mercoledì 10 settembre 2008

UN MANIFESTO DEGLI INDIPENDENTISTI F.N.S. SUL DIRITTO ALLA VERITA' E AL RECUPERO DELLA MEMORIA STORICA DEL POPOLO SICILIANO





Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu ricordano a se stessi ed ai Siciliani tutti che ricorre, in questi giorni, il 142° anniversario della eroica e tragica Rivoluzione Indipendentista, detta del SETTE E MEZZO, perchè i combattimenti si protrassero dal 15 al 22 Settembre del 1866.
Nel corso della rivoluzione, nella sola Città di Palermo, che ne era stata l'epicentro sin dall'inizio, si contarono migliaia di vittime ed enormi distruzioni.
Dopo alcuni giorni di vittorie e di successi politici e militari, la grande sommossa popolare sarebbe stata stroncata da una serie di feroci BOMBARDAMENTI, effettuati, a colpi di cannone, dalla Flotta Militare e dalle truppe, appositamente mobilitate per piombare sulla Città, agli ordini del Generale Raffaele CADORNA, nominato Commissario Regio e dotato di pieni poteri.
Fu anche proclamato lo STATO D'ASSEDIO. Palermo e le altre città ed i paesi ribelli del circondario furono messi a ferro e a fuoco. La Sicilia subì il trattamento tipico delle COLONIE ribelli. Furono eseguite fucilazioni sommarie, rappresaglie, persecuzioni, stupri collettivi e torture di ogni tipo. Nonchè continue ed arroganti violazioni dei Diritti dell'Uomo. Violenze, queste, che si sarebbero protratte per molto tempo dopo la fine dei moti. E per la stragrande maggioranza delle quali non vi furono mai processi, nè verbali, nè condanne dei responsabili. Il fatto più grave è, però, che si neghi ancora oggi al Popolo Siciliano il diritto alla Verità e il diritto al recupero della propria "memoria storica".
La Rivoluzione del Sette e Mezzo non è un caso isolato, ma è certamente il "caso" più significativo di rimozione, di cancellazione e di travisamento dei fatti, attuati dalla Cultura ufficiale e dalle istituzioni di ogni ordine e grado. Le eccezioni - lodevoli, per la verità - sono pochissime.
Altra vergogna: a Palermo non esiste neppure una lapide che ricordi quell'evento storico che, a suo tempo, fu ammirato per il valore dimostrato dal Popolo Siciliano, ma che, per la spietatezza della repressione, fece anche inorridire l'intera Europa.
Su tutto e su tutti, oggi, vigono, a Palermo ed in tutta la Sicilia, la congiura del SILENZIO e il "COLONIALISMO CULTURALE", che va di pari passo con il colonialismo politico e con quello economico, ma che è certamente più dannoso e greve di conseguenze negative.
L'FNS prende, quindi, le distanze da quanti (nell'ambito di iniziative istituzionali o comunque ai margini delle attività culturali dei partiti italiani dominanti e della Cultura ufficiale) vorrebbero ridurre a fatto puramente "sindacale" o "sociale" o, peggio, folkloristico, quella che fu una grande rivoluzione "nazionale" del Popolo Siciliano. Una testimonianza indelebile, cioè, dello spirito indistruttibile del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana. Una rivoluzione, cioè, che, - grazie alla massiccia partecipazione di tutta la cittadinanza di Palermo e di tutti i ceti sociali, - smentì solennemente e definitivamente la tanto decantata validità e credibilità del plebiscito falso e bugiardo del 21 ottobre 1860, scondo il quale la quasi totalità dei Siciliani avrebbero voluto l'annessione della Sicilia al Regno di quel galantuomo di Vittorio Emanuele II, legittimando, così, la "CONQUISTA" da parte dell'armata anglo-piemontese-garibaldina e la riduzione in colonia di sfruttamento della stessa Sicilia. Il tutto alla distanza di appena sei anni.
Partendo dalla esigenza di recuperare in modo organico la Verità sulla Rivoluzione del Sette e Mezzo e dando voce alla nuova sensibilità che si è manifestata in tanti ambienti, sopattutto giovanili, in materia di ricerca della Verità, sui grandi fatti che riguardano la Storia della Sicilia dal 1860 ai nostri giorni, l'FNS organizzerà una serie di incontri di lavoro. Da questi incontri, che saranno, a seconda delle circostanze, allargati, scaturiranno indicazioni, contenuti e proposte che dovranno dare vita alla redazione del <<>>. Detta iniziativa è, ovviamente, aperta a tutti gli uomini di cultura dell'Europa, del Mediterraneo e del Mondo; in armonia con i sentimenti del vero Indipendentista Siciliano che è, consapevolmente, anche e soprattutto Cittadino del Mondo. Condizione, quest'ultima, che ci consentirà di portare la questione della verità negata anche all'attenzione dell'ONU.




A N T U D U !

ONORE AI CADUTI DELLA RIVOLUZIONE INDIPENDENTISTA DEL SETTE E MEZZO !




GIUSEPPE SCIANO'
Segretario Politico FNS

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