamente contrari alla guerra, siamo però da Indipendentisti, democratici, pacifisti e progressisti dalla parte delle ragioni del Popolo Libico stanco del Padre –padrone e del suo clan familiare e familistico e desideroso di una vera, condivisa Democrazia e di Libertà.

Costoro dicono che tutto ciò è eterodiretto, frutto della propaganda colonialista. Sarà, ma la difesa del Colonnello che si sono intestati è davvero debole alla luce del buon senso oltre che delle tante prove note.


CONTRO LA GUERRA!

CONTRO LA DITTATURA GHEDDAFIANA!

PER UN MEDITERRANEO LIBERO, PACIFICO E DEMOCRATICO !


ANTUDU!

sabato 19 marzo 2011

CERTO ATTIVISMO PSEUDO-INDIPENDENTISTA: A CHI REALMENTE GIOVA?

Immagine tratta dal Web
su truppe ascare in combattimento


Appare sempre più chiaro il tentativo messo in campo da alcuni settori DI e AL POTERE di provare a “svuotare” di senso e prospettiva politica l’iniziativa indipendentista.
Costoro “mazzieri” politici da e di sempre temono una reale, non domata iniziativa politica indipendentista e allora si affidano a certi noti vecchi arnesi, ex , post e pseudo –indipendentisti per provare a infeudare la nostra area politico-culturale.
Questa tattica necessita della mobilitazione di ogni tipo di “truppe cammellate” oggi convertite alle suadenze del potere centralista e neocoloniale.
E’ dunque tutto un fiorire di dibattiti, convegni, meeting promossi da questi soggetti organizzati in sigle, gruppi dai nomi altisonanti ed evocativi.
Basta ascoltare gli argomenti addotti in questi conviti per percepire che questi “soliti noti” sono mobilitati essenzialmente per necrotizzare il movimento di liberazione nazionale siciliano , illudendosi di poterlo piegare ai desideri o agli interessi loro e delle solite èlite che li dirigono .
Si mobilita, alla bisogna, dunque, una sorta di gaia “legione straniera” di ex sicilianisti e ex indipendentisti avvezzi, per loro scelta, al compromesso.
E’ un trend che deve preoccupare tutti Noi che siamo seriamente, coerentemente indipendenti ed indipendentisti, non tanto per la forza delle evocazioni verbaliste spesso recitate malamente e risibilmente, quanto per la dovizia dei mezzi impegnati e per l’appoggio offerto a questi “settori” dalle immarcescibili, solite consorterie politico-burocratiche.
Assistiamo, dunque, con tutta evidenza, alla mobilitazione di ogni tipo di vecchi arnesi, pseudo indipendentisti, blandi e confusi autonomisti oggi convertiti alle suadenze del potere
Tutti costoro sono nitidamente impegnati a sostenere, difendere politicamente e concretamente la linea di certo pseudo-autonomismo di potere oggi prevalente quanto concretamente inconcludente quando si tratta di difendere la Sicilia e il suo bene comune.
Costoro coltivano e praticano, oltre la veemenza parolaia quanto impotente, la “muta acquiescenza”ai giochi di potere e agli equilibri coloniali dati.
Il tentativo è chiaro: provare a guidare una "mutagenesi” collaborazionista dell’indipendentismo siciliano.
Vi diciamo però che avete già fallito !!
Il vostro limite autentico e vistoso è l’essere eterodiretti , non avere indipendenza di scelta e orientamento. Voi dipendete totalmente, assolutamente dal côté politico tradizionale che vi ha mobilitati e le vostre iniziative, scelte sono fatte in virtù del bisogno politico contingente dei notabili che rappresentate e/o che volete compiacere!
A ciò poi si aggiunga che le vostre “manovre” sono sconfessate e ridicolizzate, quotidianamente, dalle scelte politiche coerenti di organizzazioni indipendentiste come ‘U Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti”, il think tank Focus Trinakria che non si fanno abbacinare né giocare né tantomeno normotipizzare dal vostro “pseudo indipendentismo
Cari ex-amici, fatevene una ragione: Voi non siete più, eticamente e politicamente, indipendenti figurarsi indipendentisti!