FOCUS TRINAKRIA,think tank culturale del sicilianismo e dell’indipendentismo democratico e progressista siciliano ha varato un ciclo di seminari e conferenze su di una composita serie di eventi e/o argomenti collegati tra loro dal filo comune del tema: “LA SICILIA TRA IDEE E FATTI NEL “SECOLO BREVE”.
Il primo appuntamento è stato quello, ieri, in occasione del seminario su : IMRE NAGY E LA RIVOLUZIONE UNGHERESE A 50 ANNI DAL SUO ASSASSINIO.
Il seminario si è svolto a Palermo, nei locali di Via Brunetto Latini, 26.
La relazione è stata svolta da Fabio CANNIZZARO, Presidente del sodalizio.
“ La rivoluzione Ungherese del ’56 fu infatti uno degli avvenimenti che ebbe un forte, avvertito impatto sulla Società, disgelando anche a Sinistra, il volto autocratico ed autoritario del comunismo sovietico. Ci sembrava dunque giusto avviare questo ciclo di incontri ricordando Imre Nagy “ ha esordito CANNIZZARO.
“Nagy fu Presidente del Consiglio e leader della Rivoluzione Magiara.
Eric J Hobsbawm definì mirabilmente Nagy un “comunista riformista”.
Infatti non può e non deve essere dimenticato che Egli fu e restò sempre nell’alveo dell’ideologia di sinistra.
Del resto era vissuto a lungo a Mosca e aveva respirato a pieni polmoni l’aria cominternista” - ha proseguito il Presidente di Focus Trinakria.
“ Possiamo dire che Nagy era un uomo d’apparato che quando venne chiamato a ricoprire la massima responsabilità istituzionale di governo in Ungheria attraverso una profonda, sofferta introspezione, mediata anche da vari avvenimenti ed esperienze, maturò una Nuova Visione.
Nuova Prospettiva che grazie a Lui e al suo esecutivo divenne volontà generale di cambiamento che coinvolse e pervase la gran parte del popolo ungherese.
Molto si è scritto e dibattuto sul senso più vero e genuino della rivoluzione ungherese. Noi di Focus Trinakria ovviamente non possediamo una verità ultima e/o ultimativa, semmai preferiamo, invece, analizzare le azioni e le scelte politiche fatte da Nagy, dal suo entourage e dal Governo da Lui presieduto.
Se dunque riduciamo l’angolo visuale a questo ambito notiamo con tutta evidenza che si trattò di un concreto tentativo di AUTORIFORMA, una sorta di PERESTROJKA MAGIARA ante litteram che mirava , in una ottica comunque socialista, a portare l’Ungheria al pluripartitismo e alla neutralità tra i due blocchi “.
CANNIZZARO è poi passato ad analizzare in modo più dettagliato gli effetti che gli eventi ungheresi del ’56 ebbero nel Mondo, sul corpo del movimento operaio e sulla società anche in Sicilia.
Si è trattato di una incursione storiografica e politologica in un mondo, ideale e politico, oggi scomparso, che allora era “spaccato “ in due parti.
“ Divisione dei cui effetti, già negli anni ’40 erano rimaste vittime – ha ricordato CANNIZZARO - le aspirazioni del Popolo e della Nazione Siciliana ( Vyšinskij a Palermo - dicembre 1943 ).
Ebbene i “fatti d’Ungheria” contribuirono, non poco, anche in Sicilia a scuotere equilibri e confini di quel mondo bipolare.”
Molto interessante è stata poi la parte della relazione in cui CANNIZZARO ha contornato il senso del pensiero e della visione di Nagy anche attraverso l’estrapolazione e la lettura di alcuni brani di suoi scritti politici attenzionando la sensibilità dello Statista magiaro per temi come: l’indipendenza, l’eguaglianza dei diritti e l’autodecisione e la riflessione sui colonialismi.
Il seminario si è poi concluso con un piccolo confronto-dibattito con l’uditorio in sala e con un arrivederci alla prossima conferenza del ciclo organizzato da Focus Trinakria.
...non è la questione di una qualunque regione: è una questione nazionale per risolvere la quale occorre preventivamente risolvere il diritto all'esistenza del Popolo Siciliano, nel rispetto della identità, delle peculiarità, delle speranze, delle esigenze proprie.
giovedì 26 giugno 2008
FOCUS TRINAKRIA HA RICORDATO A 50 ANNI DALL'ESECUZIONE LA FIGURA DI IMRE NAGY
1896 - 1958
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