martedì 24 marzo 2009

INTERVENTO DI TRINAKRIUS SUL FUTURO DELLA NAZIONE SICILIA E DEL SICILIANISMO

Ecco l'intervento inviato dal nostro TRINAKRIUS al blog de L'ABATE VELLA a commento del post "AAA" (http://ilconsiglio.blogspot.com/2009/03/aaa.html) riguardo il futuro dell'area politico-culturale sicilianista,della Sicilia, della Nazione Sicilia.

BONA LITTURA



Caro Abate,

il tuo blog è per me una occasione oramai consueta di lettura che offre a me come a molti altri occasioni di confronto e/o riflessione. E così è stato anche per il post intitolato “AAA” .
In questo tuo scritto sollevi più d’uno interessante quesito che dovrebbe, a mio avviso, interessare l’intera area sicilianista.
In buona sostanza Tu parti da alcuni assunti che Io e credo parecchi altri non ci sentiamo pienamente di sottoscrivere.
E cioè dalla tesi che l’MPA e il suo Leader appartengano o siano riconducibili alla tradizione, alla storia ed alla prassi sicilianista.
Mi permetto, in amicizia, di farTi notare che Tu nel divenire del tuo post poni quasi come scontata questa appartenenza.
Io e molti altri invece, la mettiamo fortemente in dubbio.
Comprenderai che questo non è certo un dettaglio. E rischia, infatti, di condurre la tua analisi, comunque stimolante, fuori pista.
Mi permetto di aggiungere che trovo erronea e troppo “generosa” la differenziazione che fai tra la Presidenza Lombardo e il suo movimento.
A me pare invece che emerga chiaramente una forte comunanza d’intenti.
Certo caro Abate tu sei liberissimo ovviamente di pensarla come meglio credi ma resta questa stretta comunanza e identificazione tra “Patri” e “criatura” che a me e non solo a me appare lampante.
Posti questi necessari chiarimenti tu rilevi la presunta trasformazione dell’MPA in “partito nazionale”(cioè italiano). Ma picchì ki “oj” ‘zoccu è?
Davvero credi sia o sia mai stato qualcosa di diverso?
Se è così Ti invito a riflettere sul fatto che l’MPA il suo cosiddetto “autonomismo”, in concreto, ad oggi hanno fatto ben poco per i Siciliani, la Sicilia ed il loro ben comune.
Certo non sono mancate le animate dichiarazioni di principio spolverate anche di sicilianismo.
Ma poi si è visto in azione a Palermo come a Roma un partito e il suo leader in altre faccende affaccendati che hanno perso l’occasione di battersi per la causa siciliana.Ed è politicamente inaccettabile che la IATTURA DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA sia stata presentata come una richiesta sicilianista, avanzata dai siciliani stessi. Quando invece è risaputo che il PONTE IMBUTO danneggerà la Sicilia anche in materia di collegamenti e di trasporti. Ed è ancora più risaputo che con il pretesto della REGIONICCHIA DELLO STRETTO si vuole smembrare la Sicilia ed annullare l’identità ed il ruolo della nobile città di Messina, regina dello Stretto.Ed al Popolo Siciliano si nega il diritto di esprimere la propria volontà con un Referendum.
Insomma caro Abate, come ben puoi notare, c’è poco da stare allegri.
Ricordo a me stesso che quando si costruisce una casa si comincia dalle “fondamenta” e non dal “tetto”.Analoga considerazione vale per un movimento politico che dovrà condurre la difficile lotta per la rinascita della Sicilia.
Vedi: affermare come fai Tu, in buona fede, che dovremmo ricercare tramite un “AAA” un leader, “capace di lottare per la sua terra con abnegazione e determinazione" mi sembra che sottovaluti il fatto che sono prioritari e irrinunciabili la partecipazione, il contributo e la lotta del Popolo tutto.
Inoltre caro Abate non debbo ricordare a Te quanto abbondanti siano in quest’area geopolitica i leader autoproclamati e/o caudilli potenziali.
E’ in atto un processo inflativo di leadership vere e più spesso presunte.
Motivo? Il personalismo esasperato a cui non si trova freno dato che molti di costoro si atteggiano a eredi di Andrea Finocchiaro Aprile o di Antonio Canepa e si autonominano leader di partiti, sette,camarille o gruppi dei quali spesso esiste solo la sigla. Ed è stata complessivamente questa sottovalutazione delle forme organizzative, cioè della forma partito, a permettere il proliferare del morbo del più becero personalismo nella nostra Area Politico-Culturale.
In questo quadro desolante esistono delle eccezioni soprattutto nel variegato mondo giovanile. ‘U Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” ha l’onore di essersi battuto sempre, senza trucchi, per rivendicare L’Identità, i Valori e la continuità politico organizzativa della Sicilia Nazione e del Sicilianismo.
Da 45 anni,l’F.N.S. lotta dal basso, senza risorse ovvero con le sole risorse della coerenza per affermare la Verità, la Libertà della Sicilia e dei Siciliani dal bisogno, da certo colonialismo e dalla piovra mafiosa.
E non si lascia bloccare da quella parte, per altro modesta, di cosiddetti, autoproclamati, leader sicilianisti e/o indipendentisti che hanno scatenato contro di Noi ,contro ‘u F.N.S., specie in questi ultimi anni, una violentissima, denigratoria, offensiva campagna.
Non si contano , specie sul Web, su siti, forum e quant’altro generalizzazioni o peggio manipolazioni ed insulti gratuiti riguardanti l’FNS.
Con la tua onestà intellettuale caro Abate comprenderai che il problema della Leadership è virtuale se non si cura prima l’organizzazione di una INIZIATIVA POLITICA DI TIPO “NAZIONALE”(cioè Siciliana).
In questa chiave saranno poi le militanti, i militanti , avanguardia del Popolo Siciliano ad unirsi, aggregarsi e poi a selezionare una classe dirigente ed una Leadership.
E ovvio che io penso che quest’organizzazione esista già e sia ‘u F.N.S., Tu puoi ovviamente avere idee altre o diverse.
In questa chiave, comunque Tu la pensi,comprenderai e converrai quanto inopportuno sia avanzare oggi candidature a prescindere dalle personalità delle personalità di volta in volta proposte.
Non mettiamo dunque il carro davanti ai buoi.
Ti offro questo mio complessivo, radicale dissenso con fraterno rispetto e spero che Tu e molti altri vorrete rispondere, discuterne e/o contraddirmi.


Antudu!

W la Sicilia e il suo diritto al futuro!
W la Nazione Siciliana!
TRINAKRIUS


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