lunedì 9 maggio 2011

CHI CI SALVA DAI "REGIONISTI", FALSI AUTONOMISTI E FALSI INDIPENDENTISTI?

La tesi recentemente sostenuta dal Prof. Pitruzzella, noto costituzionalista e Presidente della Commissione Paritetica Stato-Regione per il quale sarebbe la Regione Siciliana e non lo Stato italiano, a non volere la piena applicazione dello Statuto perché economicamente non potrebbe sostenerlo, ha suscitato le ire di taluni settori “sicilianisti”.
Leggiamo, ad esempio, che taluni hanno gridato allo scandalo per delle affermazioni del cattedratico che pur non condivisibili in toto, comunque fotografano ed indicano una parte di verità.
Quando, infatti, Pitruzzella afferma che è la Regione Siciliana a non volere la piena attuazione dello Statuto, siamo davvero convinti che stia dicendo una corbelleria? Noi crediamo non del tutto.
Certo il nostro Accademico, unitario, glissa sull'evidente, convergente ed eguale volontà dello Stato Italiano, ma è pur vero che la Regione, tramite e per mezzo dell’A.R.S. e delle forze politiche e parlamentari isolane legate ai partiti italiani centralisti e/o autonomisti, è comprimaria della scelta sin qui condotta di non applicare lo Statuto Speciale d'Autonomia del 1946.
Sorge, lecitamente, il dubbio che taluni abbiano un po' troppa fretta ad assolvere la Regione e segnatamente l'attuale Governo Regionale.
Eppure è evidente, lapalissiano che la non-attuazione dello Statuto, sia stata possibile, per più di mezzo secolo e ancora oggi, perché la politica siciliana, certa politica siciliana è etero diretta, cioè risponde ad interessi nel migliore dei casi a-siciliani. Dove è allora lo scandalo per le asserzioni pitruzzeliane?
A pensar male forse l'alzata di scudi dipende dal fatto che l'uscita del Professore mette a nudo le evidenti contraddizioni presenti in una tattica scelta da una parte del sicilianismo e dello pseudo - indipendentismo che vorrebbe ridurre e riportare la tradizione e l'impegno sicilianista e/o indipendentista pienamente, organicamente all'interno della logica, oggi operante e vincente, di un certo neo-autonomismo.
Non inventiamo nulla, basta avere assistito ad alcune ultime manifestazioni svoltesi, a breve distanza di tempo, nelle due maggiori città siciliane, per rendersi conto che taluni gruppi neo-autonomisti e pseudo - indipendentisti dell'applicazione dello Statuto hanno fatto una “foglia di fico” che li ha condotti, politicamente e talvolta anche elettoralmente, al pieno fiancheggiamento del neo-autonomismo di e al Governo in modo repentino quanto concreto.
L'unitario Prof. Pitruzzella con il suo articolo su un noto blog, sia pure involontariamente, contribuisce a rivelare, questa “contraddizione” e rende chiaro come, oggi, appunto, alcuni settori “sicilianisti” si sono convertiti ad una logica meramente “PETIZIONIERA” ( neppure RIVENDICAZIONISTA!!) che prova ad affidare, in concreto, ad altri la rappresentanza politica del sicilianismo e dell'indipendentismo, cioè, così leggermente, di una intera area politico-culturale.
Il fatto però che un’organizzazione politica indipendentista stimata come 'u Frunti Nazziunali Sicilianu - “Sicilia Indipinnenti”o sodalizi politico-culturali come Focus Trinakria o molto più modestamente il nostro blog rifiutino questa “logica” mostra evidente l’affettazione di questa tattica e certo anche un intervento come quello di Pitruzzella rende ancora più ristretti i margini di manovra per questi gruppi di “traghettatori”.
Ecco il perché, a nostro avviso, dell’alzata di scudi sull’intervento di Pitruzzella.
Và da sé che Noi non accettiamo né la logica espressa da Pitruzzella né quella altrettanta errata e più insidiosa dei gruppi “petizionieri” e “liquidazionisti” che parlano con le “parole” dell’indipendentismo e poi però sono schierati sulle comode balze dell'autonomismo di potere.
In conclusione a tutti costoro chiediamo:
Come davvero potete credere che forze politiche, singoli esponenti, complessivamente le stesse che nella 13° legislatura autonomista appoggiarono il DdL-Voto per distruggere la Specialità Statutaria Siciliana( mai revocato) ne possano divenire, così di colpo, paladini?
La verità è che o siete leggeri nei giudizi, o non avete memoria storica e politica oppure le preoccupazioni delle vostre organizzazioni politiche sono tutt’altre.
In ogni caso la vostra è una leggerezza, politica ed ideale, che fortunatamente per la Nazione ed il Popolo Siciliano coinvolge solo Voi e i vostri gruppi.
Noi Indipendentisti che ci riconosciamo nelle posizioni politico-organizzative del F.N.S., sinceri difensori della Specialità Statutaria nata dalle lotte popolari e indipendentiste della prima metà degli anni ’40 del secolo scorso, siamo schierati contro ogni transigenza e/o patteggiamento.
Cogliamo e additiamo i limiti e le ambiguità di simili posizioni che hanno l’evidente scopo di destrutturare e disarticolare la possibilità di una reale, incisiva rappresentanza indipendentista, vista come un pericolo per i vecchi equilibri politico-burocratici di sempre.
E pur difendendo il vostro diritto a pensarla come meglio sapete e potete consideriamo si possa applicare anche a Voi oltre che ai vostri sodali di potere, ciò che in tempi lontani affermò Leonardo Sciascia: “
L’Autonomia è un ottimo strumento caduto in pessime mani”.


ANTUDU!
















TRINAKRIUS