mercoledì 4 giugno 2008

A RISCHIO IL REFERENDUM NEI PAESI BASCHI


Leggiamo sul quotidiano Basco, in lingua castigliana, EL CORREO DIGITAL e vi offriamo, in una traduzione di senso, un articolo sulla contrarietà di Popolari (PP) e socialisti (PSOE) spagnoli al progetto Sovranista perorarato dal Lehendakari (Presidente Basco ) Juan José Ibarretxe di un Referendum pro Paesi Baschi.
Pur riportando quanto scritto dal Quotidiano non è inutile dire che Noi de
laquestionesiciliana” siamo democraticamente e fraternamente schierati con Ibarretxe, il Governo Autonomico e le forze politiche basche non violente come appunto è il partito di Ibarretxe, il P.N.V.- .






PROGETTO SOVRANISTA DEL LEHENDAKARI

IL GOVERNO GRANTISCE CHE IL “REFERENDUM ILLEGALE” DI IBARRETXE NON SI CELEBRERA’

Il vicepresidente De la Vega ha assicurato che si useranno tutte le misure permesse dalla Costituzione e della Legge per ostacolarlo





04.06.08 - 18:14 -

EFE MADRID


Il vicepresidente , María Teresa Fernández De la Vega, ha garantito oggi che non ci sarà "referendum illegale" nei Paesi Baschi perché lo Stato non "ammette sfide", in risposta a Soraya Sáenz di Santamaría (PP) che ha chiesto al Governo che dica "un no definitivo" alla pretesa del Lehendakari.
Fernández de la Vega,e la portavoce di Partito Popolare hanno avuto uno scambio di opinioni nella sessione di controllo al Governo, dopo che Sáenz di Santamaría ha domandato al Vicepresidente che misure intenda adottare l’Esecutivo socialista per impedire che si convochi un referendum illegale nei Paesi Baschi.
La portavoce popolare ha affermato che i gruppi parlamentari del PSOE e del PP sono d’accordo nel ricorrere contro quella consultazione davanti al Tribunale Costituzionale e ha detto che spera che quando arriverà il momento i socialisti "mantengano fino in fondo” questa posizione.
Il vicepresidente ha segnalato che la consultazione di Juan José Ibarretxe è "totalmente" e chiaramente incostituzionale e ha detto che essa deve prima trasformarsi in legge per potere ricorrervi contro.
Lo faremo immediatamente "se il Parlamento basco adotta quella decisione", ha concluso.
Ha spiegato che la posizione del Governo in relazione a questo tema non è cambiata e che utilizzerà tutte le misure permesse dalla Costituzione e della Legge.
"Viviamo in una democrazia con meccanismi più che sufficienti per impedire che un referendum illegale si svolga e che si garantisca quindi la piena applicazione della Legge", ha insistito.
"Gioca con le parole" Soraya Sáenz di Santamaría ha accusato il Governo di "allungare le parole” come la gomma da masticare affinché si dica tutto e il contrario di tutto ed è allora quando incominciano i problemi, che le parole perdono senso ed altri tentano di trarre vantaggio da queste". ha ricordato che nel Congresso e nel Parlamento catalano i socialisti votarono che la Catalogna "era una nazione" ed al PSE non sembra sbagliato che i Paesi Baschi si definiscano anche così.
"Non svalutino le parole e passiamo dalle parole ai fatti", ha chiesto la dirigente popolare, prima di affermare che ogni volta che il Lehendakari è andato alla Moncloa il presidente del Governo dice che ha detto "NO" ma, ha continuato, il Partito Popolare crede che gli ha detto "VEDREMO."
Sáenz di Santamaría ha considerato che questa pantomima si è ripetuta "nove volte " e la "unica differenza" sta nel fatto che il referendum "é sempre più vicino". bisogna dirgli no definitivamente", ha detto, prima di affermare che se il Governo farà questo potrà contare sull’appoggio del PP.






FONTE: http://www.elcorreodigital.com/vizcaya/20080604/mas-actualidad/politica/gobierno-garantiza-referendum-ilegal-200806041713.html



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