PROSEGUE IL DIBATTITO AVVIATO DA L'ABATE VELLA, CHE HA VISTO DIVERSI INTERVENTI TRA CUI QUELLO DEL NOSTRO TRINAKRIUS E POI ANCHE DI MASSIMO COSTA. POSTIAMO, QUI DI SEGUITO, LA RISPOSTA DI TRINAKRIUS ALL'ANALISI DI COSTA CHE PUO' ESSERE LETTA INTEGRALMENTE SUL BLOG DE L'ABATE ( http://ilconsiglio.blogspot.com) BONA LITTURA!Caro Massimo Costa,
Sono Fabio Cannizzaro, alias Trinakrius ( un non segreto nella nostra area politico-culturale).
Premetto che ho apprezzato il tuo intervento pur non condividendolo in toto.
Mi permetto, nel merito, di sviluppare alcune riflessioni.
Ovviamente Io parlerò con cognizione di causa solo della e per l’organizzazione di cui mi onoro di esser parte ovvero ‘u Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti.
Questa premessa è necessaria dato che noi du F.N.S. mai abbiamo pensato d’essere tutto il processo storico e politico di liberazione nazionale siciliano, né di rappresentarlo in toto.
Noi esprimiamo e incarniamo, realisticamente, un punto di vista indipendentista che come avanguardia, democratica, pacifica e non violenta, offriamo al Popolo Siciliano.
Chiarito ciò devo dire che la nostra non è mai stata una ricerca primigenia di purezza ideologica, diversamente da altri noi ben comprendiamo il senso dell’adagio nenniano per cui “c’è sempre un puro più puro che ti epura”. E’ questo un dato che del resto ho chiarito, apertis verbis, nel mio intervento precedente.
Quanto alle critiche severe non ho mai avuto problemi ad ascoltarle e, se valide, puntuali e precise a coglierne spunto per superare ed inverare eventuali contraddizioni politiche.
Però approfondiamo, nello specifico, le critiche che avanzi.
Sulla lunga storia della partecipazione elettorale del FNS vorrei puntualizzare quanto segue:
E' una storia apparentemente "disperata”, ma fa parte di quella onestissima strategia che vuole dimostrare (e lo dimostra ) che l' FNS è rispettoso della regola democratica e della volontà popolare.
Anche quando in Sicilia il voto è condizionato da tanti fattori di frequente tutt’altro che virtuosi.
Non allarghiamo troppo in questa sede gli argomenti da dibattere, perchè perderemmo il piacere e l'occasione di discutere su alcune tue “valutazioni” apparentemente “inappellabili".
Parliamo delle Elezioni regionali del 2006?
Nell'incontro con CUFFARO , che si mostrò favorevole inizialmente ad un accordo elettorale, l'FNS, nel ribadire il proprio programma politico, proponeva la presentazione di proprie liste, del proprio simbolo e di propri candidati in cinque collegi "provinciali".
Una richiesta, questa, così forte e così chiara che ..... fu RESPINTA, proprio per i suoi contenuti e per i suoi programmi.
Prevalse cioè il VETO di alcuni partiti della stessa coalizione che ci temevano proprio in quanto INDIPENDENTISTI..
Ognuno in proposito ha detto ciò che ha voluto dire, anche menzogne . Qualcuno ha messo in circuito ipotesi fantastiche, per non dire pensieri farneticanti.
Ricordiamo anche l’alleanza, inter pares, che Tu lecitamente registri dal tuo punto di vista come “inquadramento” del FNS col centro-sinistra italiano alle comunali di Palermo del 2007.
Tornando a ricordare quell’evento, devo dire che l' FNS partecipò con una lista di coalizione fortemente autonomista e con parte molto significativa del proprio simbolo e con parte qualificata di propri rappresentanti per riaffermare i propri principi indipendentisti, politici e sociali.
Fu questa la direttrice che ci vide sostenere allora la candidatura di Orlando e che allora ci sembrò in buona fede la migliore scelta.
Non è stato certamente un successo e noi stessi l'abbiamo definita una TERMOPILI ELETTORALE.
Certamente è comprensibile il dileggio ed è pure accettato l' implacabile sarcasmo sul disastro elettorale, cui è andato consapevolmente incontro il nostro Pippo, per la "pochezza" di quella quarantina di voti pescati con la preferenza unica.
Soprattutto da parte di chi sottovaluta le difficoltà di prendere preferenze, individuali ma dichiaratamente"POLITICHE", nelle ELEZIONI PER IL "CONSIGLIO COMUNALE" ALLE QUALI A PALERMO PARTECIPARONO MIGLIAIA DI CANDIDATI e nelle QUALI LE PRESSIONI PERSONALI ED I PERSONALISMI, ORGANIZZATI e non, soffocavano LE VOCI POLITICHE VERE E PROPRIE, all'interno ed all'esterno delle liste.
Non cerchiamo attenuanti e condividiamo il giudizio di chi parla di mortificazioni e di disastro o dice di peggio.
Sul piano personale probabilmente è stata una mortificazione, ma sul piano politico quei voti significavano e significano che i Separatisti o gli Indipendentisti a Palermo esistono comunque e che sono certamente più di quaranta ( ..anche perchè sia pure in forma più ridotta nella stessa lista PER IL CONSIGLIO COMUNALE hanno preso voti gli altri esponenti dell'Indipendentismo Siciliano forte e puro.
Tu che sei stato CANDIDATO A SINDACO e che ti sei confrontato con pochissimi, pur se fortissimi, concorrenti, in un tipo di meccanismo elettorale del tutto DIVERSO, SBAGLIERESTI se pensassi di avere avuto un successo personale e politico in assoluto e a maggior ragione sbaglieresti se cantassi vittoria rispetto a chi si è candidato al CONSIGLIO.
A tal proposito e a titolo di esempio vorrei ricordare a me stesso che il LEADER MASSIMO della vostra formazione politica, il quale ha avuto il coraggio e la generosità di candidarsi,- ( candidatura di bandiera ), - ed al quale, sì, va il nostro apprezzamento per lo stile e la qualità del suo gesto, ha conseguito meno voti di preferenza delle dita di una mano. E' per questo un "perdente" ? Nemmeno per sogno!
ED i FATTI lo hanno dimostrato e continuano a dimostrarlo.
Per completezza di informazione posso dirti che sia l'FNS come PARTITO, sia i suoi Rappresentanti in altri tipi di elezione con altre leggi ed in altre circostanze hanno pure conseguito migliaia di VOTI.
Resta comunque il fatto che l'opinione pubblica ed i Siciliani di tenace concetto hanno rinnovato a noi dell'FNS, senza eccezioni, la rispettiva stima.
Vedi caro Massimo ( mi concederai il Tu che del resto Ti ho già affibbiato), Non rispondo nulla alle "notizie" che mi dai su un nostro ex iscritto.
Preferisco non parlare affatto delle persone assenti al dibattito in corso.
Ti ribadisco però che nell' FNS rispettiamo le idee e le opinioni di tutti, meglio ovviamente se espresse sinceramente, lealmente,civilmente.
Credo, difatti, che un partito politico trova la sua forza, la sua sintesi nella capacità che ha di valorizzare tutti gli uomini e le donne che vi militano senza, però dovere obbligare chi non vuole o non se la sente alla coerenza tra il detto e il fatto. Preso atto di ciò io sono altrettanto legittimato a voler orgogliosamente ricordare che sono approdate al partito energie ed esperienze nuove come quella, ad esempio, dell’arch. Leonardo D’Angelo che cito qui, senza voler fare torto ad altri, per la lunga amicizia che ci lega.
Massimo,Io non conosco traditori, anche se c’è stato chi con il partito ha pensato di poter giocare a “pigghia e lassa” “entrando” ed “uscendo” dall'FNS non una sola volta.
Io tuttavia rifiuto la logica dell’amico/nemico.
Qualcuno ha scelto strade diverse rispetto anche alla propria storia politica, poco male.
A tutti anche a chi con noi non è stato sportivo né imparziale sono andati e vanno i nostri sinceri auguri.
Questo stile, questa teoresi fanno du F.N.S. l’organizzazione di riferimento che è.
Un partito-movimento che prescinde e supera i troppi personalismi che segnano oggi sicilianismo e l’indipendentismo, sfuggendo il fanatismo.
Posto ciò Ti dirò che Noi non parliamo "a nome" dell'indipendentismo ma da indipendentisti.
Quando poi poni il quesito: Si può aprire un dialogo con l'autonomismo lombardiano di governo? Io dico che il dialogo, inteso come scambio di opinioni e comunicazione è stata sempre una nostra specificità.
E appunto in virtù di questa propensione dialettica che anche Noi stiamo dialogando.
Il problema è però squisitamente politico. Vengo e mi spiego.
Io posso dialogare, con attenzione umana e apertura intellettuale, con tutti e volendo con chicchessia, ma se devo ricondurre a senso e ragionamento politico questa mia, nostra “vocazione” allora debbo dire, che in un ottica indipendentista o anche solo sicilianista l’autonomismo lombardiano ha oggettivamente assunto delle scelte e posizioni che palesemente sono agli antipodi delle nostre. Penso al loro SI’ al Ponte, Penso al non detto, non fatto per la Sicilia.
Sono evidenze, accettabili come no, ma sono pur sempre evidenze politiche.
Caro Massimo confesso che via via seguo, sempre più con difficoltà, il tuo ragionamento che secondo me involve e si “incarta”.
Lecitissima scelta la Tua di preferire il NEO MIS all’FNS.
Del resto noi, onestamente, non ci sentiamo Nazionalisti e mai ci siamo definiti tali.
Permettimi ora di chiarire alcuni punti, senza alcuna “mielosità”
L’FNS, Caro Massimo, checché tu ne pensi, è una forza credibile.
Lo è anche, ma non solo, per quella che tu con una formula non felice definisci “anzianità di movimento”.
L’FNS ha, però, la sua credibilità nel suo background ideale e programmatico.
Il fatto che ambedue vengano ripresi e saccheggiati da molti è la migliore prova della sua evidente bontà e attualità.
La nostra strategia, Caro Massimo, non è la lotta armata.
Permettimi di definire la tua boutade, sbagliata nella forma e nella sostanza.
Nessuno come e più di Noi ha speso tempo, energie e riflessioni per affermare incontrovertibilmente la sua scelta democratica, pacifica e non violenta.
Su ciò non ammettiamo né arguzie né prendiamo lezioni da nessuno!
Detto ciò la nostra Strategia è chiara: difendere i diritti e affermare i bisogni delle Donne e degli Uomini di Sicilia, facendo di essi, della loro felicità, del loro progresso, della loro floridezza l’unica bussola del nostro impegno.
Un impegno per la memoria, per l’identità, per la libertà e per la emancipazione anche da mafia e malaffare.
Sbagli poi indirizzo quando ci accrediti di una strategia del non voto con l'elezione parallela di organismi rappresentativi della Nazione Siciliana.
Stanti gli attuali rapporti di forza chi propone simili scelte è fuori da ogni realtà politica e sociale.Vedi nel nostro ultimo, 13° congresso, Noi abbiamo scelto l’ALTERNATIVITA’e non la terzietà fra gli schieramenti italiani.
Quello delle ALLEANZE è un capitolo chiuso.
Chiedi poi proprio a Noi di spiegarTi il perché dell'avversione per gli autonomisti considerati peggiori dei poteri forti italiani che attanagliano la Sicilia? In merito dovresti pretendere una risposta da coloro che spargono odio e diffidenza nell’area come anche sul Web,
Noi “laicamente” come FNS semplicemente rileviamo dei fatti e dei non atti politici.
L’odio non è merce corrente nel nostro partito-movimento.Quanto poi all’unitarietà intesa come Unificazione in una sola casa politica, qualunque sia l’orientamento dei sicilianisti.
Ti dirò caro Massimo, che pur essendo coetanei, ho maturato in molti anni di militanza bastante esperienza che mi spinge a dubitare fortissimamente della reale praticabilità ed utilità di una siffatta prospettiva.
Tuttavia se vorrai potremo tornare a confrontarci anche su questo specifico dato.
Condivido e condividiamo poi quando parli della propensione diffusa a “fondare il proprio partitino ovvero buttare alle ortiche la propria militanza”.
Nel merito Ti invito a constatare che l’FNS non è tacciabile di avere partecipato a questo gioco di “scatole cinesi”.
Tuttavia non posso concordare con la “diminutio” che anche se tatticamente Tu fai delle sigle, intese come forme-partito in sé.
Tu scrivi: “Delle sigle in sé non me ne importa nulla”.
Le sigle certo non sono ll fine ma lo strumento, indispensabile però per realizzare la volontà e le scelte democratiche dei Siciliani.
Quanto al clima di offesa generalizzato ho già detto a nome mio, del mio partito cosa ne penso e ne pensiamo.Concludo rivolgendoTi l’invito a fare sì che questo nostro confronto sia il primo di una lunga serie di scambi e/o contraddittori, anche di persona,, sui temi più vari e utili.
Con l’occasione Ti giunga la mia più profonda stima e sappi che Io, diversamente da altri, non chiedo e non concedo patenti a nessuno.
Semplicemente milito e rifletto sul futuro mio, dei miei conterranei e della Patria Siciliana.
ANTUDU!
Fabio /Trinakrius