sabato 22 gennaio 2011

MESSINA DEVE VIVERE! NO AL PONTE SULLO STRETTO!



MOBILITAZIONE: APPELLO AL
“BUON SENSO” DEI MESSINESI
CONTRO IL PONTE DA PARTE
DU CUMITATU MISSINISI DU FNS





Gli Indipendentisti du Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti proseguono nella loro mobilitazione coerente contro il “PONTE -IATTURA”sullo Stretto di Messina.
Da sempre Noi du F.N.S. siamo apertamente, pacificamente, civilmente e democraticamente impegnati a contrastare, in modo argomentato, il “mito” del ponte.
Ponte sullo Stretto di Messina che se realizzato non sarebbe come insinuano taluni né “l’ottava meraviglia del mondo” e neppure la panacea di tutti i mali siciliani o calabresi,una simile “opera”,semmai, avrebbe invece effetti reali e infausti.
Attenzioniamo, ad esempio, il malaugurato impatto che “’u punti”avrebbe soprattutto per la Città di Messina e con questa immancabilmente per l’intero territorio provinciale.
Messina rischierebbe realmente di venire “condannata a morte”, spegnendosi economicamente, socialmente e politicamente.
Se, infatti, si accettasse la logica “pontista” si finirebbe per assistere alla vanificazione
di una tradizione antica e gloriosa, quella della nobile Città siciliana di Messina.
La città verrebbe così sacrificata sull’altare di un posticcio “moloch”, quello della “città-regione dello Stretto”.
Una entità meramente politico-burocratica, auspicata e voluta, solo da una minoranza che vi intravede concrete occasioni per realizzare un nuovo, ennesimo “carrozzone burocratico”, una “regionicchia” con posti e ruoli burocratici a iosa.
Sembra che nessuno voglia o sappia pensare a Messina, ai messinesi.
Gli Indipendentisti du Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” invece sì e non tacciono né volgono strumentalmente lo sguardo altrove.
Invochiamo invece l’esercizio del “buon senso” da parte di tutti i Messinesi per DIRE NO,DEFINITIVAMENTE, all’IPOTESI PONTE.



W MESSINA!

ANTUDU!


Messina, 21 gennaio 2011




'U Cumitatu Missinisi
du Frunti Nazziunali Sicilianu
– “Sicilia Indipinnenti”

lunedì 17 gennaio 2011

IL "MEMENTO" DEL PATRIOTA BASCO AGUIRRE VALE ANCHE NELLA SICILIA D'OGGI!



Per Noi de “laquestionesicilianal’internazionalismo tra le organizzazioni politiche di rappresentanza dei Popoli in lotta per la loro Autodeterminazione è un valore fondante e fondamentale, non tattico ma strategico.
Andiamo anche oltre e pensiamo che questa è una necessità-esigenza che va coltivata e praticata sempre rifiutando logiche “centralizzate” nell’interpretazione delle diverse, peculiari scelte di lotta e storico-politiche.
Il nostro “paradigma” è e resta, mutuato anche dal nostro esserci formati e cresciuti nell’ambiente indipendentista , progressivo e progressista, militante du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” di procedere sempre per la nostra “strada”, senza transigere all’applicazione pedissequa di altre esperienza e tendendo sempre e solo verso i bisogni collettivi del Popolo Siciliano e della nostra Patria.
Tuttavia non rifiutiamo di studiare, analizzare e solidarizzare con la parte migliore del Movimento delle Nazioni senza Stato.
In tale ottica vogliamo offrire a Voi, cari amici, una frase di un grande patriota della Nazione Basca, José Antonio AGUIRRE.
José Antonio AGUIRRE, fu nel oramai lontano 1933 il primo, indimenticato leader istituzionale basco, il Lehendakari .
AGUIRRE affermava allora che il PNV , il suo partito” non era un partito qualunque , era la PATRIA BASCA in marcia”.-
Sono quelle parole lungimiranti, anche tranchant, specie oggi, che il cosiddetto “sicilianismo” e più ancora certo pseudo-indipendentismo sono sempre meno capaci di vera iniziativa politica e si “vanificano”le forze, i valori, gli entusiasmi, che una moltitudine di sigle, acronimi spendono, spesso, in piccole, contraddittorie iniziative fini a se stesse, a volte anche eterodirette e senza una effettiva prospettiva ideale e politica.
Alcuni di questi gruppi sono poi anche acrobaticamente impegnati, pubblicamente a fare “endorsement” per forze di potere e parimenti sfacciatamente tentano di imbrigliare ed esasperare verbalisticamente i linguaggi politici d’area, per piegarli alle loro “tattiche” di oggettiva contiguità all’esistente quadro politico.
Di fronte a questa odierna“gelatinosità” la frase, l’intuizione di José Antonio AGUIRRE contiene, un richiamo universale, ma utile anche all’area siciliana, al valore della COERENZA e all’INSUPERATA CENTRALITA’ della FORMA PARTITO MILITANTE che non è solo veicolo per i “bassi opportunismi” ma necessità politica per un serio, reale Movimento di Liberazione Nazionale pacifico e democratico.

ANTUDU!




TRINAKRIUS

sabato 15 gennaio 2011

47 ANNI FA MORIVA ANDREA FINOCCHIARO APRILE, LEADER INDIPENDENTISTA, DEMOCRATICO E GALANTUOMO!






Il blog "laquestionesiciliana" non ha dimenticato il 47° anniversario della scomparsa di Andrea Finocchiaro Aprile, leader indipendentista, "Statista" siciliano e sincero democratico.



ANTUDU!

mercoledì 5 gennaio 2011

AUGURI AI SICILIANI DELLA DIASPORA E A NONNO RAIMONDO-“REMO” COME PARADIGMA DI TUTTI

All’inizio di questo 2011 ci sembra giusto come blog indipendente ed indipendentista rivolgere il nostro pensiero e fraterno saluto ai nostri fratelli e sorelle della Diaspora Siciliana.
Dalla Francia all’Australia, dall’Argentina via lungo il Cile fino agli Stati Uniti d’America fino al Canada e poi in Sud Africa, in ogni paese del Mondo esistono figli e figlie della nostra Sicilia.
Ed è appunto ad uno di questi figli, nonno di un nostro amico e sostenitore del FNS, Maxime Maggiolino. Si tratta di nonno Raimondo Maggiolino che è nato il 28 settembre 1927.
Egli come tanti altri Siciliani è vissuto in Belgio per poi tornare in Sicilia e poi, suo malingrado, riscegliere la via dell’emigrazione,a causa della disoccupazione. Qui "Remo" come è chiamato nonno Raimondo lavorerà nei charbonnages. Ma, dal ontano 1947 nonno Raimondo- "Remo" pur facendo numerosi viaggi nel Nord Italia, questo non ha mai più avuto l'opportunità di tornare nella sua amata Sicilia.
Egli porta ancora nel cuore i regali fattigli da suo zio , originario di Casteldaccia, bella città del palermitano.
Senza conoscere personalmente nonno Raimondo tuttavia ben comprendiamo il suo amore per la Sicilia e facciamo di lui, non ce ne vorrà, il simbolo dell’amore mai esaurito che lega i Siciliani all’estero, nella Diaspora alla terra di Sicilia, alla Trinakria.
Nell’augurare a nonno Raimondo buon 2011 tramite Lui rivolgiamo il nostro AUGURIO A TUTTE LE SICILIANE E I SICILIANI NEL MONDO.
A nonno Raimondo, inoltre, l’augurio di potere rivedere la sua amata, la nostra amata Patria Siciliana.

BUON 2011,ANTUDU!



IL BLOG “laquestionesiciliana

martedì 4 gennaio 2011

SOLIDARIETA' A VIZZINI



F.N.S.: SOLIDARIETA’ AL SENATORE CARLO VIZZINI, FATTO SEGNO A MINACCE MAFIOSE. LA SOCIETA’ CIVILE, NIENTE AFFATTO INTIMIDITA, REAGIRA’ CON MAGGIORE DETERMINAZIONE.




Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu (Fronte Nazionale Siciliano) esprimono solidarietà al Senatore Carlo VIZZINI, recentemente fatto segno a minacce di morte per il suo impegno, in prima persona ed in prima linea, nella lotta contro la mafia.
Solidarietà, - esprime l’FNS, - anche nei confronti del collaboratore ed ex poliziotto Vito ONESTI, affrontato ed “avvicinato” dai portatori delle minacce.
Queste minacce, intollerabili comunque, sono ancora più gravi in quanto rappresentano la volontà della mafia di continuare a comandare in Sicilia e a condizionarne la vita e l’economia. E, possibilmente, anche il dibattito politico.
Si tratta, tuttavia, di minacce-boomerang, che non fanno desistere dal loro impegno il Senatore VIZZINI e quanti oggi in Sicilia contrastano il potere della Piovra. Né fanno scoraggiare quanti si battono per la legalità.
Insomma: le minacce e l’arroganza della Mafia suscitano indignazione e sdegno nella Società Civile, che reagirà ancora più compatta e determinata che non nel passato.
Per quanto riguarda il punto di vista specifico dell’Indipendentismo, l’FNS ribadisce il proprio convincimento che la Sicilia sarà veramente libera QUANDO e SE si sarà liberata – prima – dalla mafia.

Palermu, 4 Jnnaru 2011




Il Segretario Politico FNS
(Giuseppe SCIANO’)
(
scianogiuseppe@libero.it)

domenica 2 gennaio 2011

I FATTI DI CASTELLAMMARE E IL 150° DELL' UNITA'...

Riceviamo e convintamente postiamo.

ANTUDU!



U Frunti Nazziunali Siclianu – “Sicilia Indipinnenti(Fronte Nazionale Siciliano – “Sicilia Indipendente”) non ha dimenticato il triste anniversario del 1 gennaio dei fatti di CASTELLAMMARE DEL GOLFO .
Sono infatti trascorsi 149 anni da quando nella cittadina siciliana di Castellammare del Golfo scoppiò in occasione del Capodanno del 1862 una enorme rivolta popolare contro il Malgoverno Italiano e la collegata miseria nonché contro lo sfruttamento coloniale che già dopo appena pochi mesi dall’annessione al Regno di Piemonte-Italia si dipanava in tutta la sua tragica evidenza CONTRO LA MALA-UNITA', contro la miseria, contro lo sfruttamento.
Fu dunque una rivolta parimenti politica e sociale.
La sollevazione era rivolta sia contro il Governo di Torino ma anche come correlato inevitabile contro quei suoi rappresentanti incarnati dai “Cutrara”, classe costituita per lo più dai borghesi del luogo e che si era arricchita a dismisura collaborando con i"vincitori" nelle circostanze- non molto trasparenti- della conquista del 1860.
Ricorre inoltre domani, 3 gennaio, l’anniversario della truce rappresaglia effettuata, dalle truppe del Regio Esercito Italiano , che erano comandate dal generale Pietro Quintino, e che fucilarono sette persone incolpevoli.
Fra le quali una bambina di appena nove anni: ANGELA ROMANO.
Varrebbe da sé solo questo evento sanguinoso, insensato, truculento e bestiale per avere ragione della retorica pubblicitaria che si prova a fare riguardo all’anniversario del 150° dell’unità d’Italia.
Questi decantati “liberatori” si comportarono a Castellammare del Golfo, e non solo lì, più come “colonizzatori occupanti” che come libertadores.
Accadimenti come quelli di Castellammare del Golfo sono fatti che nessun “chierico polemista” in s.p.e. può negare o minimizzare.
Del resto sono questi “chierici” mobilitati a tutto spiano, in occasione del prossimo anniversario, che davvero, talvolta, più realisti del re, si fanno sfuggire perle tipo quella, ascoltata in TV di recente, per cui la prima guerra mondiale con i suoi morti ( per lo più sardi,siciliani e meridionali) servì però a dare un “esprit” all’Italia.
IMPUDICIZIA ALLO STATO PURO!
Il Popolo Siciliano ha diritto sui fatti di Castellammare del Golfo come su tutti gli altri seguiti al 1860 che venga riconosciuto il suo, ad oggi, negato il DIRITTO ALLA VERITA' STORICA.
In questo 2011 si potrebbe FARE LUCE, finalmente, sui fatti e sui protagonisti del Risorgimento Italiano in Sicilia come altrove.
Invece si preferiscono mettere in campo vecchi giochi dissimulatori come apocrife ricostruzione che, ad esempio, nel caso di Angela Romano e dei fatti di Castellammare del Golfo , vorrebbero derubricare quella insurrezione a vertenza a carattere squisitamente sindacale.-
NON E’ VERO!
Dovrebbero essere tutti i Sinceri Democratici e i Sindacati di Castellammare del Golfo e di tutta la Sicilia a ritenersi offesi da siffatte pacchiane manipolazioni della verità di come una democrazia moderna non riesca serenamente a fare i conti con la sua e soprattutto l’altrui MEMORIA e VERITA' STORICA.


Palermu, 02 Jnnaru 2011

TRINAKRIUS