martedì 28 giugno 2011

QUAL’E’ IL VERO INTERESSE DEL POPOLO SICILIANO NELL’AFFAIRE PONTE ?

Ed eccoci all’ennesimo tentativo di “disinformazione” in salsa ascaro-centralista.
Ci riferiamo all’idea, da più parti veicolata, che la possibile, auspicabile (aggiungiamo Noi) interruzione dei lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina sia una “offesa” al Popolo Siciliano.
Anche stavolta si prova in modo offensivo, mendace e poco serio di CONTRABBANDARE il PONTE come opera voluta dal Popolo Siciliano.
Anzi taluni seguaci del ponte-iattura evocano come “Deus ex Machina “della scelta la Lega Nord.
Si perché la Lega Nord, diciamocelo, è, per questi settori economici e politico-burocratici una sorta di feticcio da evocare alla bisogna, anche se poi con essa collaborano e alle Sua volontà si assoggettano volentieri.
E’ un vecchio refrain quello della Lega. Lo si usa indifferentemente quando si vogliono sminuire le iniziative fuori dal coro come, ad esempio, quando i Siciliani lottano per la loro lingua e la loro cultura. In questo caso allora, di sicuro scimmiottano la Lega Nord!
Come anche quando I Siciliani progettano un futuro autodeterminato, allora sicuramente sono etero diretti dalla stessa Lega Nord.
Gli ascari del centralismo romano sopravvalutano, come sempre,i loro “ispiratori” nordisti e “sottovalutano” gli indipendentisti veri e con essi i Siciliani di tenace concetto.
Malgrado ci considerino quasi un POPOLO – MINUS HABENS (MINORATO) ci chiamano, ora, però ad una sorta di rivolta etico-morale, in difesa del LORO PONTE spacciandola per la vile sottrazione di quello che hanno l’improntitudine di presentare come un diritto negato.
E no! La verità è un’altra!
Il Ponte sullo Stretto di Messina era e resta un’opera faraonica, estremamente PERICOLOSA agli interessi della Sicilia, alle sue esigenze di collegamenti diretti aerei e navali con il Mondo.
Per anni si è negato al Popolo Siciliano la possibilità di esprimere, con apposito REFERENDUM, il proprio NO o il proprio SI’ alla realizzazione di tale opera ben sapendo quali fossero gli orientamenti della maggior parte dei Siciliani.
Anzi per nascondere il “cielo dietro il mantello” si sono arruolati esponenti di partiti e di movimenti politici, che peraltro si autodefiniscono sicilianisti o meridionalisti per offrire una “copertura sicilianisteggiante” all’opera miliardaria.
Strategia del resto riproposta anche nel recente fine settimana.
Noi indipendentisti che ci riconosciamo nel progetto politico organizzativo du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” diciamo, da sempre, NO AL PONTE perché l’opera minaccia di DISTRUGGERE la IDENTITA’ NAZIONALE, la INSULARITA’, la CENTRALITA’ GEOGRAFICA e lo stesso RUOLO della SICILIA nel MEDITERRANEO.
I pontieri e con essi, di riflesso, gli “YESMAN e YESWOMEN” dei partiti e dei movimenti politici, che si autodefiniscono sicilianisti, meridionalisti o addirittura indipendentisti hanno inoltre in mente, come effetto politico non meno importante quello di SMEMBRARE la SICILIA in REGIONICCHIE, come nel caso evocato ed invocato di quella dello STRETTO,
per far sì che la UNICA,VERA SICILIA NON ESISTA PIU’.
Comprenderete perché NOI INDIPENDENTISTI VERI NON LOTTEREMO MAI PER il PONTE SULLO STRETTO che è una realizzazione profondamente, intrinsecamente antisiciliana.