Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu ribadiscono il proprio “NO” alla “CENTRALE NUCLEARE”, che il Governo italiano vorrebbe installare in Sicilia. Nonostante il fatto lapalissiano che il territorio siciliano ha una “INTENSITÀ SISMICA” fra le più alte del mondo.
A prescindere da tante altre considerazioni, soprattutto in materia di sicurezza e di salute dell’uomo, è doveroso fare rilevare che la decisione diventa ancora più arrogante ed assurda se si considera che la Sicilia è ricchissima di fonti energetiche rinnovabili, alternative a quelle nucleari e a quelle derivanti dal PETROLIO.
La Sicilia, peraltro, è anche esportatrice di energia elettrica. A ciò si aggiunga il timore che la eventuale centrale nucleare, con l’aria che tira, diventi il “Cavallo di Troia” per fare ospitare in Sicilia anche le scorie di altre centrali.
Ovviamente va stigmatizzato senza riserve il comportamento, passivo, omissivo e talvolta compiacente, che nel loro insieme, su un problema così grave, stanno mostrando la classe politica ed i partiti dominanti, l’Assemblea Regionale Siciliana e lo stesso Governo Regionale.
A proposito del Governo Regionali, non si possono non rilevare le contraddizioni del Presidente LOMBARDO, il quale afferma di SUBORDINARE il proprio eventuale “SI” anche all’accertamento delle condizioni di SISMICITÀ, della Sicilia. Un’affermazione, questa, per non dire altro, possibilista e paradossale, che il Presidente del Popolo Siciliano dovrebbe avere il coraggio di trasformare in un forte “NO”. Lasciando al Governo italiano l’ONERE della PROVA.
Più interessante (ma che, scientificamente ed ai fini della sicurezza vale “zero”) è la “CONDITIO” posta da Lombardo di fare svolgere, prima di tutto, un REFERENDUM popolare, specifico, sul quesito “CENTRALI SÌ – CENTRALE NO”.
Referendum, però, che il LOMBARDO, contraddicendosi platealmente, non ha ritenuto e non ritiene necessario per il mostruoso, dannoso e pericoloso PONTE-IMBUTO sullo Stretto di Messina.
A tal proposito e a scanso di equivoci e di SORPRESE va comunque precisato con chiarezza e con fermezza che i REFERENDUM per la Centrale Atomica e per il PONTE vanno regolamentati da LEGGI SPECIALI, sia al fine di COSTITUIRE una valida deroga all’orientamento legislativo statale, limitativo in materia, sia per garantire che la volontà espressa dal Popolo Siciliano in sede referendum sia effettivamente rispettata; senza trucchi ed espedienti “politico-legislativi” che ne vanifichino gli effetti in sede applicativa.
Poste queste premesse, l’FNS invita l’Assemblea Regionale Siciliana, il Governo Regionale, le PROVINCE ed i COMUNI tutti della Sicilia a dire “NO” alla CENTRALE NUCLEARE.
E a sollecitare la utilizzazione e la valorizzazione delle fonti energetiche alternative, delle quali quello Siciliano è il terriotorio potenzialmente più ricco di tuta l’EUROPA.
A prescindere da tante altre considerazioni, soprattutto in materia di sicurezza e di salute dell’uomo, è doveroso fare rilevare che la decisione diventa ancora più arrogante ed assurda se si considera che la Sicilia è ricchissima di fonti energetiche rinnovabili, alternative a quelle nucleari e a quelle derivanti dal PETROLIO.
La Sicilia, peraltro, è anche esportatrice di energia elettrica. A ciò si aggiunga il timore che la eventuale centrale nucleare, con l’aria che tira, diventi il “Cavallo di Troia” per fare ospitare in Sicilia anche le scorie di altre centrali.
Ovviamente va stigmatizzato senza riserve il comportamento, passivo, omissivo e talvolta compiacente, che nel loro insieme, su un problema così grave, stanno mostrando la classe politica ed i partiti dominanti, l’Assemblea Regionale Siciliana e lo stesso Governo Regionale.
A proposito del Governo Regionali, non si possono non rilevare le contraddizioni del Presidente LOMBARDO, il quale afferma di SUBORDINARE il proprio eventuale “SI” anche all’accertamento delle condizioni di SISMICITÀ, della Sicilia. Un’affermazione, questa, per non dire altro, possibilista e paradossale, che il Presidente del Popolo Siciliano dovrebbe avere il coraggio di trasformare in un forte “NO”. Lasciando al Governo italiano l’ONERE della PROVA.
Più interessante (ma che, scientificamente ed ai fini della sicurezza vale “zero”) è la “CONDITIO” posta da Lombardo di fare svolgere, prima di tutto, un REFERENDUM popolare, specifico, sul quesito “CENTRALI SÌ – CENTRALE NO”.
Referendum, però, che il LOMBARDO, contraddicendosi platealmente, non ha ritenuto e non ritiene necessario per il mostruoso, dannoso e pericoloso PONTE-IMBUTO sullo Stretto di Messina.
A tal proposito e a scanso di equivoci e di SORPRESE va comunque precisato con chiarezza e con fermezza che i REFERENDUM per la Centrale Atomica e per il PONTE vanno regolamentati da LEGGI SPECIALI, sia al fine di COSTITUIRE una valida deroga all’orientamento legislativo statale, limitativo in materia, sia per garantire che la volontà espressa dal Popolo Siciliano in sede referendum sia effettivamente rispettata; senza trucchi ed espedienti “politico-legislativi” che ne vanifichino gli effetti in sede applicativa.
Poste queste premesse, l’FNS invita l’Assemblea Regionale Siciliana, il Governo Regionale, le PROVINCE ed i COMUNI tutti della Sicilia a dire “NO” alla CENTRALE NUCLEARE.
E a sollecitare la utilizzazione e la valorizzazione delle fonti energetiche alternative, delle quali quello Siciliano è il terriotorio potenzialmente più ricco di tuta l’EUROPA.
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