giovedì 19 luglio 2012

LETTERA APERTA AGLI INDIPENDENTISTI E AI SICILIANI DI TENACE CONCETTO



Amiche, Amici,
Si vanno moltiplicando in questi giorni gli appelli all’unità d’azione delle forze sicilianiste, seppure latamente intese. Questo modo di offrirsi al confronto politico con proposte dal marcato tono elettoralistico non ci stupiscono né meravigliano.
Sono per lo più iniziative rivolte, a grandi linee, un po’ a tutti: Siciliani, sicilianisti e pure agli indipendentisti.
La gran parte di questi “appelli” affondano le loro “radici” in dei quadri di riferimento che sono chiaramente, spesso innegabilmente autonomisti.
Il senso di molti di questi ragionamenti possono, anzi essere considerati, senza difficoltà, una perorazione per un “ritorno alle origini”non tanto del movimento sicilianista quanto dei tanti, diversi, gli uni contro gli altri armati movimenti autonomisti.
E tuttavia Noi leggiamo in queste iniziative degli elementi di utile chiarezza, dato che dovrebbero, logicamente, politicamente allontanare da essi i soggetti che si dicono e che sono indipendentisti. O almeno così dovrebbe essere.
E invece malgrado ciò taluni settori “indipendentisti” sebbene senza più nessuna possibilità di fraintendimento, condividono e sposano, inverosimilmente, analisi ed aspirazioni autonomiste, che avranno come effetto verosimile la perpetuazione del’attuale sistema di relazioni politiche di potere.
Questi “indipendentisti”, spesso verbosamente agguerriti, specie sui social network e/o in rete, con le loro scelte fanno correre alla Sicilia, ai Siciliani all’area politico-culturale indipendentista, il concreto rischio di essere percepiti, tutti indistintamente, come “truppe cammellate” per gruppi, movimenti autonomisti  che così potranno uscire dall'impasse, in cui essi stessi si sono cacciati a seguito dal loro scarso impegno a favore di quella Sicilia e di quei Siciliani che dicevano di volere tutelare e difendere e che non hanno, in concreto, né tutelato né appoggiato quanto avevano promesso, sebbene, taluni di loro, addirittura, fossero al Governo e in posizione tutt'altro che defilata tanto a Roma quanto a Palermo.
Stando così le cose il “quadro” non è dei più incoraggianti e sarebbe ben strano che Noi, come la stragrande maggioranza degli Indipendentisti, sposassimo o anche solo accettassimo silenziosamente una siffatta linea, che dal nostro angolo visuale, se accolta, sarebbe davvero “autocastrante” in termini politici.
La nostra “pietra di paragone” è dunque la questione della coerenza politica tra detto e fatto che fa emergere le tante contraddittorietà politiche che sovrastano, a nostro avviso, il senso di simili, sempre uguali riflessioni, al punto che immancabilmente si individua nella vittoria di queste “linee” quasi automaticamente, guarda un po’, la vittoria dell'intero Popolo Siciliano.
Noi come espressione pacifica, democratica della tradizione più militante dell'Indipendentismo siciliano rifiutiamo, ovviamente, questa “pseudo-logiche” e crediamo che avrebbe poco “senso politico” legare il futuro dell'area indipendentista a simili prospettive.
Qui si tratta di questioni politiche che vanno, oggettivamente, concretamente, oltre i purismi presunti o le diffidenze e che abbracciano dati sostanziali irrinunciabili.
Segnaliamo, a viso aperto, dunque, come “insanabili, stridenti contraddizioni” le scelte operate da taluni “indipendentisti” che sostengono siffatte linee e che ne avranno di strada da fare per conciliare gli ideali dichiarati con le prassi perseguite.
Tuttavia, come è nostro costume, non ci limitiamo a contestare ma, semmai, offriamo agli Indipendentisti come anche agli autonomisti, che non si rassegnano all'avvilente presente, e a tutti i Siciliani di tenace concetto UN PROGETTO ALTRO, DIVERSO, ALTERNATIVO, TRAVERSALE E PARTECIPATO.
Progetto che passa esemplarmente attraverso un ATTO POLITICO E parimenti SIMBOLICO di grande importanza. Ci riferiamo alla RICHIESTA FATTA A Pippo SCIANO', leader carismatico dell'Indipendentismo Siciliano, DI CANDIDARSI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE E DI GUIDARE UN RASSEMBLEMENT INDIPENDENTISTA E SICILIANO.
E’ del resto nostra maturata convinzione che in questo momento storico-politico, esistano DUE DIVERSE, non sovrapponibili “LINEE”: una AUTONOMISTA ( pur declinata secondo varie, mutevoli “osservanze”) e quindi, sic et simpliciter, oggi, ben calata nel quadro delle relazioni politiche date ed un'altra INDIPENDENTISTA o PATRIOTTICA, che dir si voglia, orientata schiettamente a determinare le condizioni possibili di una VERA ALTERNATIVA.
Un’ALTERNATIVA SICILIANA popolare, democratica, vocata all'autodeterminazione e fieramente avversaria degli immarcescibili equilibri dati.
Lanciamo, dunque, una CHIAMATA A RACCOLTA di TUTTE LE FORZE INDIPENDENTISTE SICILIANE perché sotto la guida di Pippo SCIANO' diano battaglia democratica per la Patria e il Popolo Siciliano, incalzando tutti, autonomisti compresi, e lottando per una SICILIA ANTIMAFIOSA, AUTODETERMINATA, RICCA, FLORIDA, PACIFICA ED APERTA LA MONDO IN VIRTÙ DELLE SUE TRADIZIONI E DELLA SUA MEMORIA COLLETTIVA.

ANTUDU!


Messina, 19 luglio 2012






TRINAKRIUS

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