venerdì 22 maggio 2009

RICORDANDO FALCONE E I MARTIRI DI CAPACI DICIASSETTE ANNI DOPO




Nella triste ricorrenza del 17° anniversario della strage di Capaci, Noi Indipendentisti progressisti de “laquestionesiciliana” avvertiamo la necessità etica di ribadire e rinnovare la nostra comunanza, ieri come oggi, con chi, ad ogni livello, contrasta la mafia, ogni mafia.
Vivo e vivido è in Noi il ricordo di quanto accadde nel 1992 e delle sensazioni ed emozioni allora provate.
E’ dunque con tristezza che oggi dobbiamo constatare come nella prassi quotidiane, politiche e sociali, si assista ad un complessivo allentamento di quella tensione etica che sola può realmente permettere di mettere “alle corde” la cancrena mafiosa.
Rifuggendo vocazioni o tentazioni retoriche vogliamo qui, da questo nostro “diario” ribadire che il sacrifico di Giovanni FALCONE, Francesca MORVILLO, Antonio MONTINARO, Rocco DI CILLO e Vito SCHIFANI non è stato vano.
Questo, anzi, è oramai parte della migliore storia millenaria del Popolo Siciliano.
Noi indipendentisti progressisti rifiutiamo, anche in questa occasione,qualsivoglia equiparazione e/o accostamento tra l’esperienza della migliore tradizione indipendentista siciliana e la mafia.
Questa ingenerosa equazione appare ancor più smaccata se ci si ferma a riflettere sul fatto che Noi siamo rimasti tra i pochi, pochissimi che pongono e propongono, oggi, la pregiudiziale antimafia come condizione necessaria di un qualsiasi impegno Pro Sicilia.
Cogliamo altresì l’occasione per ribadire la nostra convinzione che la Sicilia di domani, quella che Noi auspichiamo e per cui ci spendiamo quotidianamente potrà essere e prosperare solo se si libererà prima dall’ipoteca mafiosa.

W FALCONE, W I MARTIRI DI CAPACI,
W LA SICILIA ONESTA ED AUTODETERMINATA!



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laquestionesiciliana



VERSIONE IN CASTIGLIANO



En la triste solemnidad del 17° aniversario de la matanza de Capaci, Nosotros Independentistas progresistas de “laquestionesiciliana” ("lacuestiónsiciliana") advertimos la necesidad ética de remachar y renovar nuestra comunidad, ayer como hoy, con quién, a cada nivel, contrasta la mafia, cada mafia.
Vivo y vívido nos está en Nosotros el recuerdo de lo que ocurrió en el 1992 y de las sensaciones y emociones entonces probadas.
Y' pues con tristeza que hoy tenemos que constatar como en la regla cotidiana, política y social, se asista a un total aflojamiento de aquella tensión ética que sola realmente puede permitir de poner "a las cuerdas" la gangrena mafiosa.
Rehuyendo vocaciones o tentaciones retóricas queremos aquí, de este nuestro "diario" remachar que lo sacrificante de
Giovanni FALCONE , Francesca MORVILLO, Antonio MONTINARO, Rocco DI CILLO e Vito SCHIFANI no ha sido vana.
Este, más bien, está ya parte de la mejor historia milenaria del Pueblo Siciliano.
Nosotros independentistas Progresistas rechazamos, también en esta ocasión, cualquiera equiparación e/o acercamiento entre la experiencia de la mejor tradición independentista siciliana y la mafia.
Esta egoísta ecuación todavía aparece más empalagosa si se para a reflejar sobre el hecho que Nosotros hemos quedado entre los poco, pocos que ponen y proponen, hoy, el prejudicial antimafia como condición necesaria de un cualquier empeño Pro Sicilia.
Además aprovechamos la ocasión para remachar nuestra convicción que la Sicilia de mañana, la que Nosotros deseamos y por cuyo nos gastamos cotidianamente podrá ser y sólo prosperar si se librara primera de la hipoteca mafiosa.

W FALCONE, W LOS MÁRTIRES DE CAPACI,
¡W LA SICILIA HONESTA Y AUTODETERMINATA!




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laquestionesiciliana” ("lacuestiónsiciliana")

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