lunedì 2 giugno 2014

PRESENTATO, A CAPO D’ORLANDO, IL LIBRO DI LUCIANO MIRONE: UN SUICIDIO DI MAFIA - LA STRANA MORTE DI ATTILIO MANCA



A Capo d’Orlando nella cornice della pinacoteca comunale si è svolta ieri, organizzata dall’ANAAM (Associazione Nazionale Amici Attilio Manca) con il patrocinio del Comune paladino, l’interessante presentazione dell’ultimo libro scritto, in ordine di tempo, dal giornalista e scrittore, Luciano Mirone.
Un “suicidio”di mafia. - La strana morte di Attilio Manca, pubblicato per i tipi della Castelvecchi, è un libro che come chiaramente è emerso dal confronto tra i relatori, ben moderati e coordinati dal prof. Luciano Armeli Iapichino, si può inscrivere nei libri di un genere, ahinoi, sempre meno frequentato in Italia, quello del giornalismo investigativo.
Ha portato il saluto dell’amministrazione comunale di Capo d’Orlando, l’assessore Cettina Scaffidi, ringraziando gli organizzatori per l’occasione che offre alla cittadinanza paladina di tornare a discutere su di un fenomeno, quello della mafia, che in passato, la Città di Capo d’Orlando, ha mostrato e dimostrato concretamente che è possibile contrastare.
Merito del prof. Armeli Iapichino, a sua volta autore di un noto libro sulla vicenda dell’urologo Attilio Manca (“Le vene violate”) è stato quello di introdurre, in modo completo, la vicenda dell’urologo barcellonese Attilio Manca, ucciso, a Viterbo, nel febbraio 2004.
Particolarmente coinvolgenti, inoltre, i contributi letti dall’attore Giuseppe Cardullo.
I contributi prima della madre, Angelina e del fratello Gianluca poi hanno restituito, ad un pubblico attento e partecipe, il divenire di quello che è stato il percorso di verità ricercata tenacemente, pervicacemente nonostante tanti “stop” imposti alla famiglia Manca anche da “settori” dello Stato che invece li avrebbero dovuti sostenere e coadiuvare nella ricerca della verità e dei colpevoli.
Grazie alle loro appassionate, coinvolgenti ricostruzioni l’uditorio ha potuto calarsi in quegli eventi e per loro mezzo indignarsi per quanto questa famiglia siciliana ha dovuto subire, durante la ricerca della verità, sulla tragica scomparsa del loro congiunto.
E’ poi intervenuto l’On. Nello Musumeci, presidente della Commissione Regionale Antimafia che ha esaminato, davanti ad un uditorio affascinato dalla sua oratoria, non tanto la vicenda di Attilio Manca quanto le implicazioni generali della protervia mafiosa, ponendo l’accento sulle possibili, relazioni tra settori deviati dello Stato e dei servizi e la mafia, cosa tutt’altro che nuova in Sicilia.
Ha preso, poi, la parola l’autore, Luciano Mirone che ha spiegato quale è stato il suo atteggiamento di giornalista e  di  scrittore dinnanzi ad avvenimenti come quelli che hanno segnato la vita e la morte  di Attilio Manca, fugando, così, ogni possibile dubbio sul fatto che non sia possibile, in casi come questi, giungere a determinare una verità processuale e fattuale.
Ha infine concluso i lavori il prof. Luciano Armeli Iapichino, che ha invitato tutti a riflettere sul fatto che al posto dello sfortunato, “suicidato”Attilio Manca potevano esserci i nostri cari, i nostri figli.
Il pubblico ha mostrato di aver gradito un’occasione di confronto ed informazione come questa, tant’è che la sala era ed è rimasta gremita per tutta la durata dell’incontro, manifestando di apprezzare la caratura di un libro, che tutti dovremmo leggere.



F. C.








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