Possiamo e sappiamo fare a meno dell’odio.
Non abbiamo bisogno di disprezzare, detestare per pensare e pensarci in una Sicilia altra, diversa e migliore, politicamente, socialmente ed economicamente di quella attuale.
Questa potrebbe sembrare a taluni una precisazione superflua e fino a qualche giorno fa lo sembrava anche a me, fin quando ho avuto un confronto su di un social network con un giovane di un'altra organizzazione “indipendentista”. Questo giovane ha esordito testualmente: “Io odio l’Italia”.
Al che Io ho cercato di spiegare a questo giovane che Noi Indipendentisti du F.N.S. per essere fermi nelle nostre idee non abbiamo bisogno di odiare niente e nessuno.
E colgo l’occasione per ribadire che IO, NOI non odiamo l’Italia.
Noi non abbiamo bisogno di odiare, siamo un’organizzazione politica e appunto come parte del movimento di liberazione nazionale siciliano non crediamo che simili sentimenti giovino alla Causa Siciliana, alla Causa della Nazione e del Popolo Siciliano.
IO, NOI abbiamo troppe, buone ragioni per odiare, l’odio è per chi è disperato, senza prospettive. Noi potremmo, forse, odiare i nostri avversari solo se non avessimo un progetto politico, democratico, condiviso e realizzabile.
Ma noi du F.N.S. abbiamo la convinzione, democratica ed incrollabile, che sapremo costruire un futuro altro e diverso per la Sicilia e i Siciliani.
IO, NOI se accettassimo la logica involutiva dell’Odio, della regressione alle categorie AMICO/NEMICO non saremmo migliori di quei centralisti che sono oggi, senza rendersene conto, sconfitti dalla storia anche in virtù di questa loro pochezza dicotomica.
IO, NOI non abbiamo necessità di essere aggressivi per essere convincenti, IO, NOI non abbiamo bisogno di essere verbosamente estremisti per essere credibili. La nostra credibilità è data dalla nostra coerenza tra dire e fare.
Questa potrebbe sembrare a taluni una precisazione superflua e fino a qualche giorno fa lo sembrava anche a me, fin quando ho avuto un confronto su di un social network con un giovane di un'altra organizzazione “indipendentista”. Questo giovane ha esordito testualmente: “Io odio l’Italia”.
Al che Io ho cercato di spiegare a questo giovane che Noi Indipendentisti du F.N.S. per essere fermi nelle nostre idee non abbiamo bisogno di odiare niente e nessuno.
E colgo l’occasione per ribadire che IO, NOI non odiamo l’Italia.
Noi non abbiamo bisogno di odiare, siamo un’organizzazione politica e appunto come parte del movimento di liberazione nazionale siciliano non crediamo che simili sentimenti giovino alla Causa Siciliana, alla Causa della Nazione e del Popolo Siciliano.
IO, NOI abbiamo troppe, buone ragioni per odiare, l’odio è per chi è disperato, senza prospettive. Noi potremmo, forse, odiare i nostri avversari solo se non avessimo un progetto politico, democratico, condiviso e realizzabile.
Ma noi du F.N.S. abbiamo la convinzione, democratica ed incrollabile, che sapremo costruire un futuro altro e diverso per la Sicilia e i Siciliani.
IO, NOI se accettassimo la logica involutiva dell’Odio, della regressione alle categorie AMICO/NEMICO non saremmo migliori di quei centralisti che sono oggi, senza rendersene conto, sconfitti dalla storia anche in virtù di questa loro pochezza dicotomica.
IO, NOI non abbiamo necessità di essere aggressivi per essere convincenti, IO, NOI non abbiamo bisogno di essere verbosamente estremisti per essere credibili. La nostra credibilità è data dalla nostra coerenza tra dire e fare.
Noi che ci ritroviamo nelle posizioni du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” vogliamo e sapremo scrivere una nuova, migliore pagina nella storia millenaria della Sicilia.
Una pagina in cui la giustizia sociale, la libertà, l’autodeterminazione non abbiano bisogno di celarsi dietro feticci di violenza collettiva, personale e/o verbale.
La Sicilia che Noi vogliamo, costruisce e non toglie, include e non esclude, accoglie e soprattutto vive nel Mediterraneo, nel Mondo, senza razzismi, senza paure, senza mafia.
Peccato per quelli che ancora pensano una Sicilia schiava o peggio ancora una Sicilia solo nominalmente libera ma poi schiava della paura.
La nostra Sicilia è diversa…fortunatamente.
Una pagina in cui la giustizia sociale, la libertà, l’autodeterminazione non abbiano bisogno di celarsi dietro feticci di violenza collettiva, personale e/o verbale.
La Sicilia che Noi vogliamo, costruisce e non toglie, include e non esclude, accoglie e soprattutto vive nel Mediterraneo, nel Mondo, senza razzismi, senza paure, senza mafia.
Peccato per quelli che ancora pensano una Sicilia schiava o peggio ancora una Sicilia solo nominalmente libera ma poi schiava della paura.
La nostra Sicilia è diversa…fortunatamente.
TRINAKRIUS