Si tratta di un tentativo- ce lo scrive lo stesso TRINAKRIUS - di riflettere sul dopo voto e soprattutto sul futuro della nostra amata PATRIA .
E Noi vicini culturalmente e politicamente , senza se e senza ma, all’Indipendentismo democratico, du FRUNTI NAZZIUALI SICILIANU – SICILIA INDIPINNENTI ve li offriamo.
BUONA LETTURA e ANTUDU!
RISPOSTA ALL’ABATE VELLA
Quanto a quest’intervento dell’ABATE VELLA io stesso da esponente indipendentista, militante nel Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti, costato che Tu, ABATE VELLA scrivi: “la cosiddetta “sinistra” nazionale sta scomparendo dalla Sicilia. “ Ma siamo, sei veramente convinto di ciò?
Io credo, invece, che un po’ tutti, prima gli analisti di potere e del potere e poi le cosiddette opinioni pubbliche siano cadute nell’equivoco.
Io sono invero persuaso che si tratti, di una sorta d’auspicio più che di un reale addio alle armi della Sinistra italiana.
Vengo e mi spiego. Certo la sconfitta elettorale c’è stata ed è evidente ma da qui a pensare e teorizzare un “effetto libellula” sulla stessa idea di sinistra centralista, diciamo che ce ne passa!
Eppure sembra che la Sinistra Italiana, e italiana in Sicilia, abbia, di suo, una robusta vocazione all’autolesionismo. Affari loro!
La nascita della Sinistra Arcobaleno è stata un errore?
Non è nostra abitudine giudicare e pontificare sulle scelte organizzative dei nostri competitori. Troviamo, semmai, più utile ed interessante discutere, sul campo, del perché, forse, in Sicilia, la Sinistra( compreso lo PS ) e anche la Sinistra Arcobaleno ( PRC, PdCI, Verdi, SD) hanno perso.
E’ ovvio che non essendo, né ritenendoci dei pavidi, diremo la nostra con chiarezza.
Noi Indipendentisti siamo convinti che la sconfitta della sinistra italiana in Sicilia sia stata provocata anche da una sottovalutazione della QUESTIONE SICILIANA.
Noi da Indipendentisti percepiamo, forse meglio e più di altri, le ampie contraddizioni che la sinistra italiana (così come i partiti italiani di centro e di destra)disvelano, rispetto alla Questione Siciliana.
Chiariamo subito che non cerchiamo, né liason né rapprochement, con niente e nessuno. Noi siamo e restiamo” con la voce, il cuore e la testa” nel Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti. La sinistra italiana in Sicilia ha perso anche perché non ha voluto e saputo rappresentare, per scelta di una dirigenza, con “chiappe, panza e cuore” a Roma, la Sicilia, i Siciliani e i loro bisogni e le loro speranze.
Chiarito ciò non dobbiamo né possiamo tacere anche quando, sia pure nell’ambito cosiddetto sicilianista, leggiamo analisi seppure verosimili difficilmente, a nostro avviso, vere.
E’ a nostro avviso il caso della tua analisi, Te lo scrivo, senza livore e con estrema chiarezza.
Quando, infatti, Tu “ABATE VELLA” scrivi: “Questo è il momento per i partiti siciliani di unirsi e formare il nucleo di quella che tra qualche anno sarà la sinistra Siciliana, totalmente sganciata dal mezzo secolo di truffe ideologiche della sinistra nazionale. “ abbiamo pensato, apertis verbis, che Tu avessi valutato e soppesato alcune Tue oggettive necessità.
Ci sbagliavamo, o meglio ABATE VELLA Ti sei successivamente, prontamente, chiarito e autocorretto, rispondendo ad alcuni appunti dell’INGENERE VOLANTE. Hai infatti, poi scritto:
“Ho usato il termine sinistra. Non mi riferisco a nessuna ideologia. Mi riferisco semplicemente alla dicotomia governo/opposizione.” poi continui, dipani, spieghi e così chiosi: […]” Diciamo che con sinistra intendo la posizione nelle ali del parlamento. Nient'altro.”
Non ti sei posto il problema che ci possa essere in futuro una sinistra realmente siciliana ed indipendentista.Ritengo inoltre che la Sicilia, la sua storia, la sua complessità sociale, culturale, politica, statuale meritino più di una semplice DICOTOMIA tra una DESTRA e una SINISTRA, intese come semplice convenzione e/o “loco” parlamentare.
Vedi, caro ABATE VELLA, inoltre non vogliamo, non possiamo concordare con Te, quando Tu (lecitamente si badi bene! ) scrivi:
“Non sono d'accordo con te quando dici che il popolo non si ritrova nei movimenti "sicilianisti". Ed anche di questo abbiamo avuto la dimostrazione: si chiama Sonia Alfano.”Scusami ma devo dire che mi lascia interdetto il tentativo di accreditare, cosa che già in altri siti ho visto veicolare, del resto in modo direi non convincente, la pur rispettabile, pasionaria, Sonia Alfano, come “sicilianista”.
Dicci ABATE VELLA, perché mai dovremmo considerare la pur degna e battagliera ALFANO una sicilianista? Ha fatto dichiarazioni, ha prodotto prese di posizione in favore dell’Autodeterminazione, della Nazione Siciliana o sulla Questione Siciliana?
O forse dovremmo “incoronarla” solo perché ha grinta o visibilità?.
Ti dirò che spero certo che l’Alfano maturi posizioni sicilianiste ma ciò deve essere un percorso suo di maturazione, personale e politica, e non un mero arruolamento, né un semplice auspicio.
Continuando Tu, poi, scrivi rispondendo a L’INGEGNERE VOLANTE che parla di partitelli/pseudo-movimenti con percentuali dello 0%, e gli rispondi chiosando:
“ Se questi partitini si fossero presentati assieme alle regionali con un candidato credibile, probabilmente avrebbero portato un rappresentante all'ARS, cosa che forse ora fará la Alfano.”
Caro ABATE VELLA, è nobile l’idea di unificare le forze ma bisogna distinguere bene i “veri” sicilianisti dai “falsi”. Cosa questa difficilissima anche perché non si può impedire
Che sigle di ogni genere proliferino e adottino una connotazione apparentemente sicilianista e/o indipendentista.
Resta il fattoche l’unica forza che realmente, concretamente si è offerta al giudizio dell’elettorato, in Siciliaè stato solo il CARTELLO denominato PARTITO DEL SUD.
Rassemblement che, in condizioni politiche di pari dignità, raggruppava I Meridionalisti del PdSud, gli Autonomisti del P.A.S. e cosa non secondaria gli INDIPENDENTISTI du FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU – SICILIA INDIPINNENTI.
Questi sono stati gli unici ad offrire, in tutta la Sicilia, in tutto l’Arcipelago Siciliano,sia pure limitatamente al voto per il Senato, un’alternativa al sistema centralista, e ai partiti di potere di cui anche l’MPA può essere considerata parte.
I sedicenti Gandhi, Arafat, Finocchiaro Aprile dove hanno disvelato la loro sagace infallibilità d’analisi e progettuale? Su questo tema V’invito a leggere il mio Post pubblicato su http://indipendenzasicilia-fns.ilcannocchiale.it intitolato “UNA ANALISI INDIPENDENTISTA DEL VOTO E DELLA SITUAZIONE POLITICA IN SICILIA.”
Ma torniamo a Noi . Diversa è la valutazione che faccio invece, del tuo ragionamento finale, quando affermi che:
“La cosidetta sinistra italiana sta per andarsene definitivamente dall'isola. Chi prenderá il suo posto? Lombardo avrá il 100%? Non credo. Potrebbe prenderlo Beppe Grillo: sarebbe peggio di prima. Se l'MPA é un partito Siciliano (ed io credo che lo sia, anche se risponde ancora anche ad interessi non Siciliani - ma non possiamo isolarci completamente dal mondo) allora anche l'opposizione deve essere fatta da un partito Siciliano. Senza di questo saremo sempre in pericolo di cadere nelle mani sbagliate. I "Sicilianisti" possono colmare questo vuoto. “
E’ un’analisi interessante e credo, in parte, giusta,anche se alquanto esagerata sul futuro politico di Beppe Grillo e del GRILLISMO.
Trovo meno giusta la chiosa finale quando affermi poi:”Ci riusciranno? Solo se lotteranno assieme. E con la Trinacria grossa, non con quella piccola. I Siciliani non sono interessati ad un partito del sud, almeno fino a quando non si sistema la Sicilia.”
Vedi, caro ABATE VELLA, tu hai ragione, e io lo dico pubblicamente qui, e l’ho già detto anche in altri contesti, che occorre certo caratterizzare sempre più e meglio l’azione SICILIANISTA, e pur tuttavia, l’esperienza fatta nelle condizioni date, in un’elezione come quella per il senato, con il Cartello del Partito del Sud, che, in quel contesto, con il “GIGLIO e la TRINACRIA” ha, in Sicilia, da solo, impedito la scomparsa del Sicilianismo, dell’Indipendentismo dalle elezioni e dalla realtà sociale e politica siciliana.
Rimane valida comunque una coraggiosa attestazione di presenza, coerenza e volontà politica che si contrappone scientemente e apertamente sia al centralismo e alla partitocrazia italiana in Sicilia sia a certo disfattismo pseudo sicilianista e sterile fortunatamente non maggioritario.
ANTUDU!
Trinakrius
CONTRO-RISPOSTA A “L’INGEGNERE VOLANTE”
Devo dire che anch’io non concordo pienamente con l’analisi offertaci da “Abate Vella” ma devo altresì ammettere che sono ancor meno convinto della lettura e del tenore degli argomenti offerti in contro-replica da “L’Ingegnere Volante”.
Del resto non è questa la prima volta che con “L’Ingegnere Volante” ci troviamo, democraticamente, lealmente quanto apertamente, in disaccordo.
Ma vengo allo specifico della questione. Dopo aver letto ed analizzato il post dell’Abate Vella, dello scorso martedì, 22 aprile 2008, “Raffaele Lombardo? In prigione! “ L’Ingegnere Volante” scrive: “A ben voler vedere le cose, i Siciliani - con tutto il rispetto - se ne "catafottono" delle ideologie e meno che meno delle costruzioni utopiche e astratte: perché mai i partiti siciliani dovrebbero unirsi in una sinistra siciliana?
Perché mai non può esistere un sicilianismo di centro o di destra, o di altra natura? Anzi mi sembra che soltanto un sicilianismo dai connotati "moderati" - se non "conservatori" - possa essere l'unico a potere far presa sui Siciliani. Come del resto dimostra il consenso dato a Lombardo.Non facciamoci illusioni: il consenso a Lombardo è d'opinione. Non ha nulla a che vedere con la clientela. Ancora una volta la trita retorica della sinistra siciliana (e nazionale), secondo cui chi vince in Sicilia deve necessariamente avere degli intrallazzi con la mafia o con la clientela di vario genere, ha torto marcio. E i Siciliani sanno punire e puniranno sempre questo atteggiamento "anti-siciliano" della sinistra siciliana. Del resto, anche tu lo dici che il consenso a Lombardo non ha nulla a che vedere con la clientela.Ancora sul voto d'opinione, ritengo si debba dire che molti sinceri sicilianisti vedano nel MPA un movimento "culturalmente" più vicino al sentire comune del Popolo Siciliano di quanto non lo siano i vari partitelli/pseudo-movimenti che si richiamano al sicilianismo ma in salsa ideologica, o progressista se preferisci.Per chiudere, vedo un parallelo tra le percentuali da 0% prese dai suddetti movimenti in Sicilia e all'estero e le magre percentuali della sinistra arcobaleno su scala nazionale. Infatti la sinistra arcobaleno nell'immaginario collettivo rappresenta il passato mentre la Lega, che affonda le proprie radici nella storia, nella tradizione, nella religione, nelle radici del popolo, rappresenta il futuro. Tutti i popoli europei si stanno volgendo al loro passato e alle loro tradizioni dopo due secoli di ubriacature giacobine.In tal senso il MPA rappresenta in Sicilia l'equivalente della Lega al Nord. “
Ancora una volta dobbiamo costatare che le tue accuse possono essere facilmente “capovolte “ contro il tuo stesso ragionamento. Vengo e mi spiego. Tu accusi ( in termini di ragionamento si badi bene) “Abate Vella” di un eccesso di “ideologismo”quando auspica che i partiti siciliani si uniscano nella sinistra Siciliana.
Ma poi nella tua lunga analisi i toni, in buona sostanza, sono anch’essi accoratamente ideologici.
Credo poi che Tu sbagli quando generalizzi un atteggiamento.
Applicando, infatti, la categoria camilleriana del “ catafottersene” delle ideologie e meno che meno delle costruzioni utopiche e astratte in distintamente a tutti i Siciliani, Tu, di fatto, togli spazio e senso, ad una qualsivoglia rinascita della Sicilia, della Nazione Siciliana e con essa dell’area politica Indipendentista e Sicilianista.Credo sia un po’ troppo, non credi?
Con questo tu “cammeo” politologico anzi sociologico sembri volerci condannare, sia come Nazione che come Popolo, ad una sorta di “ irredimibilità qualunquista” che proprio non meritiamo e soprattutto non accettiamo.
Dai la sensazione ( sbaglierò?) che la tua priorità è oggi più la preoccupazione di sbaragliare l’ideologia di sinistra, in quanto tale, più che analizzare la realtà siciliana e il suo senso politico per cambiare il nostro Arcipelago.
Poi Tu affermi: “ Perché mai non può esistere un sicilianismo di centro o di destra, o di altra natura? Anzi mi sembra che soltanto un sicilianismo dai connotati "moderati" - se non "conservatori" - possa essere l'unico a potere far presa sui Siciliani.”
Lo dici quasi retoricamente, hai, infatti, già la risposta, tant’è che immediatamente dopo continui scrivendo “ Come del resto dimostra il consenso dato a Lombardo .Non facciamoci illusioni: il consenso a Lombardo è d'opinione. Non ha nulla a che vedere con la clientela. Ancora una volta la trita retorica della sinistra siciliana (e nazionale), secondo cui chi vince in Sicilia deve necessariamente avere degli intrallazzi con la mafia o con la clientela di vario genere, ha torto marcio.”
Credo di non poter essere d’accordo con Te su nulla di quanto sopra hai scritto.
Conoscendo però, ed apprezzando, la Tua propensione al confronto e alla dialettica, Ti mostro il senso della mia critica.
Tu scrivi che il consenso a Lombardo è d’opinione.
Io credo che sia in parte, per una quota parte anche un voto d’opinione, ma certo ritengo eccessivo, troppo semplicistico definirlo, come Tu fai, tout court, un VOTO D’OPINIONE.
Senza sostituirmi ad analisti, sociologi e quant’altro devo costatare con la “voce degli occhi”, come ho potuto fare qualche giorno fa vedendo la trasmissione “EXIT” su La7, che l’analisi del voto al MPA è forse più “composita” di quello che Tu intendi, credi e affermi.
Quanto poi alla “ trita retorica della sinistra siciliana (e nazionale), secondo cui chi vince in Sicilia deve necessariamente avere degli intrallazzi con la mafia o con la clientela di vario genere”.
Anche in questo caso, a mio avviso, confondi, anche se in piena buona fede, due livelli e due piani diversi.
Tu giustamente additi un modello grossolanamente lombrosiano, colonialista e spesso anche giustizialista ma facendo ciò però sembri dimenticare e obliare che una certa dimensione clientelare, ed un ruolo politico della Mafia ci sono e sono operanti certo non solo in Sicilia, ma anche pesantemente in Sicilia.
Concordo però con Te quando invece additi l’atteggiamento "anti-siciliano" della sinistra italiana in Sicilia. E’quella un’evidente realtà che però non fa male indicare una volta di più.
Tu sei caparbiamente convinto che molti sinceri sicilianisti scorgano nel MPA un movimento "culturalmente" vicino al sentire comune del Popolo Siciliano.
Io non ne sono convinto ma ancor meno condivido quando affermi perfino che l’MPA vale più dei vari partitelli/pseudo-movimenti che si richiamano al sicilianismo in salsa ideologica, o progressista ( torna il Daimon Ideologico?).
Mio caro certo, a posteriori, una vittoria può essere caricata, sempre e comunque, dei contenuti che più aggradano, ma non è comunque né garanzia di verità né di una eventuale giustezza d’analisi.
Vorrei, tuttavia, conoscendo la tua vocazione al dialogo, ricordare a Te e ai Lettori che quelli che Tu chiami “partitelli/pseudo-movimenti che si richiamano al sicilianismo ma in salsa ideologica, o progressista se preferisci”, sono quelli che,, concretamente, attivamente garantiscono visibilità e presenza politica reale nel e sul territorio al Sicilianismo, all’Indipendentismo.
Fuor di metafora credo Tu additi, in Sicilia, il PdSud e, all’estero, l’Altra Sicilia che a tuo dire avrebbero raggranellato percentuali da 0%.Sbagli in entrambi i casi.
Caro Ingegnere, premesso che la percentuale, per onor di cronaca, è pari nel caso, di cui ho senso e contezza, quello del Cartello del PdSud , allo 0,149 % che in termini di voti corrisponde al numero di 3.736 .
Voglio dirti, senza vis polemica, che questi voti raccolti, per il Senato, dal Cartello del PdSud-AM, sono voti “pesanti” che proprio testimoniano e smentiscono la tua, forse affrettata analisi.
Trovo improprio, e soprattutto non oggettivo, poi accostarci, nel ragionamento, alla debacle della sinistra arcobaleno.
Siamo stati di questi, difatti, competitori, imparagonati ed imparagonabili, e ciò secondo qualunque parametro e/o riferimento ideologico, politico ed elettorale.
Come del resto, sono rimasto non positivamente impressionato, dal fatto che Tu abbia calato, in un’analisi Siciliana, dati che riguardano la Lega Nord, comparandoli, raffrontandoli ed equiparandoli a quelli che riguardano l’ MPA.
Ti dirò che non condivido per nulla quest’accostamento.
I voti del MPA e della Lega Nord sono ampiamente diversi in termini politici e sociali. E credo, lo dico fraternamente, che dovresti riflettere su ciò.
Pur tuttavia prendo atto del fatto che Tu scrivi:
“In tal senso il MPA rappresenta in Sicilia l'equivalente della Lega al Nord”.
Poi continui scrivendo:
“Non ci s’illuda pertanto che il consenso a Lombardo possa cambiare "colore" in futuro. Mi sembra più verosimile che se Lombardo non manterrà le promesse, la "maggioranza silenziosa" che oggi gli ha dato il consenso, domani glielo toglierà.
Ma certo non si rivolgerà agli attuali movimenti sicilianisti né a una ipotetica sinistra Siciliana.”
Tu concludi quindi la tua “contro-analisi “ riaffermando che per Te, in buona sostanza, la preoccupazione maggiore è e resta ideologica, di schieramento (in termini italiani).
Tu hai una visione, una posizione conservatrice, che lecitamente è il tuo faro.
Essa è e resta la tua cartina di tornasole.
Posizione che unita ad una serie di considerazioni varie, originali o desunte dalla pubblicistica (sempre italiana), Ti porta, per vie diverse, a determinare, nei fatti, una sorta di IRREDIMIBILITA’ della Sicilia e dei Siciliani.
Credo che Tu così facendo, pur non essendo un centralista finisci per trovarti su sponde, che porterebbero chi leggesse, solo questo tuo “comment”, a definirti solo un Siciliano ANTIGIACOBINO, UN ANTI PROGRESSISTA IDEOLOGICO e non certo un Sicilianista.
Sei, infatti, troppo assillato dal pregiudizio anti-progressista e anti-giacobino per ben cogliere la forza del Cambiamento, ideale e reale, rappresentata da una Visione Sicilianista ed Indipendentista socialmente orientata, e seriamente proiettata verso l’Autodeterminazione.
Sei inoltre, sempre a mio avviso, troppo preso dalle tue analisi per impegnarti a cambiare il Mondo, la Realtà, la nostra martoriata Sicilia.
Trovi forse più facile invece che analizzare sociologicamente e politologicamente gli avvenimenti da spettatore.
Non sei il solo, ma così facendo contribuisci involontariamente a mantere lo status quo di potere in Sicilia.
Niente di male, per Me sei e resti comunque un uomo impegnato, un intellettuale brillante con cui, sempre e comunque, confrontare idee e opinioni
Cordialmente,
TRINAKRIUS
Nessun commento:
Posta un commento