Interviene sulla paradigmatica questione di Capo d'Orlando anche 'u Cumitatu Missinisi du F.N.S. .- Ecco il comunicato postato dagli Indipendentisti Missinisi.
‘U Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti valuta come un oggettivo arretramento la presa di posizione tattica del PD di Capo d’Orlando che ha espresso la sua contrarietà alla decisione di reintitolare la piazza antistante la stazione ferroviaria ( precedentemente denominata, senza entusiasmo alcuno, piazza Garibaldi) Piazza IV luglio.
Ciò che ci meraviglia non solo e tanto è il NO, della dirigenza del PD cittadino, alla decisione maturata dal Sindaco Sindoni e dalla sua Giunta, quanto anche le motivazioni addotte e riportate dagli organi di stampa.
Leggere infatti che l’iniziativa oltraggia “l’amato eroe del risorgimento italiano” è a nostro avviso un oggettivo arretramento politico e culturale che danneggia un’intera area politica e culturale che in passato è stata conosciuta per essere apertamente schierata a favore della ricerca del nuovo e del giusto.
Si tratta di una presa di posizione frutto di un clima trasversale che testimonia un montante conservatorismo neo-centralista che coinvolge anche ampi settori della dirigenza del cosiddetto frangente progressista? Speriamo di no.
Questa presa di posizione del PD ci sembra successiva e conseguente a tutta una serie di reazioni- alcune comprensibili altre no - volte a impedire, nei fatti, qualsivoglia cambiamento o anche solo riflessione sul nostro passato temendo che questa possa essere foriera anche di scelte nuove per il presente e soprattutto per il futuro.
E’ proprio necessario farsi coinvolgere dai cattivi esempi?
Apprezzamento e solidarietà dunque al Sindaco Sindoni laddove con la sua iniziativa ha contribuito a sollevare la coltre di silenzio che il conformismo e l’ufficialità stantia pensavano di aver calato sulla Storia e sulla Memoria Identitaria dei Paladini e del Popolo Siciliano tutto.
L’accusa poi “ di non aver coinvolto né i cittadini né il Consiglio Comunale” mossa da taluni, fortunatamente sparuti, è ingenerosa e si aggrappa al “formale” e non al “sostanziale“, dimenticano che questa è spesso la scusa di chi nulla vuol fare e far fare.
Noi siamo certi che i Paladini, come tutto il Popolo Siciliano non abbiano paura della loro storia né della verità.
In questa convinzione siamo certi che Essi saranno in prima linea nel difendere questo atto di coraggio civile e di recupero della cultura.
Adesso che il processo è avviato, comunque, auspichiamo che il Sindaco Sindoni e la sua Giunta abbiano tutto l’interesse a coinvolgere sempre più e meglio l’intera Comunità di Capo d’Orlando, Città Siciliana che ha tutto da guadagnare e nulla da perdere dal pieno recupero della propria Memoria.
Ciò che ci meraviglia non solo e tanto è il NO, della dirigenza del PD cittadino, alla decisione maturata dal Sindaco Sindoni e dalla sua Giunta, quanto anche le motivazioni addotte e riportate dagli organi di stampa.
Leggere infatti che l’iniziativa oltraggia “l’amato eroe del risorgimento italiano” è a nostro avviso un oggettivo arretramento politico e culturale che danneggia un’intera area politica e culturale che in passato è stata conosciuta per essere apertamente schierata a favore della ricerca del nuovo e del giusto.
Si tratta di una presa di posizione frutto di un clima trasversale che testimonia un montante conservatorismo neo-centralista che coinvolge anche ampi settori della dirigenza del cosiddetto frangente progressista? Speriamo di no.
Questa presa di posizione del PD ci sembra successiva e conseguente a tutta una serie di reazioni- alcune comprensibili altre no - volte a impedire, nei fatti, qualsivoglia cambiamento o anche solo riflessione sul nostro passato temendo che questa possa essere foriera anche di scelte nuove per il presente e soprattutto per il futuro.
E’ proprio necessario farsi coinvolgere dai cattivi esempi?
Apprezzamento e solidarietà dunque al Sindaco Sindoni laddove con la sua iniziativa ha contribuito a sollevare la coltre di silenzio che il conformismo e l’ufficialità stantia pensavano di aver calato sulla Storia e sulla Memoria Identitaria dei Paladini e del Popolo Siciliano tutto.
L’accusa poi “ di non aver coinvolto né i cittadini né il Consiglio Comunale” mossa da taluni, fortunatamente sparuti, è ingenerosa e si aggrappa al “formale” e non al “sostanziale“, dimenticano che questa è spesso la scusa di chi nulla vuol fare e far fare.
Noi siamo certi che i Paladini, come tutto il Popolo Siciliano non abbiano paura della loro storia né della verità.
In questa convinzione siamo certi che Essi saranno in prima linea nel difendere questo atto di coraggio civile e di recupero della cultura.
Adesso che il processo è avviato, comunque, auspichiamo che il Sindaco Sindoni e la sua Giunta abbiano tutto l’interesse a coinvolgere sempre più e meglio l’intera Comunità di Capo d’Orlando, Città Siciliana che ha tutto da guadagnare e nulla da perdere dal pieno recupero della propria Memoria.
FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU "Sicilia ‘Ndipinnenti"
FRONTE NAZIONALE SICILIANO "Sicilia Indipendente"
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CUMITATU MISSINISI
fnsme@yahoo.it
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