sabato 23 agosto 2008

SALEMI. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE NON PUO' NE' DEVE AMNISTIARE I REATI COMMESSI NEL 1860 CONTRO I DIRITTI,GLI INTERESSI DEL POPOLO SICILIANO






Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu ritengono che il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele LOMBARDO, non si debba fare imbrogliare nè imbrigliare dalle chiacchiere di chi ci vuole prigionieri del falso mito garibaldino e, peggio, del mito del Risorgimento italiano in Sicilia. Non può, insomma, AMNISTIARE Garibaldi e gli altri Padri della Patria (italiana).
A Salemi, il 14 maggio del 1860, la Sicilia fu strumentalizzata e tradita, con il consenso e la complicità dei capi-mafia locali, dei rappresentanti della Massoneria deviata e dei voltagabbana ex-borbonici. E contro la volontà del Popolo Siciliano.
Non bastano le "lapidi" bugiarde per cancellare questa ed altre verità. O per sottrarre al Popolo Siciliano il diritto irrinunciabile a recuperare la propria memoria storica. I fatti realmente accaduti sono fatti realmente accaduti.
Il Decreto del 14 maggio 1860, con il quale Garibaldi assume la Dittatura in Sicilia in nome di "Vittorio Emmanuele" Re d'Italia (che, com'è noto, a quella data era solo Re di Sardegna) è privo di qualsiasi valore giuridico. Ed è in sè un enorme ossimoro. E', invece, paradossalmente, valido esclusivamente in un PARTICOLARE SCOMODISSIMO, del quale nessuno parla. Il "particolare" è - in sostanza - il "riconoscimento" di fatto dello STATO SICILIANO, indipendente e sovrano, risorto nel 1848. Soltanto in presenza dello Stato Siciliano, Garibaldi, infatti, con quel decreto pasticcione, avrebbe potuto spacciarsi per Dittatore, con le funzioni di Capo assoluto dell'antico e glorioso "Regnum Siciliae". Di questo Stato (peraltro, mai nominato in modo esplicito, per restare nell'equivoco) il Dittatore Nizzardo, in modo rozzo ed arrogante, pretendeva addirittura di esercitare le funzioni relative alla LEGATIA APOSTOLICA. Ed era ciò che - in buona sostanza - volevano gli Inglesi, ma solo in quel momento e con LIMITI FERREI. Dopo qalche mese, gli Inglesi stessi non lo ritennero più necessario.
Insomma: di chiaro c'è solo che, fra i tanti imbrogli e dopo la ignobile conquista anglo-piemontese-garibaldina, eseguita su mandato del Governo di Londra, la Sicilia diventò una colonia di sfruttamento interna del Regno Sabaudo. Uno "status", questo, che - mutatis mutandis - è rimasto oggi sostanzialmente in vigore.




GIUSEPPE SCIANO'
Segretario FNS

1 commento:

Anonimo ha detto...

La pluri-millenaria nazione Siciliana non ha niente in comune col l'italietta tranne che 148 anni di schiavitu` sotto gli italici. La nostra storia millenaria ci insegna che la Sicilia e i Siciliani sempre aspirano ad essere indipendenti!!!! Quello che sta iniziando adesso non e` altro che l'inizio della nostra riscossa di popolo e nazione verso la nostra vera liberta di popolo e nazione Siciliana!!! Non dobbiamo dimenticare che noi Siciliani siamo gli eredi di Cicalo,Ducezio,Dionisio, Archimede, Empedocle, Euno, Ruggero I, Ruggero II, Federico II, FedericoIII, Ruggero Settimo, Verga, Bellini e tanti altri grandi Siciliani. Viva La Sicilia ed Il Popolo Siciliano!!