Riceviamo e convintamente postiamo.
ANTUDU!
ANTUDU!
‘U Frunti Nazziunali Siclianu – “Sicilia Indipinnenti” (Fronte Nazionale Siciliano – “Sicilia Indipendente”) non ha dimenticato il triste anniversario del 1 gennaio dei fatti di CASTELLAMMARE DEL GOLFO .
Sono infatti trascorsi 149 anni da quando nella cittadina siciliana di Castellammare del Golfo scoppiò in occasione del Capodanno del 1862 una enorme rivolta popolare contro il Malgoverno Italiano e la collegata miseria nonché contro lo sfruttamento coloniale che già dopo appena pochi mesi dall’annessione al Regno di Piemonte-Italia si dipanava in tutta la sua tragica evidenza CONTRO LA MALA-UNITA', contro la miseria, contro lo sfruttamento.
Fu dunque una rivolta parimenti politica e sociale.
La sollevazione era rivolta sia contro il Governo di Torino ma anche come correlato inevitabile contro quei suoi rappresentanti incarnati dai “Cutrara”, classe costituita per lo più dai borghesi del luogo e che si era arricchita a dismisura collaborando con i"vincitori" nelle circostanze- non molto trasparenti- della conquista del 1860.
Ricorre inoltre domani, 3 gennaio, l’anniversario della truce rappresaglia effettuata, dalle truppe del Regio Esercito Italiano , che erano comandate dal generale Pietro Quintino, e che fucilarono sette persone incolpevoli.
Fra le quali una bambina di appena nove anni: ANGELA ROMANO.
Varrebbe da sé solo questo evento sanguinoso, insensato, truculento e bestiale per avere ragione della retorica pubblicitaria che si prova a fare riguardo all’anniversario del 150° dell’unità d’Italia.
Questi decantati “liberatori” si comportarono a Castellammare del Golfo, e non solo lì, più come “colonizzatori occupanti” che come libertadores.
Accadimenti come quelli di Castellammare del Golfo sono fatti che nessun “chierico polemista” in s.p.e. può negare o minimizzare.
Del resto sono questi “chierici” mobilitati a tutto spiano, in occasione del prossimo anniversario, che davvero, talvolta, più realisti del re, si fanno sfuggire perle tipo quella, ascoltata in TV di recente, per cui la prima guerra mondiale con i suoi morti ( per lo più sardi,siciliani e meridionali) servì però a dare un “esprit” all’Italia.
IMPUDICIZIA ALLO STATO PURO!
Il Popolo Siciliano ha diritto sui fatti di Castellammare del Golfo come su tutti gli altri seguiti al 1860 che venga riconosciuto il suo, ad oggi, negato il DIRITTO ALLA VERITA' STORICA.
In questo 2011 si potrebbe FARE LUCE, finalmente, sui fatti e sui protagonisti del Risorgimento Italiano in Sicilia come altrove.
Invece si preferiscono mettere in campo vecchi giochi dissimulatori come apocrife ricostruzione che, ad esempio, nel caso di Angela Romano e dei fatti di Castellammare del Golfo , vorrebbero derubricare quella insurrezione a vertenza a carattere squisitamente sindacale.-
NON E’ VERO!
Dovrebbero essere tutti i Sinceri Democratici e i Sindacati di Castellammare del Golfo e di tutta la Sicilia a ritenersi offesi da siffatte pacchiane manipolazioni della verità di come una democrazia moderna non riesca serenamente a fare i conti con la sua e soprattutto l’altrui MEMORIA e VERITA' STORICA.
Palermu, 02 Jnnaru 2011
La sollevazione era rivolta sia contro il Governo di Torino ma anche come correlato inevitabile contro quei suoi rappresentanti incarnati dai “Cutrara”, classe costituita per lo più dai borghesi del luogo e che si era arricchita a dismisura collaborando con i"vincitori" nelle circostanze- non molto trasparenti- della conquista del 1860.
Ricorre inoltre domani, 3 gennaio, l’anniversario della truce rappresaglia effettuata, dalle truppe del Regio Esercito Italiano , che erano comandate dal generale Pietro Quintino, e che fucilarono sette persone incolpevoli.
Fra le quali una bambina di appena nove anni: ANGELA ROMANO.
Varrebbe da sé solo questo evento sanguinoso, insensato, truculento e bestiale per avere ragione della retorica pubblicitaria che si prova a fare riguardo all’anniversario del 150° dell’unità d’Italia.
Questi decantati “liberatori” si comportarono a Castellammare del Golfo, e non solo lì, più come “colonizzatori occupanti” che come libertadores.
Accadimenti come quelli di Castellammare del Golfo sono fatti che nessun “chierico polemista” in s.p.e. può negare o minimizzare.
Del resto sono questi “chierici” mobilitati a tutto spiano, in occasione del prossimo anniversario, che davvero, talvolta, più realisti del re, si fanno sfuggire perle tipo quella, ascoltata in TV di recente, per cui la prima guerra mondiale con i suoi morti ( per lo più sardi,siciliani e meridionali) servì però a dare un “esprit” all’Italia.
IMPUDICIZIA ALLO STATO PURO!
Il Popolo Siciliano ha diritto sui fatti di Castellammare del Golfo come su tutti gli altri seguiti al 1860 che venga riconosciuto il suo, ad oggi, negato il DIRITTO ALLA VERITA' STORICA.
In questo 2011 si potrebbe FARE LUCE, finalmente, sui fatti e sui protagonisti del Risorgimento Italiano in Sicilia come altrove.
Invece si preferiscono mettere in campo vecchi giochi dissimulatori come apocrife ricostruzione che, ad esempio, nel caso di Angela Romano e dei fatti di Castellammare del Golfo , vorrebbero derubricare quella insurrezione a vertenza a carattere squisitamente sindacale.-
NON E’ VERO!
Dovrebbero essere tutti i Sinceri Democratici e i Sindacati di Castellammare del Golfo e di tutta la Sicilia a ritenersi offesi da siffatte pacchiane manipolazioni della verità di come una democrazia moderna non riesca serenamente a fare i conti con la sua e soprattutto l’altrui MEMORIA e VERITA' STORICA.
Palermu, 02 Jnnaru 2011
TRINAKRIUS
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