Riceviamo, condividiamo e pubblichiamo
E' ORA DI DIRE "BASTA" AL MONOPOLIO E ALLO STRAPOTERE DEI CASINO' ESISTENTI NEL NORD-ITALIA
Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu sono d'accordo con quanti hanno definito "PROPOSTA INDECENTE" la recente ipotesi di aprire, nella "nobile" Città di TAORMINA, una miserabile filiale del CASINO' DI VENEZIA che sarebbe improprio chiamare "mini-casinò".
Quest'ultima filiale, infatti, non disporrebbe di CROUPIERS nè di TAVOLI VERDI, ma soltanto di SLOT MACINE e di ROULETTE TELEMATICHE, come i tanti "Bar dello Sport" delle città padane. Una vera e propria ELEMOSINA, anzi il classico OSSO che si butta al CANE per non farlo ABBAIARE. VERGOGNA!
Ci scandalizza, altresì, il fatto che la classe politica, le istituzioni, le rappresentanze parlamentari, - che al momento elettorale dicono di essere SICILIANE e che si vantano di rappresentare gli interessi della Sicilia, - non insorgano contro iniziative che, se accettate, legittimerebbero la posizione, - a nostro giudizio incostituzionale, - di MONOPOLIO DI FATTO dei Casinò del Nord-Italia, e di quello di VENEZIA in particolare. Probabilmente, però, buona parte della nostra classe pseudo-dirigente pensa che essere asserviti agli interessi egemonici del Nord-Italia sia la migliore scelta possibile.
L'FNS ribadisce in proposito che la Sicilia HA DIRITTO a propri CASINO', a VERI CASINO', il primo dei quali deve essere quello di TAORMINA (e per il quale è bene puntualizzare che si tratterebbe di una RIAPERTURA). Ogni altra soluzione sarebbe DEPISTANTE. E mirerebbe a NON FARE RIAPRIRE il CASINO' di TAORMINA.
Ci auguriamo che il Sindaco ed i Cittadini di TAORMINA non cadano in quella che ha tutto il sapore di una TRAPPOLA particolarmente insidiosa. A loro e a noi stessi ricordiamo il significato del proverbio: TIMEO DANAOS ET DONA FERENTES. Che, nel caso concreto, significherebbe: TEMO IL CASINO' DI VENEZIA. Anche quando i suoi dirigenti FINGONO di volerci regalare un SURROGATO, di infimo livello, del CASINO' soppresso ingiustamente. E del quale, in realtà, TEMONO la CONCORRENZA.
Quest'ultima filiale, infatti, non disporrebbe di CROUPIERS nè di TAVOLI VERDI, ma soltanto di SLOT MACINE e di ROULETTE TELEMATICHE, come i tanti "Bar dello Sport" delle città padane. Una vera e propria ELEMOSINA, anzi il classico OSSO che si butta al CANE per non farlo ABBAIARE. VERGOGNA!
Ci scandalizza, altresì, il fatto che la classe politica, le istituzioni, le rappresentanze parlamentari, - che al momento elettorale dicono di essere SICILIANE e che si vantano di rappresentare gli interessi della Sicilia, - non insorgano contro iniziative che, se accettate, legittimerebbero la posizione, - a nostro giudizio incostituzionale, - di MONOPOLIO DI FATTO dei Casinò del Nord-Italia, e di quello di VENEZIA in particolare. Probabilmente, però, buona parte della nostra classe pseudo-dirigente pensa che essere asserviti agli interessi egemonici del Nord-Italia sia la migliore scelta possibile.
L'FNS ribadisce in proposito che la Sicilia HA DIRITTO a propri CASINO', a VERI CASINO', il primo dei quali deve essere quello di TAORMINA (e per il quale è bene puntualizzare che si tratterebbe di una RIAPERTURA). Ogni altra soluzione sarebbe DEPISTANTE. E mirerebbe a NON FARE RIAPRIRE il CASINO' di TAORMINA.
Ci auguriamo che il Sindaco ed i Cittadini di TAORMINA non cadano in quella che ha tutto il sapore di una TRAPPOLA particolarmente insidiosa. A loro e a noi stessi ricordiamo il significato del proverbio: TIMEO DANAOS ET DONA FERENTES. Che, nel caso concreto, significherebbe: TEMO IL CASINO' DI VENEZIA. Anche quando i suoi dirigenti FINGONO di volerci regalare un SURROGATO, di infimo livello, del CASINO' soppresso ingiustamente. E del quale, in realtà, TEMONO la CONCORRENZA.
GIUSEPPE SCIANO'
Segretario FNS
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