sabato 11 ottobre 2008

PUR SE AVESSE VOLUTO FARE SOLTANTO UNO SHOW, PERALTRO DI PESSIMO GUSTO, SGARBI,PROPONENDO A GHEDDAFI L'ANNESSIONE DELLA SICILIA, HA OFFESO...





Riceviamo da 'u F.N.S. e pubblichiamo



...L'ONORE E LA DIGNITA' DI TUTTI I SICILIANI.


E NON SI E' COMPORTATO CON QUELLA SERIETA' CHE L'ALTO LIVELLO DELL'INCONTRO RICHIEDEVA.





" La Sicilia aspira all'autonomia dall'Italia. Potrebbe approfittarne per annetterla alla Libia. "
Con queste parole, - (rivolte al Capo dello Stato Libico, MOAMMAR GHEDDAFI),- il politico italiano, "televisivo" per eccellenza, Vittorio SGARBI, ha forse trovato la pubblicità e la visibilità che cercava, ma certamente ha offeso l'amor proprio, l'onore e la dignità di tutti i Siciliani, Cittadini di Salemi compresi.
Ancorquando "colonia" interna, sottoposta all' "imperialismo" interno dello Stato italiano e degli interessi e dei Gruppi di Potere "forti" delle Regioni del Settentrione e della Padania, la Sicilia, infatti, NON E' IN VENDITA, nè è disponibile ad essere oggetto di scambi. Neppure per scherzo. Aspira, piuttosto, alla Indipendenza e alla Libertà, proprio per uscire dalla condizione coloniale.
Riconosciamo che, seppure nell'ambito di un'azione di scherzo, di dileggio e di scherno, Sgarbi ha, tuttavia, riconosciuto l'identità nazionale del Popolo Siciliano. Una identità che rende la Nazione Siciliana distinta e diversa da quella Italiana. Ma le "offese" e la mancanza di rispetto rimangono inopportune, ingiustificate ed insopportabili.
Il Popolo Siciliano, di ciò, dovrà tenere conto.
Checchè, poi, abbia scritto, su "Il Giornale", Vittorio Sgarbi, autore del servizio giornalistico che lo riguarda (come dire: Cicero pro domo sua), noi Siciliani, che, con il Mondo Arabo e con il Popolo Libico in particolare, riteniamo di avere moltissime affinità storiche e culturali, cogliamo dalla vicenda un dato di fatto inoppugnabile. E cioè che il comportamento del solito onorevole Sgarbi, nel corso di un "INCONTRO" di così alto livello, nella storica tenda di Gheddafi, non sia stato affatto gradito, nè considerato di buon gusto dallo stesso Gheddafi. E riteniamo, anzi, che alle Autorità Libiche non siano sfuggite le SCORRETTEZZE formali e sostanziali compiute dallo Sgarbi, che pure il Paese ospitante aveva appena premiato.
Il Vittorio nazionale italiano, in realtà, si è preso, con Gheddafi, troppa confidenza, approfittando, probabilmente, della cortesia del Padrone di casa. Una "confidenza" ed una "libertà" che, fino a quel momento, lo stesso Sgarbi non si era potuto permettere con altri Capi di Stato Europei, Occidentali od Orientali che fossero. Quelli italiani compresi.
Cosa grave, questa, anche perchè Gheddafi non era e non è un Capo di Stato qualsiasi.
E', appunto, la "GUIDA DELLA RIVOLUZIONE" ed è il Capo carismatico della JAMAHIRIA.
E' uno dei maggiori Leader del Mondo Arabo e del Mondo Musulmano. E, da qualche decennio, è riconosciuto da tutti i Popoli di quella vasta ed importante Area geo-politica come l'unico, vero, Leader del Continente Africano.
L' "Incontro" in questione, inoltre, come lo stesso Sgarbi ha scritto, era collegato alle iniziative connesse alla ricorrenza del GIORNO DELLA LEALTA' (7 ottobre), che è una Festa solenne e politica. (Non si trattava, quindi, di un programma televisivo di intrattenimento della RAI o di MEDIASET o di altra Rete).
Insomma: un po' più di serietà e meno protagonismo, da parte dell'OSPITE Sgarbi, ci sarebbero sembrati opportuni, se non doverosi.
L'F.N.S., comunque, esprime la speranza che, sul piano culturale, - (e, in un domani non lontano, anche sul piano politico), - Moammar GHEDDAFI possa dare il proprio riconoscimento ufficiale alla identità nazionale del Popolo Siciliano e al diritto, imprescrittibile, della Sicilia alla sovranità e all'indipendenza.
Il tutto sicuramente con parole più sapienti, più nobili, più appropriate ed anche più autorevoli di quelle adoperate, in tutti i suoi discorsi, dall'onorevole Vittorio Sgarbi.
* * * * *
L'FNS auspica, infine, che i Cittadini di Salemi comincino a conoscere di più e meglio il "personaggio" che hanno scelto come Sindaco.
Dopotutto: sbagliando s'impara !




GIUSEPPE SCIANO'
Segretario Politico FNS

1 commento:

Anonimo ha detto...

RISPOSTA al Salame di Sgarbo:
La pluri-millenaria nazione Siciliana non ha niente in comune col l'italietta tranne che 148 anni di schiavitu` sotto gli italici. La nostra storia millenaria ci insegna che la Sicilia e i Siciliani sempre aspirano ad essere indipendenti!!!! Quello che sta iniziando adesso non e` altro che l'inizio della nostra riscossa di popolo e nazione verso la nostra vera liberta` di popolo e nazione Siciliana!!! Non dobbiamo dimenticare che noi Siciliani siamo gli eredi di Cocalo,Ducezio,Dionisio, Archimede, Empedocle, Ermocrate ,Diodoro Siculo,Euno, Ruggero I, Ruggero II, Federico II, Federico III, Ruggero Settimo, Verga, Bellini,Ibn Hamdis, Guido delle Colonne, Giacomo da Lentini, Pirandello, Sciascia, Quasimodo, Giuliano,Nino Martoglio, Tomasi di Lampedusa, Antonio Veneziano,Giovanni Meli, Antonello da Messina,Sigismondo d'India, Alessandro Scarlatti,e tanti altri grandi Siciliani. Viva La Sicilia ed Il Popolo Siciliano!!