domenica 28 settembre 2008

UNA “USCITA DI SICUREZZA “ DI BUON SENSO PER IL POPOLO BASCO, PER GLI SPAGNOLI E PER L’ UNIONE EUROPEA





Il punto di vista de “laquestionesiciliana” , su quanto sta accadendo in Euskadi ( Paesi Baschi) affidato come al solito al nostro TRINAKRIUS.



Chi ci conosce e ci segue sa bene quale sia, e non da ora, il nostro “punto di vista” riguardo la situazione nei Paesi Baschi (Euskadi).
Noi sosteniamo le ragioni del Popolo e della Nazione Basca ma rifiutiamo come logica e prassi qualsiasi deriva violenta e/o armata.
Seguiamo quindi con viva apprensione quanto accade in Euskadi e la spirale di violenza che minaccia di travolgere tutto e tutti.
La illegalizzazione di organizzazioni come Herri Batasuna prima, o l' ANV(Alleanza nazionalista basca) contenitore del suo “principio attivo” e suo erede politico legale poi o ancora dell’ EHAK – Pctv (partito comunista delle Terre Basche) e ora, secondo un perverso copione di causa-effetto, i recenti attentati, i feriti e i morti pongono non solo all’attenzione di Josè Luiz Rodriguez Zapatero, della forma Stato Spagnola ma anche dell’intera Unione Europea il tema della Nazione senza Stato di EUSKADI.
Si può non essere d’accordo con i principi ideologici, politici di
Herri Batasuna , si può addirittura essere contrari all’autodeterminazione di Euskadi ciò che però non si può e deve fare, in Spagna come altrove, è, a nostro avviso, lasciare ampi settori dell’opinione pubblica, nello specifico, riconducibili alla sinistra basca ( quantificati in circa 180.000 uomini e donne ) senza alcuna possibile rappresentanza politica.
E’ un errore strategico che minaccia di avere conseguenze nefaste e sanguinolente.
Siamo convinti che il processo avviato con l’uso del discioglimento dei partiti baschi come misura politica anti-E.T.A. e reso possibile da una legge ( che socialisti e popolari hanno voluto insieme), finirà verosimilmente per sprofondare le società basca e spagnola in un baratro e inevitabilmente contribuirà a mutare il clima politico nell’intera Unione Europea pur attraversata anch’essa da diverse irrisolte QUESTIONI NAZIONALI ( Minoranze Allogene, Nazioni senza Stato).
CHE FARE ? Noi crediamo che sia il momento di farci tutti, ognuno per come sa e può COLOMBE e di cercare una soluzione EQUA per entrambe le parti prima che accadano fatti più gravi di quelli già gravi verificatisi in queste settimane.
Sottrarre rappresentanza a qualunque parte della Società Basca, anche se questa fosse vicina ( o contigua) all’ETA significa mettere migliaia di militanti politici e molti più elettori nella condizione di divenire ostaggi e prigionieri di tesi sempre più Estreme ed Estremizzate.
Occorre impedire ciò, occorre che l’Unione Europea, i Governi Europei, i Gruppi Parlamentari Europei tutti si adoperino, subito, per disinnescare la POLVERIERA BASCA.
Occorre dire al Governo di Zapatero che la negazione, di fatto, per una parte di popolazione, del diritto base di una democrazia rappresentativa a scegliere liberamente la propria rappresentanza politica, può innescare meccanismi incontrollabili.
Occorre, quindi, d’un canto, restituire spazio politico A Herri Batasuna
e all’insieme della sinistra basca, mentre dall’altro occorre che la sinistra basca si faccia latrice attiva verso E.T.A. di un perentorio Ultimatum di smobilitazione dalla lotta armata ( sul modello nordirlandese).
Questo è l’auspicio di Noi Indipendentisti Democratici de “la questionesiciliana” ed in questa logica troviamo utile riproporre a Voi amici che seguite il blog “laquestionesiciliana” un articolo letto sulla rivista on line dei FrancescaniPERFETTA LETIZIA” che anziché enfatizzare le violenze indica una possibile “USCITA DI SICUREZZA” e che pubblichiamo integralmente nel successivo post.

TRINAKRIUS

Nessun commento: