mercoledì 25 marzo 2009

LA RISPOSTA A TRINAKRIUS DELL' ABATE

"L’Abate Vella" con quella educazione e propensione dialettica che Noi, da sempre, gli riconosciamo ha risposto al commento del nostro TRINAKRIUS al suo intervento sul blog “ilconsiglio”.
Noi de “laquestionesiciliana”, pur non concordando su alcune sue analisi e riflessioni, tuttavia lo riproponiamo a Voi convinti che tutti debbano farsi una idea su questi temi, che sono poi i temi centrali per il futuro della Nazione Siciliana e dei Siciliani


RINGRAZIAMO L’ABATE VELLA E BONA LITTURA!
Trinakrius,
grazie per le interessanti considerazioni che esponi e che hanno permesso anche a me di riflettere su certi punti.
Vedrò ora di condensare il mio pensiero su quanto dici.
Devo innanzitutto precisare che non credo che il leader dell'MPA provenga dalla tradizione sicilianista.
Sarebbe un errore grossolano da parte mia. Credo però che allo stesso tempo la sua provenienza sia stata fraintesa dai più. Non basta infatti riportarla semplicemente alla DC per comprenderla appiena. Bisogna riscoprire Sturzo ed il suo messaggio autonomista (non coincidente con quello sicilinista certo, ma con importanti punti di contatto).Direi che Lombardo sta un pò a metà strada.
Ne carne ne pesce, qualcuno potrebbe dire, e forse è vero. Ma grazie alla tradizione politica di cui fa parte (quella calatina, e non quella catanese come spesso si fraintende) è riuscito a operare in modo interessante come Presidente della Regione.
Il fatto che io giudichi positivo il suo percorso sino a questo punto, non vuol dire che lo sarà quando alla fine si tireranno le somme. Ma sono fiducioso.
Fiducioso sempre in considerazione del fatto che Lombardo non è un sicilianista e non può essere giudicato come tale.
Dall'altro lato hai ragione quando dici che non possiamo completamente distinguere Patri e Criatura.
Ed infatti il modo di operare dell'MPA non mi piace per niente, essendosi portato dietro buona parte dei vizi della vecchia politica.
Questo non ci deve impedire di vedere i lati positivi della sua azione di governo.I tempi però stanno cambiando, ed anche il modo di fare politica cambierà.
Insomma, si creerà lo spazio per una politica vera grazie ad una nuova classe (politica) che sembra sorgere.
Personalmente vedo in Sindoni un esponente del nuovo.Certo, sono andato molto avanti parlando addirittura di leadership siciliana, ma in fondo anche se Sindoni dovesse rimanere un leader locale, credo che sia una svolta positiva.
Per quanto riguarda l'FNS e le altre forze che hanno portato in salvo la Sicilia nel nuovo millennio, la mia sensazione (e potrei sbagliarmi ovviamente) e che ancora non siano state capaci di trovare la spinta necessaria per adattarsi a delle condizioni che sono mutate. Quello che voglio dire è che anche se ancora molti non lo vedono chiaro o hanno paura a dirlo, la Sicilia è già rinata ed è forte non grazie a Lombardo, ma semplicemente perchè il mondo gira, gli assetti geopolitici, che nel 1860 con la scomparsa della Russia e l'avanzata anglosassone provocarono la catastrofe, oggi ci stanno riportando dove siamo sempre stati.Non possiamo ancora cantare vittoria, ma dovremmo avere il coraggio di guardare avanti e programmare le nostre strategie tenendo questo a mente: i Sicilianisti sono oramai i Siciliani e quelli che erano i partiti sicilianisti devono capire che non sono più assediati o osteggiati per l'idea di Sicilia che diffondono, ma perchè hanno in mente un modo di fare politica che non piace a chi gestisce oggi la cosa pubblica.
Secondo me, la differenza non è più nei programmi ma nel modo in cui questi programmi si intende realizzare.
Spero di avere la possibilità di espandere il mio pensiero nei prossimi post.
Grazie nuovamente per l'intervento.

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