RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
‘ U Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti valuta negativamente qualsiasi iniziativa o progetto che volge a favorire, perorare e sostenere la creazione di una presunta AREA DELLO STRETTO.
Del resto è questo un punto di vista che Noi Indipendentisti democratici du F.N.S. sosteniamo apertamente da sempre.
Noi riteniamo infatti che nulla di buono potrà venirne né ai Siciliani né ai Calabresi e segnatamente ai Messinesi e ai Reggini.
Dunque un iniziativa come quella ultima promossa dalle Camere di Commercio di Messina e Reggio della Calabria con la firma di un Protocollo d’intesa per lo sviluppo economico nell’ottica di questa area non può vederci né favorevoli né transigenti.
Consideriamo, quindi, un grave errore di prospettiva impegnare le due Camere di Commercio in una simile visione.
Se infatti ci si ferma a RIFLETTERE ci si può accorgere facilmente che il “Protocollo” siglato tra i due enti in sé non ha, lo diciamo con rispetto, reali concreti motivi economici, culturali e sociali.
Se davvero si dovesse dare il via all’ipotesi di una AREA DELLO STRETTO si tratterebbe , in concreto, di creare una sorta di nuova Regione, ibrida e ibridata.
Tutto ciò significherebbe la moltiplicazione dei costi e delle spese senza che alcun reale vantaggio, immediato e di prospettiva, sia all’orizzonte per i Siciliani di Messina e i Calabresi di Reggio.
E allora?
Noi Indipendentisti democratici du Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti crediamo che le due Camere di Commercio debbano invece di pensare a ciò o ad ancora più fumose unioni interregionali delle Camere di Commercio ad impegnarsi a realizzare sempre più o meglio le reciproche vocazioni economiche delle loro Città e/o comprensori.
Vocazioni che sono reciprocamente contestualizzate per Messina in Sicilia e per Reggio in Calabria.
Il resto, pemetteteci di dirlo, è solo una fumosa fuga dalla responsabilità.
Ed altresì parte di una strategia che non fa gli interessi dei nostri due Popoli.
Del resto è questo un punto di vista che Noi Indipendentisti democratici du F.N.S. sosteniamo apertamente da sempre.
Noi riteniamo infatti che nulla di buono potrà venirne né ai Siciliani né ai Calabresi e segnatamente ai Messinesi e ai Reggini.
Dunque un iniziativa come quella ultima promossa dalle Camere di Commercio di Messina e Reggio della Calabria con la firma di un Protocollo d’intesa per lo sviluppo economico nell’ottica di questa area non può vederci né favorevoli né transigenti.
Consideriamo, quindi, un grave errore di prospettiva impegnare le due Camere di Commercio in una simile visione.
Se infatti ci si ferma a RIFLETTERE ci si può accorgere facilmente che il “Protocollo” siglato tra i due enti in sé non ha, lo diciamo con rispetto, reali concreti motivi economici, culturali e sociali.
Se davvero si dovesse dare il via all’ipotesi di una AREA DELLO STRETTO si tratterebbe , in concreto, di creare una sorta di nuova Regione, ibrida e ibridata.
Tutto ciò significherebbe la moltiplicazione dei costi e delle spese senza che alcun reale vantaggio, immediato e di prospettiva, sia all’orizzonte per i Siciliani di Messina e i Calabresi di Reggio.
E allora?
Noi Indipendentisti democratici du Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti crediamo che le due Camere di Commercio debbano invece di pensare a ciò o ad ancora più fumose unioni interregionali delle Camere di Commercio ad impegnarsi a realizzare sempre più o meglio le reciproche vocazioni economiche delle loro Città e/o comprensori.
Vocazioni che sono reciprocamente contestualizzate per Messina in Sicilia e per Reggio in Calabria.
Il resto, pemetteteci di dirlo, è solo una fumosa fuga dalla responsabilità.
Ed altresì parte di una strategia che non fa gli interessi dei nostri due Popoli.
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