SI' ALLA RIMOZIONE DEI MITI FALSI E BUGIARDI.
SOLIDARIETA' AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA E AL SINDACO DI CAPO D'ORLANDO.
Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu esprimono solidarietà al Sindaco di Capo d'Orlando, Enzo SINDONI, e al Presidente della Regione Siciliana, Raffaele LOMBARDO, fatti segno, recentemente, ad insolenze e ad attacchi scomposti da parte di coloro che vorrebbero, forse, che non si facesse niente per recuperare la memoria storica del Popolo Siciliano. E per rimuovere quei miti falsi e bugiardi che offendono l'intelligenza e la dignità dei Siciliani stessi.
L'FNS rispetta - com'è noto - le opinioni di quanti la pensano diversamente e di quanti, in buona fede, valutano positivamente le vicende risorgimentali e ne ammirano i "protagonisti". Riteniamo, però, che non si possa non ammettere che, - nel caso specifico di Garibaldi, - questi fosse stato soprattutto la "MOSCA COCCHIERA" del progetto britannico di CONQUISTA della Sicilia e della parte continentale del Regno delle Due Sicilie, per fare delle due realtà, - a quell'epoca produttive ed altamente industrializzate, - due miserabili colonie di sfruttamento INTERNE al Regno Sabaudo e SUBORDINATE - anche culturalmente - alle Regioni Settentrionali ed ai loro interessi. Mercato di assorbimento di quanto al Nord si producesse.
Sul passato di CORSARO, di MERCENARIO, di sospetto SCAFISTA ante-litteram, dell'eroe Nizzardo, basterebbe leggere tra le righe di ciò che egli stesso ebbe a scrivere nelle sue MEMORIE (1872). Per quanto riguarda il suo operato in Sicilia, basterebbe leggere i tanti decreti con i quali il Generale-Dittatore prometteva "ducati", pensioni (trasmissibili agli eredi), prebende e privilegi a chi accorresse sotto le sue insegne. I veri volontari Siciliani, infatti, erano pochissimi e si potevano contare sulle dita di una mano. Oppure si potrebbero contare le migliaia e migliaia di soldati mercenari, stranieri ed italiani (ed anche "extra-comunitari") che gli Inglesi avevano messo a disposizione dell'Eroe. Compresa la Legione Ungherese (il cui "contratto" sarà rinnovato anche dopo l'unità d'Italia).
Un discorso a parte meriterebbero le migliaia di PICCIOTTI DI MAFIA che furono gli unici (Siciliani, purtroppo) a sostenere con i loro crimini e a "legittimare" l'occupazione ANGLO-PIEMONTESE-GARIBALDINA del 1860. Potremmo continuare, ma ci riserviamo di farlo in altra sede.
Dalla vicenda del cambiamento di nome alla Piazza già dedicata a Garibaldi e dalle polemiche ed anche dai tanti entusiastici consensi che ne sono seguiti, nasce, intanto, l'esigenza di aprire un più ampio dibattito sul diritto dei Siciliani a conoscere quelle verità storiche (belle o brutte che siano) che sono state sostituite dai miti, appunto, falsi e bugiardi.
L'FNS rispetta - com'è noto - le opinioni di quanti la pensano diversamente e di quanti, in buona fede, valutano positivamente le vicende risorgimentali e ne ammirano i "protagonisti". Riteniamo, però, che non si possa non ammettere che, - nel caso specifico di Garibaldi, - questi fosse stato soprattutto la "MOSCA COCCHIERA" del progetto britannico di CONQUISTA della Sicilia e della parte continentale del Regno delle Due Sicilie, per fare delle due realtà, - a quell'epoca produttive ed altamente industrializzate, - due miserabili colonie di sfruttamento INTERNE al Regno Sabaudo e SUBORDINATE - anche culturalmente - alle Regioni Settentrionali ed ai loro interessi. Mercato di assorbimento di quanto al Nord si producesse.
Sul passato di CORSARO, di MERCENARIO, di sospetto SCAFISTA ante-litteram, dell'eroe Nizzardo, basterebbe leggere tra le righe di ciò che egli stesso ebbe a scrivere nelle sue MEMORIE (1872). Per quanto riguarda il suo operato in Sicilia, basterebbe leggere i tanti decreti con i quali il Generale-Dittatore prometteva "ducati", pensioni (trasmissibili agli eredi), prebende e privilegi a chi accorresse sotto le sue insegne. I veri volontari Siciliani, infatti, erano pochissimi e si potevano contare sulle dita di una mano. Oppure si potrebbero contare le migliaia e migliaia di soldati mercenari, stranieri ed italiani (ed anche "extra-comunitari") che gli Inglesi avevano messo a disposizione dell'Eroe. Compresa la Legione Ungherese (il cui "contratto" sarà rinnovato anche dopo l'unità d'Italia).
Un discorso a parte meriterebbero le migliaia di PICCIOTTI DI MAFIA che furono gli unici (Siciliani, purtroppo) a sostenere con i loro crimini e a "legittimare" l'occupazione ANGLO-PIEMONTESE-GARIBALDINA del 1860. Potremmo continuare, ma ci riserviamo di farlo in altra sede.
Dalla vicenda del cambiamento di nome alla Piazza già dedicata a Garibaldi e dalle polemiche ed anche dai tanti entusiastici consensi che ne sono seguiti, nasce, intanto, l'esigenza di aprire un più ampio dibattito sul diritto dei Siciliani a conoscere quelle verità storiche (belle o brutte che siano) che sono state sostituite dai miti, appunto, falsi e bugiardi.
GIUSEPPE SCIANO'
Segretario FNS
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