domenica 4 novembre 2012

FUGACI NOTE A MARGINE DELLE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL PARLAMENTO SICILIANO DELLO SCORSO 28 OTTOBRE.



Per Noi  Socialisti Sicilianisti dell’Istituto di Cultura Politica per la Questione Siciliana –xQS si impone, liberi dall’immediatezza dei dati elettorali una valutazione politica sui dati emersi dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento Siciliano dello scorso 28 ottobre c.a.
Una prima considerazione è legata ovviamente ad alto, altissimo astensionismo dei Siciliani.
E’ un dato che più che demonizzato e stigmatizzato va analizzato e se possibile compreso nelle sue dinamiche e ragioni.  Più della metà delle donne e degli uomini di Sicilia hanno ritenuto che nessuno dei candidati o candidate presidente come anche le liste in lizza sapessero o potessero rappresentare i loro interessi, bisogni o aspirazioni.
E’ questo un dato evidente, oggettivo e soprattutto incontrovertibile che dovrebbe fare ragionare tutti i soggetti politici nessuno escluso.
Eppure malgrado ciò occorre che in democrazia, se non constano palesi violazioni o impedimenti, anche in casi come questo, riconoscere i risultati come espressione della volontà liberamente espressa dalla maggioranza dei Siciliani.
 La vittoria come Presidente della Regione Siciliana di Rosario CROCETTA non può dunque essere negata o sminuita, Egli, piaccia o no, è il Presidente liberamente eletto dalla maggioranza dei Siciliani. Altro discorso si può e, a nostro avviso, si deve fare nell’analizzare il peso politico specifico dell’alleanza che ha portato Crocetta e le liste che lo sostenevano alla vittoria. Crediamo si tratti di una VITTORIA che senza togliere nulla a CROCETTA e alla sua storia segni elementi di lineare continuità nell’esercizio di prassi politiche consocianti e consociative. Prassi che tanto, troppo male hanno fatto alla Sicilia e ai Siciliani. Diciamo questo senza particolare piacere ma constatando che posto ciò la "palla" passa ora a Crocetta che dovrà impegnarsi, per come sa e può, per smentire questi nostri fondati dubbi.
In attesa che CROCETTA riesca a smentire o meno  questa facile , sin qui, analisi, se  dei vincitori ci sono stati in termini politici ma anche oggettivamente quantitativi, dobbiamo riconoscere che questi sono stati i “Grillini”.
Conquistando, infatti, ben 15 seggi sono i trionfatori, discussi ma oggettivi, delle elezioni  siciliane.
Tutti ora li attendiamo alla prova dei fatti.
Crediamo, senza pregiudizi di sorta, che dovranno superare il loro “qualunquismo” se vorranno realmente cambiare la Sicilia e il suo sistema politico.
Pensiamo alle recenti discussioni sullo stipendio dei politici , tema più propagandistico che reale e che rischia di essere meramente accessorio rispetto agli sprechi concreti e continuati di un sistema fattosi “casta”.
Il nostro è un atteggiamento non ideologico né prevenuto, Noi attendiamo il movimento 5S, i suoi nuovi deputati regionali, l’intera A.R.S. alla prova dei fatti.
Non lanciamo “fatwe” , ma analizziamo e continueremo ad esaminare scelte e proposte guardando solo allo interesse della Patria Siciliana e del Popolo Siciliano e soprattutto delle sue classi più disagiate e deboli.
E’ tuttavia ovvio che non è questo quadro emerso dal voto del 28 ottobre il nostro quadro ottimale di riferimento.
Noi siamo e restiamo per definire e costruire uno SCHIERAMENTO SICILIANO  E SOVRANISTA D’ALTERNATIVA , orientato all’Autodeterminazione e socialmente ispirato che difenda i diritti dei Siciliani e soprattutto , appunto, dei suoi ceti più deboli.
Ceti più deboli che solo risolvendo la Questione Siciliana potranno ottenere la reale, concreta giustizia economica, sociale e politica che meritano e cui anelano.
Permetteteci, adesso,  un breve inciso sulle polemiche, dipanatesi prima, durante e dopo il voto, nella cosiddetta “area sicilianista”, polemiche che definire  squallide è poco.
Queste non ci appassionano. E infatti non ce ne siamo fatti coinvolgere,   ma, in sé,  spiegano, almeno in parte, il perché la gente, a ragion veduta, orienti altrove le proprie scelte di cambiamento.

TRINAKRIUS